Quel giorno era stata organizzata una merenda a casa sua e ci sarebbe stata anche Sissi. Avrebbe fatto in modo di restare da solo con lei ed era sicuro che questa volta sarebbe capitolata.
Mattia non poteva più aspettare.
Si preparò indossando uno dei suoi abiti migliori e sistemandosi i capelli.
Gli invitati sarebbero arrivati a breve e doveva uscire per intercettarla per primo.
L'avrebbe portata nella sala della musica, perché lei adorava cantare e lui avrebbe suonato per lei.
Se si fossero allontanati per un po', nessuno avrebbe fatto caso alla loro assenza.
Uscì di casa e lo vide subito.
Non poté non notare come Christian si fosse imbellettato e ne rimase piacevolmente colpito.
Nonostante gli abiti fossero vecchi e sdruciti, non gli era mai sembrato così bello.
No, no! Cosa andava a pensare! Era solo un poveraccio.
Ma perché se lo trovava sempre intorno e soprattutto perché in sua presenza aveva iniziato a provare delle strane sensazioni? Non riusciva a spiegarselo.
La piccola festa era iniziata.
La maggior parte degli invitati era comodamente seduta in veranda.
I servitori di casa Zenzola erano molto indaffarati nell'offrire le tante prelibatezze che imbandivano vari tavolini sparsi per il giardino.
Mattia stava parlando con i suoi più stretti amici, Luigi e Francesco, quando Sissi, la sua preda, giunse al braccio di Dario.
Sul momento Mattia non ci fece troppo caso. Trovava Dario era tanto insignificante e non poteva costituire una minaccia al suo piano.
Voleva Sissi e sarebbe stata sua, si ripeté caparbiamente, ma i sorrisi scambiati fra quei due stavano facendo vacillare le sue certezze.
"Ho bisogno di altre tartine al salmone, sono così buone" Gli disse Luigi, distogliendolo per un attimo dai suoi pensieri.
"Tu trovi tutto buono, ti spazzoleresti l'intero buffet se potessi" Gli rispose Francesco "Però, in effetti, tutto ciò che state servendo è davvero ottimo, avete organizzato una merenda perfetta"
"Sì, ehm, a me annoiano queste cose, ma mio padre ci tiene tanto. Dice che è importante rimanere in contatto con gli abitanti che contano di Pretoria"
"Chissà cosa serviranno alla festa di fidanzamento di Dario" disse Luigi.
"Si fidanza... e con chi?" chiese curioso Mattia, immaginandosi la vita noiosa che avrebbe fatto chiunque lo avesse sposato.
"Non lo sai? Ma con Sissi, mi pare ovvio"
"Cooosa?" chiese quasi urlando Mattia, portandosi una mano alla bocca, completamente spiazzato.
Fortunatamente i suoi amici non si erano accorti di quanto la notizia lo avesse sconvolto.
Si fermò ad osservare attentamente la coppia nominata e notò che era tutto uno scambio di sorrisini, in particolar modo Sissi aveva uno sguardo adorante nei confronti di Dario.
Le cose non stavano andando affatto bene, non secondo i suoi piani.
Il tempo stava stringendo e lui doveva agire subito.
Si diresse con passo sicuro nella loro direzione, con l'intenzione di interrompere l'idillio fra i due.
"Sissi, cara. Scusatemi entrambi, ma vorrei suonare per Sissi la musica che ho imparato da un nuovo spartito e che sono sicuro che apprezzerà moltissimo" E, senza aspettare una risposta da nessuno dei due, la trascinò in casa nella sala della musica, dove teneva il suo pianoforte.
Era abbastanza certo che Dario non li avrebbe seguiti, a lui la musica non interessava. La trovava noiosa.
Christian si trovava nella stanza di fianco: la biblioteca.
Era completamente assorto dalle mille copertine polverose e colorate che riempivano la stanza.
Il padre di Mattia gli permetteva di accedervi per leggere, sebbene non fosse molto bravo.
Non poteva vantare di avere ricevuto un'educazione simile a quella cui potevano permettersi i nobili, ma sapeva cavarsela. I libri che raccontavano di viaggi, avventure, esplorazione di terre lontane lo affascinavano. Desiderava ardentemente vivere in prima persona una di quelle avventure.
Stava esaminando una cartina del Sudafrica, la zona delle miniere che si trovavano fuori Città del Capo.
C'era una parte ancora inesplorata. Era un rischio, ma che avrebbe provato a correre.
Ne sarebbe valsa la pena, se fosse riuscito a diventare qualcuno...
I suoi pensieri furono interrotti dal rumore di alcuni passi. Qualcuno stava entrando nella stanza accanto.
Si nascose dietro la porta della biblioteca, quando si accorse che le persone che stavano arrivando erano Mattia e Sissi
"Allora, sono terribilmente curiosa. Mi fai sentire questa nuova melodia al piano?"
Mattia allora si sedette al pianoforte e cominciò a suonare.
"Credo di avere già sentito questa musica. Non è così?" Chiese Sissi stupita.
"Veramente non c'è nessun nuovo spartito" Confessò Mattia.
"Ah, e allora perché siamo qui?" Continuò sorpresa.
"Non lo capisci? Tu non ti fidanzerai con Dario, vero? Tu ami me! Pensa come sarebbe bello trascorrere i pomeriggi insieme nei quali io suonerò per te e tu canterai per me con la tua voce da usignolo"
"Mattia, tu sei un caro ragazzo, ma io devo sposare Dario. Anzi, ora devo proprio andare. Si starà chiedendo dove sono finita e non voglio che sospetti nulla. Mi dispiace, ma fra noi non ci potrà mai essere altro che amicizia" E frettolosamente uscì.
Mattia era sconvolto. Non gli aveva nemmeno dato la possibilità di replicare.
Prese la prima cosa che gli capitò fra le mani e la scagliò violentemente verso la porta della biblioteca, imprecando.
"Bel lancio, signorino" Christian era uscito allo scoperto dal suo nascondiglio.
"E tu cosa ci fai qui? Come osi spiarmi?" gli domandò furente.
"Se mi permettete, quella Sissi non fa per voi"
"Ah, e lo sapresti tu chi sarebbe giusto per me, vero? Non ci posso credere, ora anche gli stallieri danno consigli. Ricordati che sei solo un pezzente e non hai alcun diritto di parlarmi così"
"Volevo solo... Niente, lasciamo perdere. Mi scusi" E a testa bassa Christian uscì dalla biblioteca, lasciandolo solo con la sua rabbia.
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La fine e il principio |Zenzonelli|
FanfictionMattia è un nobile e ricco, mentre Christian il suo povero stalliere, ma il corso degli eventi cambierà le cose. Riadattamento di una vecchia storia dal titolo "Indomabili", non mia.