Simone stava tranquillamente aspettando la metro quando si sentì avvolgere i fianchi.
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«Buongiorno amò.» Non c'era bisogno di sentire la sua voce per riconoscere Manuel anche senza girarsi. Aveva sentito il suo profumo e quello gli era bastato. «Buongiorno amore.» Il corvino piegò il collo all'indietro così da baciare il suo ragazzo.
La metro arrivò e i due ragazzi vi salirono. Non c'era posti a sedere quindi dovettero rimanere in piedi sperando che alla prossima fermata si liberasse qualche posto. Si aggrapparono ai sostegni che pendevano dal tettuccio.
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Anche in una situazione così quotidiana e banale, i due si guardavano con occhi sognanti, estremamente innamorati. Per loro fortuna, alla fermata successiva il vagone si svuotò quasi completamente, quindi si sedettero. C'erano così tanti posti liberi che potevano addirittura allungare le gambe e poggiarla sul sedile davanti.
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Simone poggiò la testa sulla spalla di Manuel e in pochi minuti erano giunti a destinazione.