'Scusa Nico'

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Percy's POV

Percy si mise di corsa un pantalone e una maglietta- la prima che trovò- e spalancò la porta per andare verso il letto dove Ade era seduto -per così dire, lo stava sfondando-.
Ade scoppiò in una fragorosa risata e Percy lo fissò. Cos'è che non andava in lui?
Si guardò meglio e si rese conto di indossare una maglietta che gli arrivava fino ai piedi. Era la maglietta che gli aveva regalato Tyson per il suo compleanno. Aveva un unicorno arcobaleno e una scritta per niente adatta all'incontro con la divinità:
'Per Poppodone' tradotto 'per Poseidone'

Cercò in tutti i modi di non ridere fino a che, lo zio, non commentò lo stato pietoso di Percy in quel momento

'Sembri una sposa mortale. Penso che tu ne abbia visto uno. Sono ridicole quando inciampano in loro stesse. Non restare in piedi siediti e sollevati la maglia per non fare un capitombolo.'

Percy si sedette e sorrise per non sembrare strafottente.

'Grazie zio. Cosa volevate dirmi?'

'Evita la terza persona. Sono importante, si lo so. Ma mi irrita. Volevo parlarti di Nico.'

'Cosa gli é successo? Sta bene?

'Gli sei successo tu. No, che non sta bene. Ti ama.'

Percy a quel punto parlava solo a monosillabi. Non sapeva che dire.

'Ti ama e si sta autodistruggendo per non fartelo vedere.'

'Ma io lo amo. Possiamo essere felici insieme.'

Ade allora ribatté:

'No. Lui considera impossibile la vostra relazione e... Io non volevo dirtelo ma devo.
2 mesi fa é venuto da me con l'intento di unirsi a noi negli inferi.
Voleva morire.
Avrebbe avuto un trattamento da re ma sarebbe stato pur sempre morto. Io, gli ho detto che al campo un ragazzo lo amava e che sarebbero stati felici insieme. -mentivo ovviamente.- Lui allora ha ritirato la richiesta pensando fossi tu, il ragazzo che lo amava. Non é morto per te.'

'Non é morto per me.'

Di seguito ci furono i due minuti più strazianti della sua vita. Aveva fatto di tutto per sdebitarsi per aver ucciso Bianca, ma non sapeva che Nico voleva solo essere amato.

Si prese la testa fra le mani e pianse. Fino a che prese coraggio e disse:

'Cosa posso fare? COSA?' gridò talmente forte che ebbe paura della reazione dello zio.

'Deve capire che non esisti solo tu. Devi evitarlo. Adesso ripeti con me. "Non preoccuparti Ade, io amo Annabeth. Non tuo figlio." É nelle vicinanze e sentirà.

Non poteva non farlo. Nico stava morendo per lui.

'Non preocc..' la parola gli morì in bocca. Si strinse il petto, come per evitare al cuore di spezzarsi e esplodere. Prese fiato e disse a gran voce tutto d'un fiato:

'Non ti preoccupare Ade, io amo Annabeth, non tuo figlio.'

Ade sparì e Percy Rimase solo con le sue lacrime.
'Scusa Nico' pensò

Ne Percy ne Nico si presentarono a colazione. Entrambi impegnati a piangere.

Angolo autrice:
Tadaaaaaaa. Io sto morendo.
Sto piangendo mentre scrivo. Non é puccioso Percy? Non disperate ci sarà anche una Percabeth. Annabeth non è morta. (ancora per poco... Scherzo ovviamente)
A presto
-Charlie

Maybe, it's not the end |Pernico-Solangelo|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora