Capitolo 3

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Erano passate da poco le otto del mattino, quando Zelda venne svegliata da Giada che stava telefonando. Era una telefonata di lavoro e la ragazza le sembrava scontenta da un compenso. Quando chiuse la telefonata, Giada, guardò l'amica imbarazzata.

«Scusami, non volevo svegliarti, ma questa gente è assurda. Promettono compensi adeguati e poi si tirano indietro.» ammise Giada guardando l'amica imbarazzata.

«Non ti preoccupare, oggi incontro i ragazzi ed è giusto che io mi svegli con un certo anticipo. Vuoi parlarne?» ammise lei, che si sentiva stanca morta, non avendo dormito bene. 

«Del lavoro? No, ma in compenso prima di fare la telefonata, sono andata al piano di sotto e ho fatto un'amara scoperta, parlando con la titolare. Il traduttore di Google mi ha aiutata, santo internet. Non servono la colazione e dovremmo andare in città. Ci sono un paio di bar, ma non so quale preferisci o se sai dove fanno un caffè come lo intendiamo noi. So che non dovrei mai..»

Quando guardò il telefono, trovò il cellulare con una chiamata persa da parte del detective Bloomgale e alcuni messaggi da parte di Dan. 

Buongiorno principessa.

Ehi, non mi hai ancora risposto, dove sei?

Non dirmi che stai ancora dormendo. 

Zelda sorrise, quel ragazzo sembrava leggerle nel pensiero e si chiese come facesse.

Si, mi sono svegliata poco fa. 

La risposta di Dan non si fece attendere molto.

Scusa. Spero di non averti svegliata.

Alla fine, decisa di sentire la voce di Dan, Zelda fece una videochiamata e la risposta di Dan non si fece attendere. 

«Buongiorno principessa. Si vede che ti sei appena alzata... Spero tu mi abbia sognato.» disse il ragazzo con un mezzo sorriso.

«Ehi, Dan. Non mi hai svegliata, tranquillo e vorrei sapere anche io cosa ho sognato. Ascolta, parlavo con la mia amica e mi dice che al motel non offrono la colazione. Hai consigli per un bar? Ho bisogno di un caffè e di mangiare qualcosa.»

«Vieni qui alla baita. mando la posizione, faremo colazione insieme, cucinerò io tutto quello che vuoi. Sai che sei bellissima anche da sveglia?» disse lui facendo un sorrisino divertito, al che Zelda avvampò.

«Non credo, ma grazie. Non fare promesse che non puoi mantenere.»

«Principessa, io mantengo tutte le mie promesse. Li ho protetti, no? E avrei protetto anche te. Ricorda che ti ho fatto una promessa, molto importante e conto di mantenerla.»

Zelda fece un mezzo sorriso.

«Dan... Sappi che voglio un caffè e ti prego, che sia buono. Gli altri come stanno? La chat continua ad essere molto tranquilla, non sono abituata.»

«Lo so, ma sono semplicemente ansiosi di vederti. Credo che tutti vogliamo vederti e parlarti a quattr'occhi, soprattutto Jessy, per via di Richy.»

«Arrivo, arrivo. Chiamo un taxi.» disse lei.

«Te lo chiamo io.»

«Dan...»

«È più facile così, a parte dare l'indirizzo corretto, so come dare indicazioni più precise al tassista. Per favore tu e la tua amica, non muovetevi dal motel. Devo andare a fare il caffè più buono della Germania intera. A più tardi.» disse Dan facendo l'occhiolino e chiudendo la conversazione.

I see fire - Duskwood (Italian ver.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora