Capitolo 7

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Era passato qualche giorno dalla chiacchierata con Jessy, e Zelda iniziava a considerare seriamente l'idea di cercare una casa tutta sua. Adorava lavorare con Cleo ed era grata di quella possibilità, ma stava iniziando a pensare di abusare dell'ospitalità della padrona di casa. Ne aveva parlato con Cleo che le aveva detto che poteva rimanere tutto il tempo che desiderava, per poi accennare qualcosa ad Alan, che le disse con tono scherzoso che avrebbe potuto andare a vivere da lui, soprattutto per scoraggiare alcune sue colleghe un po' invadenti che sembravano troppo interessate a lui. Quella battuta riuscì sempre a strapparle un sorriso, ma Zelda sapeva che doveva cominciare a pensare seriamente al suo futuro a Duskwood.

Era arrivata l'ora di pranzo, di quel giorno di riposo da studio e lavoro, così Zelda si era messa ai fornelli: erano giorni che cucinava primi o dolci per ripagare la sua padrona di casa dell'ospitalità. Aveva preparato una torta di mele e una teglia di tiramisù, con la speranza di farla assaggiare ai suoi amici, soprattutto a Cleo, con la speranza che le piacesse abbastanza da farlo inserire nella pasticceria, magari in formato ridotto. Stava finendo di pulire la cucina, quando Cleo era tornata a casa e si avvicinò alla torta appena sfornata.

«Hai superato te stessa questa volta» disse Cleo con un sorriso. «Se questa è buona come sembra, dovrò assolutamente inserirla nel menù.»

«Lo spero davvero, ma conto più nel tiramisù che c'è nel frigo» rispose Zelda, cercando di nascondere il nervosismo. «Ho messo tanto impegno e amore in queste ricette.»

«Ne sono sicura» disse Cleo, prendendo un pezzo di tiramisù per assaggiarlo. Dopo averlo gustato, Cleo annuì con entusiasmo. «Delizioso, Zelda. Dovresti cucinare più spesso. Se ti va di provare altre ricette, potremmo pensare di inserirle nel menù della pasticceria.»

Zelda arrossì leggermente per il complimento e si sedette su una delle sedie, prendendo un bicchiere d'acqua. Cleo la osservò per un momento, notando la tensione sul viso dell'amica.

«Zelda, come stai davvero?» chiese Cleo con tono preoccupato. «Sembravi un po' tesa oggi.»

Zelda sospirò, prendendosi un momento per raccogliere i suoi pensieri. «Sono un po' nervosa, Cleo. Ho ricevuto una richiesta da Hannah. Vuole vedermi.»

Cleo annuì, capendo immediatamente il peso di quella richiesta. «Capisco. Dev'essere difficile per te. Ma forse è un'occasione per chiudere un capitolo della tua vita e andare avanti.»

«È quello che spero» disse Zelda, fissando il bicchiere d'acqua tra le mani. «Hannah mi ha scritto dal carcere, e sento che devo andare a trovarla. Voglio chiarire tutto ciò che è successo e cercare di capire meglio il suo punto di vista.»

«Grazie, Cleo» disse Zelda con gratitudine. «Sapere di avere il vostro sostegno significa molto per me.»

Zelda poi si accorse di un altro pensiero che le ronzava in testa. «A proposito, Cleo, stavo pensando che potrei vendere qualcosa per mettere da parte qualcosa per Richy. Vorrei aiutarlo a rimettersi in carreggiata non appena uscirà dalla prigione, magari facendo qualche collaborazione con la pasticceria. Penso che ne parlerò anche con Jessy.»

«È una bella idea» disse Cleo annuendo. «Sono sicura che anche Jessy sarà d'accordo. Richy ha bisogno di tutto il supporto possibile in questo momento.»

Poco dopo, Zelda decise di contattare Alan e chiedergli di accompagnarla al carcere. Sapeva che il suo ruolo di detective avrebbe reso tutto più semplice e sicuro.

Compose il numero e l'uomo rispose al terzo squillo. «Ehi, Alan, posso chiederti un favore?» disse Zelda al telefono.

«Dimmi tutto» rispose Alan con il suo solito tono rassicurante.

I see fire - Duskwood (Italian ver.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora