Capitolo 8

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Zelda era appena uscita dal corso teorico - otto ore che quel giorno sembravano essere durate il doppio - quando il suo telefono vibrò. Lo prese, un sorriso affiorò sulle sue labbra quando vide alcuni messaggi di Giada a cui rispose immediatamente, ma poi sorrise vedendo un messaggio da parte di Dan che non aveva notato. Aprì il messaggio e lesse con attenzione.

Mi dimettono questo pomeriggio. Sei ancora disponibile per quel film al cinema di cui avevamo parlato? Ho proprio bisogno di un thriller o un horror per aggiungere qualche brivido alla mia vita. L'ospedale è stato fin troppo monotono. E, chi lo sa, potrei anche avere intenzione di ubriacarmi stasera. ;)

Zelda ridacchiò e iniziò a digitare la risposta.

Non osare nemmeno pensare di ubriacarti! Se vuoi uscire con me, devi essere il più sobrio possibile. Non accetto compromessi.

Ci penserò. Ma non prometto niente. ;)

Zelda scosse la testa, immaginando il sorriso malizioso sul volto di Dan mentre scriveva quelle parole. Sapeva che stava scherzando, ma non poteva fare a meno di preoccuparsi un po'. Dopo tutto, Dan aveva appena passato un periodo difficile in ospedale e aveva bisogno di prendersi cura di sé.

Prima di tornare a casa, aveva deciso di passare un attimo dalla pasticceria e chiese a Cleo se aveva bisogno di aiuto o di qualsiasi cosa, ricevendo una risposta negativa. Il resto del pomeriggio passò lentamente mentre Zelda si preparava per l'uscita con Dan. Scegliere cosa indossare le sembrava un compito banale, ma voleva sentirsi a suo agio e, allo stesso tempo, essere presentabile. Optò per un paio di jeans scuri, una maglia leggera e una giacca di pelle. Prese la borsa e uscì di casa, sentendo l'eccitazione crescere mentre si avviava verso il cinema.

Arrivò davanti al cinema pochi minuti prima dell'ora stabilita. Dan era già lì, appoggiato alla parete esterna con un sorriso rilassato sul volto. Indossava una camicia casual e jeans, l'aspetto decisamente migliorato ed era davvero felice di vederlo senza la sedia a rotelle.

«Ehi, sei arrivata!», esclamò Dan avvicinandosi a Zelda e abbracciandola leggermente.

«Certo, non sarei mai mancata», rispose Zelda, ricambiando il sorriso. «Come ti senti?»

«Meglio, decisamente meglio. Pronto per un po' di azione sul grande schermo», rispose Dan, facendo un cenno verso l'ingresso del cinema.

Scelsero un thriller psicologico che prometteva suspense e colpi di scena. La sala del cinema era semivuota, il che contribuiva a creare un'atmosfera ancora più inquietante. Si sedettero in fondo, dove potevano godersi il film senza troppe distrazioni; anche se Zelda aveva tentato di convincere Dan che il posto migliore era a metà sala, cosa che il ragazzo non condivideva affatto.

Durante il film, Zelda si ritrovò a guardare Dan di tanto in tanto. Il suo volto concentrato sullo schermo, gli occhi che seguivano ogni scena con interesse. Era davvero felice di essere lì con lui e vedere se la loro relazione poteva davvero migliorare in un certo punto di vista.

Quando il film finì, uscirono dal cinema e Dan propose di andare a cena. Trovarono un piccolo ristorante italiano nelle vicinanze, un posto accogliente con luci soffuse e musica leggera in sottofondo. Scelsero un tavolo vicino alla finestra e dopo un minuto di esitazione, Zelda ordinò una pizza e una Cola alla spina - con sdegno di Dan - che prese una birra e decise di cambiare l'ordine: se all'inizio aveva prenotato una cotoletta alla milanese con patatine, virò anche lui verso una pizza.

«Allora, ti è piaciuto il film?», chiese Zelda, sorseggiando la sua Coca Cola.

«Sì, era esattamente quello di cui avevo bisogno. Un po' di adrenalina e suspense, anche se devo essere sincero, la compagnia era la parte migliore della serata. E tu?» chiese Dan con un sorriso affascinante.

I see fire - Duskwood (Italian ver.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora