La Grotta

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14 dicembre 2018


"E niente, è finita che Luchino le ha dato della gelosa in culo davanti allo psicologo, mi volevo sotterrare!"

Ridi un po' più ad alta voce mentre pronunci quella frase nel silenzio dell'autobus deserto, ti sembrava un aneddoto esilarante, speravi di riuscire a divertire anche Nico.
Lui volta il viso nella tua direzione ed increspa le labbra in un sorriso, vorresti che fosse uno di quelli a trentadue denti dove fa vedere anche le gengive, vorresti i che suoi occhi non apparissero così gonfi e stanchi ma purtroppo è così.

Poi volta di nuovo il capo e torna ad incatenare il suo sguardo col paesaggio buio che scorre oltre il finestrino.
Bravo Marti. Forse non era stata una grande mossa perculare così la sua ex. O forse, semplicemente, qualsiasi cosa avresti detto in quel momento non sarebbe comunque bastata per spazzare via tutti i suoi pensieri.

Tiene una mano allungata sopra la tua, provi a stringergliela un po' più forte ed accarezzargli piano le dita.
Forse lo fai sentire in dovere di dire qualcosa perché d'un tratto si rivolta nella tua direzione:
"Sei sicuro che tua madre non sia a casa, vero?"
Pigola come un pulcino spaventato.

"Certo Nì te l'ho detto. Sta a Cecina da zia"

Provi ad essere convincente mentre gli rispondi sorridendo, ma ti domandi se sia veramente quello il problema.

"Però non devi venire se non te la senti, guarda che lo capisco"
Gli stringi la mano ancora più forte per infondergli sicurezza.

Nico scuote la testa sconfitto abbassando un po' lo sguardo, forse aveva paura che avresti frainteso se dopo tutta quella lontananza avesse declinato ancora il tuo invito.

"No, lo voglio... davvero" 
Rimarca quell'ultima parola sperando che tu possa credergli un po' di più

"Ma?...."

"Nessun ma!"
Alla fine trancia il discorso impegnandosi a sfoderare un sorriso un po' più convinto e stampandoti un bacio forte sulla guancia.

Annuisci e lasci scivolare un braccio attorno alla sua vita in modo che possa accoccolarsi meglio sulla tua spalla. Chiudete entrambi gli occhi ed inspirate più che potete il profumo dell'altro.

Quel viaggio verso casa sembra infinito, la lieve e costante vibrazione dei vostri sedili e quell'accenno di tepore che si stava creando tra i vostri corpi ti induce quasi ad appisolarti. Non sono stati giorni semplici nemmeno per te e la stanchezza stava iniziando a farsi sentire.

"Marti"
La sua voce è rotta mentre ti richiama all'attenzione.

Non rispondi, abbassi solo un po' di più lo sguardo per riuscire a scorgere sottecchi il suo viso poggiato sul tuo petto, lui sa che tu sei lì.

"Io ecco, non mi sento t-troppo bene"

Fa male, fa malissimo sentirgli pronunciare quelle parole nonostante ne fossi già consapevole. Fa male anche sentirsi così impotente e inesperto davanti al suo dolore.

Quando nota che i tuoi occhi si sono abbassati sui suoi distoglie un'altra volta lo sguardo per puntare il vuoto, in quel momento non riesce a mantenere un contatto visivo con te.

Deglutisce il magone che gli stava salendo in gola.

"Volevo solo dirtelo prima che succeda qualcosa come.... come l'altra volta"

Non vorresti che alludere a quella notte dovesse costargli così tanta fatica. Vorresti riuscire a fargli capire che per te è rimasto lo stesso Nico della settimana prima. Che non hai paura, non più.

Lo prendi da sotto le ascelle per tirarlo alla tua stessa altezza. Fai scivolare le braccia attorno al suo corpo, cerchi di avvolgerlo tutto, di spiaccicartelo addosso più che puoi. Accarezzi l'ammasso di riccioli corvini che emerge dalla tua spalla e lo riempi di baci, poi in fronte, poi sul naso e sulle guance.
Speri che quegli schiocchi riescano a sovrastare almeno un po' tutto il rumore che ha in testa.

Resti in silenzio, vorresti dire che lo fai perché non c'è bisogno di parlare, che sa già tutto quello che provi, ma la verità è che non sapresti proprio cosa dire.
Nessuno te lo ha spiegato, non esiste una regola, esistono solo le mille emozioni che si stanno accavallando nel tuo petto e che non riesci ancora a districare, tanto meno comunicarle.

Prima o poi imparerai, ne sei sicuro.








È molto silenzioso quando entrate in casa.
Lo è pure quando lo fai sedere ai piedi del materasso e gli dici di scegliersi qualcosa di comodo dall'armadio mentre tu vai un attimo in bagno.

In realtà era solo una scusa per lasciargli i suoi spazi, ti sembra di avere in casa un'altra persona rispetto al Niccolò spavaldo e affascinante che ti aveva spogliato sotto le luci rosse di quell'appartamento all'ultimo piano.

Quando torni lo trovi nella stessa posizione di prima, ma almeno stava indossando una tua tuta.

"Che dici, ci guardiamo un film?"
Hai capito che per questa sera non ha senso tentare di forzare conversazioni che ancora non si sente pronto ad affrontare, ma va bene così, lo aspetterai.

Annuisce sorridendo
"Però lo scelgo io"
Ti informa mentre gattona verso il cuscino destro e si appresta ad infilarsi sotto al piumone.

Tiri un sospiro di sollievo, ti sembra un po' più sollevato il tono della sua voce.
Sbuffi sconfitto ma felice e lo segui.


La luce del display del computer poggiato sulla tua pancia tinge i vostri visi di colori differenti mentre frame di una melensa commedia d'amore si susseguono sotto al vostro naso.
Hai smesso di seguirla dopo i primi venti minuti, ma Nico sembra così compiaciuto della sua scelta che pensi che puoi benissimo continuare a fingerti interessato se quella è la ricompensa.

Forse ci sei riuscito, anche se non hai capito bene come e perché.
Nico però ti sembra un po' più sereno, e la consapevolezza di aver contribuito anche solo in piccola parte a ciò ti riempie il cuore di soddisfazione.

Ti mordi il labbro per un istante e cerchi di valutare se sia il caso di fargli una domanda che ti preme da tutta la serata.

"Cosa posso fare Nì?"

Ti guarda con fare interrogativo
"Per cosa?"

"Per quando ti sentì così"
Sussurri lasciando confondere le tue parole con quelle dei protagonisti, speri di non aver rotto quell'apparente tranquillità.

Nico si volta poggiandosi sui gomiti per guardarti dritto negli occhi, non sembra infastidito, c'è un non so chè di intenerito e commosso nel suo sguardo.
Per un istante ti domandi se sia stato tu il primo a chiederglielo.

"Niente di speciale Marti... mi basta sentirti vicino"
Mentre pronuncia quelle parole allunga un braccio sul tuo petto e senti il cuore farti capolino nella gabbia toracica un'altra volta.

"Però ti prego, non mi trattare come se potessi rompermi da un momento all'altro"
Ride e alla fine fa venire voglia di sorridere pure a te.
Accenni un "ok" con le labbra e torni ad accoccolarti su di lui senza aggiungere altro.

Basta poco perché la stanchezza si impossessi del suo corpo e dopo qualche istante percepisci il suo respiro regolare sul tuo collo.
Gli accarezzi la guancia col dorso delle dita, poi spegni il computer e lo poggi sul comodino.

Sospiri, vorresti addormentarti anche tu ma proprio non ci riesci.
Alla fine ti trovi a fissare il vuoto per una quantità di tempo indefinita.

Che ne sarà di voi?

Un piccola vocina dentro la tua testa continua a credere Niccolò scomparirà ancora, che tornerà tutto come prima.
Non sai se sarai capace di prenderti cura di lui e non sai nemmeno se ti permetterà sempre di farlo o, almeno, provarci.

Nel silenzio della stanza buia Niccolò si muove un po' borbottando qualcosa e un suo braccio scivola attorno al tuo petto, il suo profumo ti invade e ti mancava così tanto.


Allora sorridi e provi a chiudere gli occhi anche tu, si, ci sarà tempo per affrontare tutti quei problemi.
Ora vuoi goderti questo istante,
minuto per minuto.





















NOTES
Si, ogni tanto ci risentiamo💛
Con oggi si chiudono gli anniversari delle clip memorabili della seconda stagione, ora Marti è sereno e Nico non sarà mai più solo.
Quei dieci episodi restano una delle mie cose preferite al mondo <3

Minutt for minutt|| Rames Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora