Lunedì, 7:32"Torneremo a casa ma non guiderò
come chi ha già sonno, come chi non crede a un incubo "Il suono soffuso della radio decrepita si insinua tra i ragazzi. Fissano l'orizzonte oltre il parabrezza, nessuno dei due parla.
"E guarderemo un mondo che non capirò,
come chi è già sbronzo, come chi ci crede oppure no"Niccolò picchietta le dita sul volante a ritmo di musica, ogni tanto lancia delle occhiate furtive al suo amico. Elia è visibilmente nervoso e questo agita pure lui.
Si maledice in silenzio per non riuscire a trovare le parole giuste da dirgli, crede di non essere in grado di confortarlo, eppure il magone chi gli sta salendo in gola anche solo ad immaginare cos'abbia passato a scuola prima dell'incidente gli lascia intendere che, forse, qualcosina da confidargli ce l'avrebbe."Costruiremo case ma non riuscirò,
a dirti che ti amavo, anche se io lo so"Approfitta del semaforo rosso per allungare improvvisamente il braccio e spegnere la radio.
Poi si volta verso Elia che lo sta fissando un po' interdetto e gli sorride imbarazzato."Allora? Agitato?"
Domanda cercando di apparire tranquillo e, nel mentre, torna a concentrarsi sulla strada.Elia scuote la testa e a sua volta incatena lo sguardo verso il finestrino:
"Macché, non me ne frega niente della lista, lo sai""Non intendevo quello.."
Cala un silenzio più assordante di prima, il più piccolo finge che non ci sia nient'altro di cui parlare o, forse, niente che abbia voglia di affrontare in quel momento e con quella persona.
Niccolò Fares. Nico con una sola c per tutti, Nì solo per il suo gelosissimo fidanzato.
Crede di essere stato l'ultimo dei contrabbandieri a diventarci davvero amico.Tra lui e Luchino era stato amore a prima vista.
Dopo quell'abbraccio così spontaneo nella casetta di Bracciano tra un pomeriggio passato a disegnare ed uno a testare i peggiori accostamenti culinari esistenti il loro rapporto non aveva fatto altro che rinforzarsi.Con Giovanni condivideva qualcosa di troppo profondo per non legarsi a lui sin da subito.
Martino.
Quel senso di protezione innato che hanno per lui, quella voglia di scendere a qualsiasi compromesso pur di vederlo finalmente sereno erano stati più forti di qualsiasi piccola gelosia che sarebbe potuta nascere da entrambe le parti.Lui li aveva ribattezzati polipetti ironicamente, ma la verità è che certe volte un po' lo urtava davvero vederli così incollati e innamorati tutto il tempo.
Apparivano sempre in perfetta sintonia tra loro, con anima e corpo. Un continuo punzecchiarsi con battutine ed allusioni alla loro appagante vita sessuale.
Quando era di buon umore era pure contento di vedere il suo amico così schifosamente felice, ma quando quel senso di inadeguatezza e rassegnazione si radicava in lui quei due non divenivano altro che la perfetta rappresentazione di ciò che non avrebbe mai potuto avere.Però sa bene che la vita di Niccolò non è -e non è mai stata- tutta rose e fiori. E man mano che il ragazzo trovava il coraggio di aprirsi con loro aveva imparato a volergli bene davvero.
"Guarda che lo so cosa provi ora"
Sussurra l'altro abbassando un poco gli occhi e portando la lingua tra i dentiElia sospira e denega con la testa
"No Nico, non lo sai"
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Minutt for minutt|| Rames
FanfictionEra nata come una raccolta Rames ma alla fine ci stanno pure tutti gli altri 1. Buon compleanno Marti: il ventunesimo compleanno di marti e tanta sdolcinatezza 2. La notte di san Lorenzo: 10 agosto 2019, Marti e Nico sul dondolo della loro nuova ca...