Francesco
Il sesso senza coinvolgimento è l'unica arma che uso per allontanare anche il minimo cenno di quella parte distruttiva dell'essere umano che ci impone di provare. Io provo ad essere un poliziotto migliore, provo a risolvere un caso, ma di provare sentimenti non ci penso neanche. Perché alla fine quando provi, cazzo, sei costretto a fidarti e io mi fido solo del mio sesto senso e di quello che sono. Il troppo amore è identico al suo estremo opposto, ma preferisco tenere a distanza coloro che considero pericolosi per il mio modo di pensare che rischiare di finire dall'altra parte della carreggiata. Sono uomo, incline al fascino femminile, come le donne senza tanti giri di parole fanno a gara a finire nel mio letto e il punto sta proprio in questo. Loro vogliono il mio corpo, punto. Una sensazione di profonda libertà da legami che alla fine ti fanno rivoltare lo stomaco. Come la gelosia. Per fortuna non provo gelosia, non l'ho mai provata. Dovrebbe farlo quel ragazzino minorenne che frequenta viola e che addirittura si spaccia per fidanzato, che parola antiquata. Che fa? scrive il nome di Viola dentro a un cuore sul diario delle superiori. Naaaaa non posso e non è plausibile essere geloso di lui, nel caso lui dovrebbe esserelo. Anche se alla fine quello che stava per portarla in viaggio era lui, lui e la sua discutibile età anagrafica, furbo e scaltro il ragazzino. Non sono geloso di Viola, Viola..... è solo attrazione fisica, la stessa che prova lei in maniera indiscutibile. Eppure fortunato il bambino, indubbiamente fortunato perché a trovarla una ragazza che ancora ci crede nella fiducia, che ancora ci crede nel provare. Provare fa schifo, lo so perché ho visto i miei logorarsi per il troppo amore che è diventato odio. Come si può cercare il troppo amore volutamente, io ne sto alla larga. Non ne voglio sapere. Non provo, non mi fido e non voglio altro che asettico sesso per sfogarmi, senza rischiare di cadere nel baratro. Eppure mentre attendo di sapere come sta Viola dopo l'incidente il cuore va troppo veloce per i miei standard e non è un'indagine a renderlo così irrequieto ma una sensazione di preoccupazione che non riesco a controllare. Di disagio, di rabbia, di voler sradicare con lui sopra la sedia occupata dal ragazzino accanto a me. Del ruolo che ricopre e io no, che non posso pretendere. Del calore della sua mano che mi ha fatto sentire sulle montagne russe, mentre stringevo le sue dita sull'ambulanza, come il suo profumo che nemmeno il vento mattutino della terrazza riesce a cancellare. Come quell'assurda sua presenza ovunque io sia, come una condanna al troppo, quel troppo che non voglio provare. Io sono solo un poliziotto, lei proprio miss Italia.
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Le emozioni di "Viola come il mare" by Anna Bells Campani
RomanceInediti emozionali che raccontano le sensazioni dei protagonisti durante le scene più intense della serie.