"Attrazione e sbagli"

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By Anna Bells

Francesco

Ho una propensione non indifferente a sbagliare e mettermi nei guai. Più so che una certa decisione mi porterà a complicazioni e incazzature, per non parlare di errori madornali, più mi ci butto a capofitto. Perché non penso cazzo, non penso e niente mi distoglie dal mio obiettivo, da quello che voglio raggiungere, nemmeno un fallimento già scontato. Lo sto facendo anche con lei. Con Viola. L'attrazione che provo per quella giornalista è devastante, la voglio come non ho mai voluto e desiderato nessuna e so che anche per lei è lo stesso. Lei cerca l'amore, illudendosi nella sua ingenuità che esista, io questo sentimento non lo voglio, non mi interessa, so gestirlo se si presenta ripetutamente e con determinazione alla mia porta. Sono più determinato io. Perché l'ho vissuto sulla mia pelle, so le cicatrici che lascia, so quanto il troppo amore non sia altro che un dirupo dove le persone volontariamente si lanciano, incuranti delle ossa rotte conseguenti al volo, al buio. Eppure non sopporto che veda quel bambinetto arrogante, non sopporto il pensiero della sua bocca che bacia labbra che non sono le mie. Questo buco nello stomaco non permette alla mia razionalità di prevalere. Vorrei vederla lontana da lui, vorrei il suo corpo sul mio, vorrei che concedesse la sua sensualità solo a me, vorrei le sue mani addosso, il calore della sua pelle. Vorrei averla vicino in ogni istante della giornata, solo per guardarla, cosa che non riesco a smettere di fare. Maledizione... maledizione Demir. Lavoro e privato devono rimanere lontani. Se solo riuscissi a stare lontano da lei.

Le emozioni di "Viola come il mare" by Anna Bells CampaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora