capitolo 3 - offro io

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Quando arriviamo davanti un luogo che sembra un motel o un ristorante Zayn si ferma e parcheggia il SUV ma prima di scendere mi rivolge uno sguardo raccomandandomi di non parlare e di lasciar fare tutto a lui.
Non faccio neanche molto caso a quello che dice perché sono curiosa di entrare nel locale, che mi sembra anni '30, tappezzeria bordeaux con molti quadri, noto anche che al centro della sala c'è un grande bancone in legno scuro dietro al quale vedo una ragazza salutare.

"ZAAAY" dice agitandosi molto
"Jen" accenna lui
"Vieni, vi aspettano di sopra" dice senza darmi un minimo di considerazione, neanche un saluto. Che educazione sarebbe questa? Rivolgo uno sguardo a Zayn mentre stiamo salendo una piccola scala cigolante che ci conduce ad un secondo piano con pochissima luce, la ragazza ci accompagna verso l'ultima porta a destra lasciandoci soli.

Quando entriamo, già manca il respiro: odore di fumo annebbia tutta la stanza nella quale si trova un tavolo ed un divano di fronte ad un vecchio televisore.
Ma la cosa più brutta è la figura seduta al tavolo: Jack.
Quest'uomo fa davvero ribrezzo, io mi nascondo dietro Zayn che ora mi tiene per mano. Oltrepassiamo la soglia della porta e andiamo a sederci al tavolo di marmo bianco abbastanza freddo da farmi rabbrividire non appena ci poggio la mie mani sopra.

"Ciao Jasmine, come stai? É da un po che non ci vediamo eh?" dice con il suo solito ghigno stampato su quella faccia schifosa.
"È okay" butto li senza neanche guardarlo.
"Bene, ora arriveranno delle persone, e da oggi potrebbe davvero cambiare la tua vita zuccherino" sorride prendendosi gioco di me.

Cosa vuol dire quello che ha detto? Guardo Zayn interrogativa e lui mi mima uno 'stai tranquilla'.

Dopo 10 minuti circa bussano talmente forte da farmi sobbalzare ed entrano dalla porta due uomini molto alti.

"Salve" dicono all'unisono mentre Jack è in piedi per stringere la loro mano.
"Jasmine vai a metterti su quel divano" mi dice Jack indicandolo.

Si parla di me e io dovrei stare in un angolo zitta?

"No, vorrei ascoltare" dico cercando di apparire calma.
"Hei, vai ti prego, riuscirò a salvarti il culo se mi fai lavorare" dice il moro.

Lavorare per salvarmi il culo? Ma di cosa stiamo parlando?

Guardo Zayn e decido di dargli fiducia lasciando completamente quella stanza e mentre l'ansia mi divora, non riesco a smettere di pensare a cosa starà succedendo, gioco nervosamente con una ciocca di capelli e decido di scendere al piano di sotto per cercare qualcosa da bere, riesco immediatamente a notare la differenza tra i due piani, qui sotto non c'è traccia di fumo, anzi l'aria sembrava piuttosto tranquilla con una leggera musica classica di sottofondo, mi dirigo verso il bancone al quale trovo la simpatica ragazza di prima che ci ha condotto al piano di sopra.

"Scusa, potresti darmi qualcosa da bere?"
"Emh cosa vorresti bambolina, un succo di frutta?" chiede con voce alquanto odiosa.
"No, veramente avrei bisogno di qualcosa di forte" dico mordendomi il labbro non appena lei posa un bicchierino e ci versa dentro un liquido trasparente che prontamente faccio scivolare giù per la gola, e devo dire che pizzica un po.

"Quanto ti devo" chiedo alla biondina
"2, grazie" dice prendendo il bicchierino per posarlo nel lavello
"Offro io" interrompe una voce che proviene dal ragazzo che sta al mio fianco e sinceramente non avevo nemmeno notato.
"No grazie"
"Non preoccuparti, non capita di vedere belle ragazze nei paraggi, fammi essere almeno gentile" ribatte lui
"grazie per i complimenti, non veri, ma non posso, non ti conosco"
"Sono veri credimi e comunque non essere cosi impaurita non voglio mica farti del male solo perché ti offro un drink"
"Okay okay" dico cercando di sembrare meno agitata.
Così saluto e ringrazio nuovamente il ragazzo dai lunghi capelli ricci che mi sorride, devo ammettere che è molto carino e vado a sedermi sulle scale che portano al piano superiore e penso che mentre io sono qua loro decidono per me e per come sará la mia vita.

"A cosa pensi?" interrompe Zayn che viene a sedersi vicino a me
"Di cosa stavate parlando mentre io ero fuori? Perché dovrebbe cambiarmi la vita?" rispondo innervosita
"Ancora non posso dirti molto, ma qualcuno ti vorrebbe portare a vivere in un'altra casa" spiega lui e mi sembra di notare un po di tristezza nel suo viso.
"Mi comprate. Mi vendete. Cosa sono per voi? Un oggetto vero, Zayn? Mi sento uno schifo, davvero. " tento di rimandare indietro le lacrime, cosi mi alzo da li e mi dirigo fuori da quel posto lasciandomi Zayn alle spalle, che non tenta neanche di fermarmi.

Vado a sedermi su una panchina. Penso e intanto le lacrime scendono silenziose, non ha senso piangere tanto una casa vale un'altra, ma la cosa che mi fa male è non sapere mai nulla, non avrei il diritto di sapere ciò che mi riguarda e poi perché non vogliono dirmi perché non ricordo nulla. Io ho una famiglia che mi aspetta, che mi cerca? Avevo degli amici? Abitavo qua?

Questi miei pensieri si sono interrotti quando vedo che qualcuno è seduto vicino a me. Asciugo i miei occhi e levando le lacrime noto che è il ragazzo che mi ha offerto il drink, cosa vuole ancora?

N.A.

Ciao, so che sono una frana con i finali ma non so come fare terminare i capitoli.
Capitolo un po più lungo dei precedenti. Spero vi piaccia.
E mi scuso per eventuali errori
Un bacio
#mariif ♥

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