Ronzio

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Un'altra os riadattata e modificata.

Mattia vorrebbe dormire.

Sono le tre di notte, la serata è stata difficile da affrontare e la cosa che più lo aiuterebbe in quel momento sarebbe proprio dormire.

La luce della luna che si fa strada tra le fessure della tapparella e punta dritto sul suo volto non aiuta.

Non aiuta quella mosca che ronza nella stanza e non lo aiuta nemmeno il braccio che gli stringe la vita.

Si, ma il problema principale è quella mosca che gli ronza proprio vicino all'orecchio.

E ci prova anche a farla andare via, senza risultato.

Rimane li.

Più passa il tempo, più quel ronzio assomiglia ad una voce.

Decide di rigirarsi e non si ricorda se è la seconda o già la quindicesima volta che lo fa.

"Matti, vuoi stare tranquillo?" La voce che lo raggiunge è assonnata ma lui, invece che concentrarsi sulle parole, viene distratto dal suono.

"C'è una mosca che mi disturba..." Sussurra.

"Ma quale mosca, Matti? Non c'è nessuna mosca..." Sente la presa stringersi di più attorno alla sua vita. "Dormi, che è stata una serata difficile."

Ha ragione.

Era stata una serata difficile, ma non aveva il coraggio di ammetterlo a se stesso.

Si era promesso di stargli lontano, perché quando gli è vicino sente il cuore battere così forte da poterglisi distruggere se non può toccarlo, baciarlo o solo guardarlo negli occhi.

Non sa quello che prova per lui, non si sono mai detti quello che sono, non sa se anche lui soffre quando è nei paraggi e si nasconde le mani nelle tasche per evitare che queste raggiungano il suo volto.

Si era fatto bastare degli sguardi fugaci, si era fatto bastare trovare già su di sé i suoi occhi mentre lui lo cercava tra la folla, si era fatto bastare lo sfioramento involontario della sua mano mentre casualmente erano entrambi al bancone dei drink.

Quella stessa mano che ora è aperta sul suo petto e lo accarezza dolcemente. E Mattia si dice che è un caso che proprio da quel contatto gli arrivi dritto al cuore uno strano calore.

No, non è un caso.

Ed eccola di nuovo quella mosca.

Mattia si gira e rigira di nuovo ed è in quel momento che quel calore si perde perché Christian si mette seduto sul materasso ed inizia a guardarsi intorno.

"Chri, che fai? Rimettiti a dormire che sono stanco."

Mattia è stanco e vorrebbe dormire, è vero.

Ma in realtà vorrebbe che Christian ritornasse a sdraiarsi solo perché spera che torni a stringerlo al petto, come stava facendo fino a pochi istanti prima.

Christian fa quello che gli dice, si sdraia di nuovo e, come se l'avesse letto nel pensiero, gli circonda di nuovo la vita.

Questa volta però lo tiene più stretto.

"Non c'è." Parla con gli occhi chiusi.

"Cosa?"

"Non c'è nessuna mosca, Matti."

La luce che prima colpiva il suo volto, si schianta su quello di Christian.

Mattia realizza che forse sbagliava a pensare che quella luce desse fastidio, perché ora gli permette di osservare il viso statuario del ragazzo accanto a lui.

Ad un tratto Christian spalanca gli occhi che vengono illuminati dalla luna.

La cosa più bella che abbia mai visto.

No, non c'era nessuna mosca, non c'era mai stata.

Quel ronzio insistente era solo quel sentimento che stava prendendo forma, quella cosa di cui aveva paura e aveva tenuto a bada per tutto quel tempo.

Ma ormai quella cosa era diventata più grande di quanto avesse mai immaginato, più di quanto avesse mai potuto sperare.

Ed è diversa.

Tutto è sempre stato diverso tra loro.

"Matti, ti prego, calmati, che stai tremando."

E Christian, senza accorgersene, lo stringe ancora di più, terrorizzato e sconvolto da sé stesso, perché se fisicamente fosse possibile, l'avrebbe stretto ancora di più.

Mattia sta tremando e non se n'è nemmeno accorto.

E non sa neanche lui come riesce a sporgersi verso il volto di Christian con tranquillità -così lontana dal tremore del suo corpo- e far solamente sfiorare le loro labbra.

E poi Christian glielo dice.

Mattia stava per farlo.

Aveva sentito quelle parole formarsi sulle labbra, ma Christian aveva fatto prima.

"Ti amo."

"Ti amo anch'io."

Il tremore scompare.

Il corpo finalmente si è liberato, ha smesso di nascondere qualcosa che era diventata impossibile da camuffare.

In quel momento non sanno come sarà il domani, ma Mattia sa che sarà diverso, che quello che per mesi era successo tra quelle mura aveva finalmente un nome e che non importa cosa succederà, si ameranno lo stesso.

- ❤‍🩹

Vieni nel mio cuore [os zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora