CAPITOLO 8

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Pov's Daniele
La chiamo ma non risponde, quindi la giro leggermente verso di me. Sorrido appena noto che si è addormentata con la testa appoggiata al mio petto.

Il cielo inizia a rabbuiarsi un pò e il vento aumenta poco a poco. La sento tremare è quindi la stringo forte dandole calore.

Sorrido di nuovo. Sono sicuro che sta cominciando a sentire qualcosa, e non vedo l'ora di dirgli che lei è la mia compagna.

La giro lentamente verso di me è mi alzo piano da terra prendendola in braccio a stile principessa.

Entro in camera e l'appoggio delicatamente sul letto. Mugugna qualcosa e apre subito dopo gli occhi. Mi guarda è fa un sorriso che per l'ennesima volta fa sorridere anche me.

"Piccola, scusa non volevo svegliarti."

Scuote le testa in negazione.

"Che ore sono?"

Guardo l'orologio che ho sul polso e rimango sorpreso.

"Sono le 23:45."

Spalanca gli occhi e si alza di scatto dal letto.

"Devo andare subito in camera mia, così mi faccio vedere anche dai miei. Saranno preoccupati."

Se solo sapesse che gli ho contatti tramite mente così che ci lasciassero da soli è in pace.

Mi siedo sul letto vicino a lei, appoggio la mano sulla sua guancia.

"Non preoccuparti di loro adesso, non andartene." la fisso intensamente negli occhi.

"Io..Non posso." abbassa lo sguardo, ma glielo rialzo con un dito sotto il mento.

"Perché? Non puoi o non vuoi?
Avevi detto che non mi evitavi più."

La mia voce esce come quando un bambino piagnucula. Non avrei mai detto che io un'Alpha avrei parlato così. Ma infondo con lei non mi sento solo un'Alpha.

"Non ti sto evitando."

"Non cambiare discorso." dico seriamente.

Sospira e si morde il labbro inferiore. Se non la smette subito potrei perdere il controllo cazzo.

"Lo sai perché."

La guardo confuso ma poi capisco subito dopo. Sospiro e tolgo la mano dalla sua guancia, guardando davanti a me.

Mi maledico di averli detto che ho una compagna.

"Io non voglio mettermi in mezzo a voi due Daniele, capisci? Ma..Se tu fai così me la rendi difficile la cosa."

Mi giro verso di lei.

"Guardami."

Incastra i nostri occhi.

"Cosa vuoi dire?" domando con il cuore che mi inizia ad accelerare.

Evita il mio sguardo non dicendo niente. Gli prendo il viso fra le mani obbligandola a guardarmi.

"Dimmelo piccola, dimmi che cosa ti rendo difficile."

Il suo respiro aumenta e le sue guance diventano rosse.

"Io mi.."

Gli faccio cenno di continuare, mentre l'ansia inizia ad impossessarsi di me.

"No, non posso." toglie le mie mani dal suo viso e si alza dal letto allontanandosi da me.

Mi avvicino velocemente a lei, ma indietreggia.

"Cosa ti rendo difficile? Dimmelo cazzo."

La mia pazienza se nè sta andando a fanculo è mi sto innervosendo.

IO NON TI RIFIUTEREI MAI..PERCHÉ SEI MIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora