6. Reazione

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Nonostante la paura e lo studio, Namjoon si addormentò poco dopo, non concludendo nulla.

Taehyung decise di tornare in camera sua e di chiudersi a chiave dentro, anche lui convinto che fuori fosse pericoloso.

Jungkook si diresse al piano di sopra, non vedendo bene dove andasse.

Gli altri ancora svegli, erano Suga e Jin.
Jin stava semplicemente mangiando una ciotola di ramen al pollo guardando alcuni video divertenti sul suo cellulare.
Suga stava tranquillamente ascoltando della musica hip hop con le sue cuffie, allungato sul letto a occhi chiusi.
Jimin e J-Hope invece stavano tranquillamente dormendo beati abbracciati.

Ma tornando su Jin e Suga...
Come detto, Jin stava mangiando del ramen al pollo...

«Spero che finisca il temporale... Vorrei fare una piccola live... Potrei fare un "eat with Jin"...» ingoiò il boccone «mi manca farli»

«GROOOOOOOOOWWWWWWW!» emise all'improvviso qualcosa.

Jin sussultò sul posto rovesciando alcune gocce di ramen sul letto e si guardò attorno.
A differenza di come avevano fatto gli altri, aveva preso una sua racchetta da tennis per colpire un potenziale membro che faceva scherzi e un piccolo aspirapolvere per succhiare via i fantasmi.
Era armato e a prova pericolo.

Quando però vede una mano blu cadavere aggrappata al bordo del letto rimane immobile, fermo dalla paura.

«Ho detto... Che devi andare... A letto... Non ci senti...?!» urla il mostro.
«S-s-s-sono a letto...!!»
«Fila a letto... Dormi... Troiaaaaaaaa!!!»
«AAAAAAAAHH! Aspetta, mi hai appena chiamato troia?!»

Con una sorpresa del tutto improvvisa, Jin si avvicina e afferra il mostro dal colletto prendendolo a schiaffi.

«TROIA CHIAMI TUA SORELLA, BASTARDO!»
«Letto...»
«Vacci tu a letto! Razza di...» prende il ramen, lo rovescia per terra e spacca la ciotola in testa al mostro che, mugolando sparisce nel pavimento «e così impari! Il mio ramen...» fissa i resti del suo ramen improvvisamente rattristato.

Dopo l'iniziale paura, diventata ben presto irritazione, Jin riuscì a calmarsi di più, nonostante era triste per il suo ramen sprecato... Che dovette anche pulire dal pavimento.

Nel mentre nella stanza accanto, Suga stava per addormentarsi, ma venne disturbato dall'urlo di Jin, che lo fece tenere sveglio un altro poco.
Sbuffò irritato non avendo neanche la voglia di alzarsi dal letto e andate a lamentarsi dei rumori.

Così si rimise a sentire la sua musica allungandosi di nuovo sul letto, mettendosi comodo, e chiuse gli occhi rilassandosi.
E ci sarebbe anche riuscito a dormire se improvvisamente la sua musica non cambiò.
Suga sbarrò gli occhi nel sentire un testo e ritmo diverso dalla canzone rilassante di prima, ora la musica parlava di parole tali odio e omicidio.

«Che cazzo...?» si tolse le cuffie e le fisso a pochi centimetri dal volto «si stanno rompendo?»

Yoongi le fissò ancora maledicendo che si fossero già rotte e lasciò perdere, leggendosi un buon libro.
Dopo un quarto d'ora spense la luce e si mise sotto le lenzuola, chiudendo gli gli occhi, stanco, ma pensando ancora all'accaduto di oggi, per lui è decisamente impossibile non pensare mai.

«Yoongi...» sussurra una voce nell'oscurità.
«Mmm... Lasciami dormire...» mormora infastidito aggrottando le sopracciglia.
«Yoongi... Ho paura...»
«Ahhh... Jimin?» si alza sulle mani spazientito.

...

«No...»
«Hoba?»

...

«No...»

Yoongi rimane stranamente confuso, cercando di capire chi altro sia così pauroso nel gruppo.

«Jin-hyung?»

...

«No...»
«Ok, ci rinuncio, se è uno scherzo non è divertente perché ho sonno, quindi chiunque sia va' fuori dalla stanza, indipendentemente da chi sia. Notte» si rimette sdraiato e coperto nelle lenzuola.

«Ma... Ma... Yoongi... Non dormire... Facciamo un gioco...»
«Ho so-... Kookie? Sei tu vero? Mi hai rotto il cazzo sai?» si mette seduto e fa per accendere la lampada da comodino, ma non si accende.
«No... Non accendere la luce... Yoongi... Ti prego...» la misteriosa persona sale sul letto facendo peso e si avvicina lentamente.

"Chi dei sei vorrebbe molestarmi?"

Yoongi ci riflette e sospira girandosi.

«Nam...» si azzittisce nel vedere un fantasma col cranio spaccato del tutto al centro, la mascella rotta e pendente e grondante sangue che stava gocciolando sul letto, sporcandolo velocemente.
«Dammi il tuo cuore!» allunga una mano in fretta a lui, ma Yoongi gli sferra un calcio in faccia e cade all'indietro dal letto, mugolando un poco.

«Yoongi... Ti amo!» gli si avventa ancora, ma Suga riesce ad accendere la luce della lampada e il fantasma svanisce nel nulla, lasciando Yoongi madido di sudore e ansimante.

Si alza in fretta e corre via dalla stanza, scappando in quella di Jungkook, ma trovandola vuota, si dirige da Taehyung, che stava già dormendo.
Si avvicina silenziosamente e si mette con lui sotto le lenzuola, cercando di addormentarsi.
Taehyung, come sua usanza, stava abbracciando il suo cuscino, ma sentendo del calore migliore, si girò e abbracciò Yoongi, tornando a dormire tranquillamente.

«Chi è quel genio che ha detto che ci saremmo divertiti qui?» ringhia innervosito.

Nel mentre Jungkook aveva raggiunto il piano superiore, trovandolo più sporco e impolverato, ma con nuove stanze da scoprire.

«Mi domando se ci sia un attimo, aaa! Che bello il mistero! Voglio vedere tante foto dei vecchi proprietari, magari c'è anche quella bambina!» comincia ad aprire le porte, ma le trova solo o vuote o mezze logorate dal tempo.

Quando raggiunge l'ultima porta vede che la stanza è decorata tutto su un rosa, ormai opaco e spento. Un letto con un unicorno disegnato sulla ringhiera in legno, una scrivania del medesimo colore, una libreria e un tappeto di pelliccia bianca posta al centro.

«Sarà la stanza di quella bambina... Ma perché così lontana era la sua stanza?» si guarda attorno e vede un vecchio diario per terra, incuriosito lo sfoglia leggendolo.

"Caro amico silenzioso,
È il secondo giorno che siamo in questa nuova casa.
Non mi piace stare qui.
Voglio tornare nella mia vecchia casa.
L'altro giorno ho sentito strani rumori dal bagno, i miei non mi credono.
Però lo so... Ci sono dei fantasmi.
Devo dirlo a mio fratello, a lui ascolteranno no? È più grande di me...
~la tua dolce amica, Mi-Cha"

Jungkook sfoglia un'altra pagina arrivando alle ultime notando di come la scrittura diventa più confusa, nevrotica, con tanti scarabocchi frenetici, alcuni solo cerchi talmente profondi da aver stracciato la pagina.

"Caro amico silenzioso,
Ho qualcosa che non va.
Qualcosa dentro di me vuole delle cose.
Io...
Voglio uccidere.
Voglio uccidere i miei genitori che mi hanno portato in questa casa.
Voglio uccidere mio fratello che non è dalla mia parte.
Voglio uccidere me che un fantasma ha posseduto.
Ne sono convinta.
Qualcosa mi manovra.
Mio padre ha un fucile in stanza...

HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH"

Jungkook lascia cadere il libro a terra spaventato nel riconoscere il sangue al posto dell'inchiostro. Fa per uscire dalla stanza, ma come si volta vede la bambina sogghignare fissandolo con le sue orbite vuote.

«Eheh... Vai via così presto?» sghignazza.

LA CASA DELLA MORTE [FANFICTION BTS]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora