Ci sono io con te

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Quando aprii gli occhi mi ritrovai nella mia vecchia camera. Come ci sono arrivata qui? La testa mi fa malissimo.
Provai ad alzarmi, ma mi girava ancora la testa.
"Come stai?"
Mi girai e vidi Mattheo uscire dal bagno.
"Male...sono diventata un assassina" dissi con le lacrime agli occhi.
"Shh tranquilla ci sono io con te" disse asciugandomi le lacrime, i nostri visi sono a pochi centimetri di distanza.

"Perché mi hai baciato?" Lui si staccò da me e distolse lo sguardo "Eri in preda al panico, non sapevo che fare

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"Perché mi hai baciato?"
Lui si staccò da me e distolse lo sguardo "Eri in preda al panico, non sapevo che fare..."
"Ora ti lascio riposare ci vediamo dopo" disse uscendo dalla stanza.
Mi tornai a stendere nel letto e mi addormentai, quando mi svegliai trovai Pansy che mi teneva la mano con la faccia preoccupata.
Appena vide che ero sveglia si buttò su di me piangendo "Scusami, non ci sono stata nell'ultimo periodo, sapevo che stavi passando un momento difficile, ma l'unica cosa che continuavo a dire era che era solo una bugia"
"Pansy ti perdono, sei mia sorella ed ora ho bisogno di te"
Mi sorrise e si mise sotto le coperte con me.
Ci siamo addormentate abbracciate.
"Eli sveglia"
Aprii gli occhi e trovai Pansy in piedi.
"Guarda"
"Cosa?" dissi alzandomi dal letto, trovai Mattheo vicino alla finestra addormentato in una poltrona.
"Vai ci penso io" dissi andando verso di lui.
"Ehi sveglia dobbiamo andare a lezione" dissi accarezzandoli i ricci. In quel momento mi vennero in mente i ricordi di noi due ogni mattina, io lo svegliavo e lui si lamentava che aveva sonno. Mi viene da ridere a pensarci.
"Perché ridi?" chiese alzandosi dalla poltrona con la voce da assonnato.
"Oh no niente, ci vediamo a lezione" dissi uscendo dalla camera per tornare nella mia.
Appena entrai mi appoggiai alla porta e feci un respiro profondo poi andai a farmi un bagno veloce.

Arrivata in classe vidi Mattheo seduto, andai vicino a lui e mi sedetti dicendo "Buongiorno"Lui mi guardò confuso e disse "Non credevo volessi avermi vicino?""Ho capito che l'hai fatto per non rovinare l'amicizia""Amici come prima?""Certo"Sono sta...

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Arrivata in classe vidi Mattheo seduto, andai vicino a lui e mi sedetti dicendo "Buongiorno"
Lui mi guardò confuso e disse "Non credevo volessi avermi vicino?"
"Ho capito che l'hai fatto per non rovinare l'amicizia"
"Amici come prima?"
"Certo"
Sono stanca di essere arrabbiata con lui, non c'è la facevo più, mi mancava parlare con lui, arrabbiarmi con lui, discutere su qualsiasi cosa. Ci stavo pensando dal giorno che ho parlato con la signora Riddle, si sbaglia sempre, i motivi sono vari, ma si sbaglia perché non siamo perfetti. Ma la cosa che mi ha fatto cambiare definitivamente idea è stato quando ha voluto prendere il mio posto per uccidere Silente, non voleva che diventassi una assassina anche se alla fine lo sono diventata...
Nessuno sa ciò che è successo realmente, i mangiamorte pensano che sia stata io a uccidere Silente, nessuno sa del ragazzo morto, se ne è occupato Mattheo.
Finite tutte le lezioni andammo in sala grande, la gente non fa altro che parlare della morte di Silente, e che Voldemort si sta avvicinando.
Hanno paura e fanno bene, quando lui attaccherà non potranno fare niente che sottomettersi a lui...
All'improvviso un ragazzo entrò correndo in sala grande "Aiuto! C'è un morto nel lago nero"
Il mio sguardo si spostò immediatamente su Mattheo, che sotto il tavolo mi stringeva la mano per dirmi di rimanere calma.
Sentii dentro di me come la sensazione di vomitare così mi alzai velocemente e corsi in bagno, appena arrivai iniziai a vomitare, dopo un po sentii qualcuno tenermi i capelli e massaggiarmi la schiena.
Mi girai e lo vidi...
"Non sei fatta per essere una mangiamorte"
Lo so molto bene, ma ero arrabbiata e non ci ho pensato attentamente.
Ero seduta per terra in bagno con le lacrime che mi scendavano sul viso.
Matthe si sedette vicino a me e mi fece appoggiare la testa sulla sua spalla, rimanemmo così per qualche minuto, non so come abbia fatto, ma è riuscito a calmarmi.
"Se ci scoprono?"
"Non succederà va bene"
"Ma se succedesse" dissi guardandolo dritto negli occhi.
"Ci sarò io con te devi stare tranquilla" disse dandomi un bacio in fronte, per poi stringermi in un abbraccio.

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