DEREK
E' scioccante come una ragazzina, abbia avuto il coraggio di intromettersi in questioni che non le riguardavano.
Si immischia troppo nelle vite altrui e questo mi da rabbia e... Frustrazione.
E' solo una piccola guastafeste che non si fa gli affari suoi. Ma questo non fermerà il mio orgoglio. No, anzi.
Il mio gioco.
Tutto questo si farà molto interessante.
«E allora, tu sei la famosa June Clark di cui Samantha parla spesso» sento parlare una ragazza.
«Già» sento dire dalla mittente, a cui riesco inconfondibilmente a riconoscere la sua voce tra le altre.
D'un tratto, le voci si allontanano e riesco a sentire a malapena altre voci femminili parlare di un qualcosa a me indecifrabile.
E allora decido di deglutire la saliva che mi si era sparsa in bocca, per poi uscire dalla stanza.
Sento subito gli occhi delle ragazze puntati su di me, ma poco importa.
Devo andare a cercare la guastafeste.
Mentre cammino lungo il corridoio pieno zeppo di camere degli alleati del college, riesco ad arrivare ad una scala che mi porta al piano superiore, e quindi decido di andare, ricordandomi che proprio su quel piano c'è la mia classe.
Finalmente arrivo davanti ad essa, e proprio in quel frangente sento pronunciare il mio nome da June.
«Oh! Eccolo!» esultano le ragazze.
«Tsk! Che scocciatura» sbuffo infastidito.
Vado a sedermi al mio posto, accanto a June, fregandomene di quelle che mi fissano.
Tiro fuori dalla tasca delle auricolari e me le metto. Alzo il volume al massimo per non sentire ciò che hanno da dire quelle galline sul mio conto, poichè non me ne freghi nulla.
A malapena rivolgo uno sguardo verso di lei, che se ne sta beata a leggersi un libro per conto suo, ma sembra non mi dia retta.
Accendo il telefono e vedo dei messaggi inviati da James, che mi ribadisce per l'ennesima volta di non bere appena finiscono le lezioni.
Sbuffo di nuovo, non interessandomi di ciò che mi dice, poichè lui già sa che sono un tipo testardo e che non ascolto mai nessuno.
Metto il telefono nella tasca della felpa nera e sospiro, lasciando scorrere la musica Fight Back di Neffex nelle orecchie.
Questo genere di musica allarma i miei timpani. E mi piace, perchè mi fa pensare e riflettere a quanto io sia egoista ed egocentrico.
D'un tratto, il prof. Wilson fa il suo ingresso, varcando le ante della porta e posizionandosi davanti.
«Buongiorno.» dice serio.
Tutti gli allievi si alzano, compresa la gustafeste accanto a me, ma io me ne resto seduto al mio posto.
«Gran bel modo di salutare Morgan.» si volta verso di me, riducendo di un minimo la sua voce.
«Lo so.» affermo onestamente.
«Cambia atteggiamento Morgan, o in futuro davvero ti ritroverai di male in peggio.» mi sfuadra scontrosamente.
«Tsk! Non me ne frega nulla di ciò che lei mi dice.»
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The Unspoken Truth
ChickLit«La tua anima sarà corrotta del mio stesso peccato» bisbiglia, avvicinando le sue labbra alle mie. «Il tuo odio, invece, sarà purificato dal mio amore» lo guardo nei suoi occhi di ghiaccio, nel quale sembra impossibile fuggirgli. ♧︎︎︎♧︎︎︎♧︎︎︎ La vit...