30- Il lupo

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❗️ATTENZIONE❗️
In questo capitolo sono presenti contenuti forti, che potrebbero turbare o infastidire

È da circa venti minuti che sono qui ferma seduta a terra a guardare quella scritta che mi ha scosso più di quanto mi aspettassi.
Il sangue ha cessato di colare e ora è fisso, Jacob è uscito a vedere se ci fosse qualche traccia della persona che possa avere fatto questo.
Sento i suoi passi più vicini e quando volgo il mio sguardo verso l'entrata lo vedo, sbuffa, tenta di sorridermi ma non gli riesce bene.
Il mio sguardo veloce si posa sulle sue mani che ora hanno un colore vermiglio.
- Lana...-
- Perché hai le mani rosse?-
- Ho trovato qualcosa qui fuori... ma non so se ti conviene vederlo-
- Non mi interessa, portami comunque - dico alzandomi velocemente in piedi. Lui mi guarda annuendo in silenzio e dirigendosi di nuovo all'esterno. Lo seguo, a ogni passo mi sento morire, vorrei scappare ma devo affrontare questa situazione, non serve a nulla ignorarla, prima o poi si ripresenterà e quando accadrà non potrei avere più via di uscita.
I nostri passi diventano uno solo mentre procediamo all'unisono.
Ci dirigiamo verso il limitare del bosco, pochi metri più avanti rispetto all'abitazione.
- Sei sicura? - mi chiede Jacob girandosi e guardandomi cercando una riposta. Annuisco tentando un sorriso che risulta sghembo.
Lui si ferma, si sposta di lato per mostrarmi cosa ha trovato, inizialmente non voglio crederci ma purtroppo quella è la realtà e bisogna affrontarla.
Davanti a noi c'è il corpo di un animale morto, un cervo maschio di grandi dimensioni, i palchi enormi simbolo della sua maestosità sono accasciati a terra privi di vita come il corpo.
Mi avvicino senza mai distogliere lo sguardo, Jacob mi osserva curioso ma io lo ignoro.
- Perché gli manca il cuore? Il suo ventre è completamente aperto- dico sbigottita- deve avere sofferto molto. Cazzo chi mai farebbe una cosa del genere-
- Una persona senza cuore proprio come lui - mi dice indicando l'animale.
- Smettila di fare il coglione, sono seria-
- Non lo so Lana ma non penso siano molte le persone che fanno cose del genere-
Distolgo lo sguardo dal cadavere e mi dirigo un po' più in là seguendo una scia di sangue che proviene dal corpo del cervo e continua in un altra direzione.
Seguo la linea fino a ritrovarmi davanti alla porta di casa, proprio da dove eravamo usciti poco prima. Il mio sguardo si posa a terra.
- È un confine- dico guardando Jacob- perché farne uno?-
- Non lo so ... questa è magia nera a noi lupi non è dato sapere nulla di tutto questo. È la prima volta che ne vedo uno e spero sinceramente anche l'ultima- lo vedo titubare spaventato. Fin ora non l'avevo mai visto così. Forse sa qualcosa, ma da come ne parla in modo distaccato non penso ne voglia parlare.
- Cosa facciamo ora?- chiedo continuando a guardarlo cercando risposte che non arrivano.
Lo ripeto per quella che mi sembra la quinta volta, Jacob si gira e mi fissa negli occhi per qualche secondo poi sbotta :
- E io che cazzo ne so?- poi torna ad esaminare la situazione, e il silenzio torna a regnare sovrano.
Rientro in casa per esaminare di nuovo quella scritta che mi ha turbato così tanto, non ero mai stata una persona che valesse la pena, neanche si accorgevano di me, forse per questo mi risulta strano che qualcuno abbia sprecato del suo tempo prezioso per fare questo.
Mentre salgo i gradini del porticato sento delle urla e del fumo nero compare dal villaggio.
Io e Jacob ci guardiamo di sfuggita prima di cominciare a correre verso il pericolo.
Una volta arrivati ansimanti la scena che si para davanti ai nostri occhi è raccapricciante.
Le abitazioni hanno preso fuoco, pezzi di storia di questo villaggio si stanno incenerendo sotto una potenza più forte di loro, senza che nessuno possa fare nulla.
Le strade brulicano di gente che urla, che cerca di scappare, ma ne io ne Jacob capiamo da cosa finché non lo vediamo.
Un lupo di stazza colossale si para davanti a loro e senza neanche lasciare loro il tempo di reagire, di trasformarsi, o di fare qualsiasi cosa gli venga in mente li divora, sangue cremisi cade sul terreno ormai macchiato del colore della morte.
Mentre cerco di metabolizzare ciò che è appena successo il lupo si sposta di nuovo, questa volta punta una signora, avrà massimo quaranta anni e urla il nome di qualcuno in maniera straziante, come se avesse perso un pezzo di se.
Il lupo ringhia e si dirige verso la donna a falcate, senza pensarci due volte istintivamente mi trasformo e comincio a correre sperando di riuscire ad arrivare in tempo.
Quando sono quasi vicino al mio obbiettivo mi rendo conto della cazzata gigante che sto per fare.
Ma posso tornare indietro ?
No.
Posso affrontarlo?
Posso provarci.
Ne uscirò viva?
Non penso.
Una volta vicina mi rendo conto che il lupo è più grande di me di circa mezzo metro, ma pur rendendomene conto mi fiondo su di lui depistandolo.
Faccio un balzo spingendo tutto il mio peso sulle mie zampe, il lupo non si era reso conto di nulla, almeno fino a quando non gli sono salita sul dorso.
La donna scappa urlando ancora lo stesso nome di prima e piangendo lacrime amare, mentre io morsico il collo al lupo che ormai mi ha puntato.
Addento, ringhio, movimenti ripetuti che vengono ormai istintivi, anche lui mi assesta qualche colpo, ma io sono più agile, mi muovo più velocemente rispetto a lui che sembra studiare ogni mio movimento ma senza riuscire a prendermi per più di una volta.
Vengo distratta da un urlo, mi giro : un uomo viene fatto a pezzi mentre la moglie cerca di coprire gli occhi ai figli che piangono per la morte del padre, molti corpi sono a terra, fatti a brandelli, di loro rimane poco e nulla, sposto lo sguardo un po' più in là, vicino alle stalle e noto la madre disperata di prima che ha in braccio un bambino, ora capisco chi stava cercando.
Quando torno con la mente fissa sul mio obbiettivo è troppo tardi e il lupo mi assesta un morso sul collo, per qualche secondo mi sembra di non respirare più poi improvvisamente cado a terra.
Quando riapro gli occhi vedo il lupo grigio guardare non più nella mia direzione ma lì vicino, curiosa osservo anche io cosa ha attirato la sua attenzione e poi capisco.
Jacob si è trasformato ed è balzato addosso al lupo, non so se per salvarmi o altro, ma per orgoglio personale non lo ammetterà mai.
Il mio amico gli mostra i canini aguzzi come gli artigli e l'altro risponde di rimando, la stazza di Jacob è molto più grossa della mia, confrontando i due lupi noto che hanno dimensioni simili, Jacob è grosso quanto lui.
Mi alzo da terra e mentre il lupo cerca di afferrare Jacob fallendo miseramente io lo prendo di lato, scivolando sotto la sua pancia e addentandogli così forte una zampa che sembri quasi che si spezzi quando sento il rumore che gli ho provocato.
Il lupo ringhia, ulula, mentre io e Jacob gli saltiamo addosso all'unisono e dopo varie volte riusciamo ad atterrarlo.
Nel mentre le persone attorno a noi hanno cominciato a trasformarsi e altri lupi compaiono ora dal bosco.
Lasciamo il lupo privo di sensi a terra e andiamo ad aiutare gli altri.
Urla, ringhi, stridio di denti, sangue, corpi e una luna piena é tutto ciò che non vorrei ricordare di quella notte eppure sono le uniche cose che probabilmente ricorderò per sempre.
Dopo varie ore tutto è finito.
Il villaggio è devastato come le persone che un tempo ci abitavano.
Le persone piano piano stanno tornando alla loro forma normale, siamo rimasti circa una decina che sono ancora all'erta. Non ho ancora visto mio padre, spero solo non si sia chiuso in una di queste fottutissime case a guardare tutto da una finestra, e se così fosse vorrei che quella cazzo di casa adesso bruciasse come tutte le altre, con lui dentro.
Alcune persone stanno cercando ciò che resta dei loro famigliari, ci sono arti e brandelli di vestiti ovunque, altre persone, principalmente uomini stanno mettendo i corpi dei lupi morti da parte, li ho sentiti borbottare mentre passavo a fare il giro di ricognizione che vogliono aspettare a bruciarli perché vogliono vedere i loro volti e capire chi sono questi traditori.
Sto passeggiando tra le varie abitazioni andate a fuoco quando sento un urlo seguito da una richiesta di aiuto, io e Jacob scattiamo immediatamente.
Arriviamo sul posto dove sta accadendo il tutto, il lupo che pensavamo fosse morto in realtà respira ancora ed è in piedi che punta la stessa donna che cercava il suo bambino disperata mentre lui era dietro di lei.
Qualcosa dentro di me reagisce, senza aspettare l'aiuto di Jacob salto addosso al lupo lo prendo di lato e gli morsico in collo, più e più volte sentendo rumore di ossa che si frantumano e ululati che ormai si stanno per spegnere , sto per infliggere il colpo finale quando una voce mi ferma.
- Lana cazzo lo ammazzi così!- sbatto il lupo a terra, mi giro e vedo Jacob, a seguito mio padre e tutto il villaggio (o almeno ciò che ne è rimasto).
Hanno uno sguardo, scosso, preoccupato, sono stata io a provocarglielo ?
Mi giro verso il lupo avvicinandomi al suo muso e ringhio come mai avevo fatto prima emettendo quasi una specie di ruggito e dopo poco il mio corpo stanco torna alla sua forma umana.
Mi accascio a terra nuda, come Jacob, come molti altri.
Lo sguardo di mio padre resta fisso su di me, vorrei guardarlo, affrontarlo, chiedergli dove cazzo era finito quando metà del suo villaggio era stato fatto a pezzi ma ero troppo stanca, perfino per parlare, ragionare, pensare.
Una donna del villaggio passa due coperte a Jacob, che dopo averle prese con una copre il suo corpo nudo e con l'altra si avvicina a me, mettendomela a contatto con la pelle infreddolita, la prendo annuendo con la testa.
Cerco di rimanere sveglia ma gli occhi mi si chiudono da soli, inumidendo le mie labbra sento un sapore nuovo mai provato prima, sangue.
Ho perso il controllo perché ero assetata di quello che proprio ora si trova sulle mie labbra.Sangue.
Volgo un ultimo sguardo al lupo enorme che è accasciato a terra, respira ancora e sento il suo cuore battere.
Non lo uccideranno, hanno bisogno di risposte, esattamente come me.
- Jac... non ce la faccio più- dico avvicinando la mia testa a lui per posarla.
- Tranquilla ora è tutto apposto, hai dei capelli osceni in questo momento ma non ti preoccupare non lo dirò a nessuno. Riposa pure, ci penso io a te- mi mormora in un orecchio.
Sorrido poco prima di addormentarmi, con la mano di Jacob sulla schiena pronta a sorreggermi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 03, 2022 ⏰

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