22 - Incontri ravvicinati

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LANA
Ed ecco cominciare un altra mattinata . Le ante delle finestre sono chiuse e sono fiera di dire che dopo molto tempo non mi sveglio con il sole in faccia . Metto la testa sotto il cuscino sperando di riuscire a riaddormentarmi, poi lancio un urletto stridulo arrabbiata capendo di non riuscirci .
- Assatanata già di prima mattina - è la voce di Ty . Sono sicura che non l'ha urlato ma detto a bassa voce . Anche se è prima mattina il mio udito funziona benissimo .
- Ti sento - urlo di rimando .
- Menomale - risponde lui dal piano di sotto . Alzo gli occhi al cielo per poi alzarmi con malavoglia e trascinandomi in bagno come uno zombie . Non mi trucco , sciacquo la faccia con l'acqua congelata . Dopo il contatto gelido sulla mia pelle strabuzzo gli occhi e mi asciugo velocemente con la salvietta . Dovrei pettinarmi i capelli ma non ho voglia . Lavo i denti e scendo di sotto .
Mi siedo al tavolo ancora mezza rincoglionita .
- Morto vivente ecco il tuo caffè - mi dice lui porgendomi una tazza . La bevo senza dire nulla . È amaro , solitamente metto giù dai tre ai quattro cucchiaini di zucchero visto che non mi piace così però mi accontento e bevo in silenzio .
- Non mi ricordavo avessimo preso il caffè - dico io sorseggiandolo .
- Infatti . L'ho trovato nella credenza - dice lui indicandola .
- Immaginavo - dico io strofinandomi gli occhi ancora assonnata.

- Mamma mia sembri un mostro . Con quei capelli faresti invidia a un pelato . Li hai pettinati almeno ? - lo guardo storto .

- Fatti i cazzi tuoi - dico cercando di sistemarli meglio con le mani .

- Sei peggio di prima - mi dice sorridendo .

- Nessuno ha chiesto il tuo parere - ribatto di nuovo . Con Ty è un continuo litigare . A volte ci sono anche dei bei momenti . Ma tralasciando quelli litigare è la nostra specialità .

- Vado a vestirmi visto che tu sei già pronto . Dammi un attimo - annuisce con la testa mentre sparisco nuovamente di sopra .

Mi vesto molto lentamente schiaffeggiandomi il viso per  cercare di svegliarmi  , ma è tutto inutile , questa mattina non ne voglio proprio sapere di nulla . Infilo i vestiti così svogliatamente che si bloccano quasi subito in ogni mia imperfezione corporea . Devo tirarli per riuscire a calzarli . Pettino i capelli completamente bianchi pensando al mio vero padre , sperando di riuscire a trovarlo per avere qualcuno al mio fianco che si possa definire un famigliare vero e proprio .

Torno si sotto per poi ingozzarmi di cibo vista la fame mattutina . Ty mi guarda ridacchiando probabilmente per il modo in cui sto divorando qualsiasi cosa ci sia sul tavolo ma poco importa , mi ha già criticato di prima mattina e a malapena lo sopporto . Quindi lo ignoro .
- Andava bene ? - mi chiede dopo aver bevuto l'ultimo sorso di caffè .
- Commestibile - dico io guardandolo e rigirandomi la tazza fra le mani .
- Era buono . I baristi sono nulla a confronto a me . Ti ho servito il caffè e non ringrazi neanche - dice lui alzando gli occhi al cielo .
- I veri grazie sono silenziosi . Non hanno bisogno di un grazie e sopratutto non insultano le clienti . E servono in silenzio . I veri baristi si fanno i cazzi loro -
- Ti prego sembri una squilibrata -
- Sei solo invidioso perché tu non riesci a portare avanti un discorso senza perderti nelle tue stesse parole - dico io sorridendo . 1 a 0 . Colpito e affondato .
- Non spreco neanche tempo a risponderti - dice lui prendendo la tazzina e mettendola nel lavandino .
- Menomale - rispondo io .
- Stronza -
- Squilibrato - rispondo sorridendo di rimando .

Chiudiamo casa dopo esserci messi le scarpe per dirigerci nel bosco sperando di trovare delle risposte . L'orologio in salotto segna appena le otto e una volta visto il bosco davanti a noi mi pento di non essere rimasta a letto .
Ci addentriamo nel verde e nonostante sia passata già qualche ora ciò che vediamo è sempre uguale . Distese infinite di alberi , radici che fuoriescono dal terreno (ho rischiato di cadere parecchie volte ) e innumerevoli uccellini che se stessero zitti mi farebbero un gran favore . Abbiamo deciso di seguire un ruscello sperando di incontrare qualcuno ma non è cambiato nulla è l'unica cosa che riecheggia nell aria è lo scroscio dell'acqua che scorre veloce vicino a noi .
Ty continua a lamentarsi con me perché non cammino velocemente . Penso che sia più emozionato lui di me . Se trovassi un letto in mezzo ad una distesa d'erba penso che non sarei emozionata quanto lui in questo momento . Lo desidero certo ma lui sembra ossessionato da questa storia .
- Ty fermo mi fanno male le gambe -
- Hai proposto tu di camminare ora fai silenzio e cammina - ha sempre la risposta pronta . Brutta o bella che sia . Resto zitta perché so benissimo che ha ragione . Litigare con lui è come litigare con un orso è meglio fingersi morti che rischiare la pelle .
Dopo quelle che sembrano varie ore di camminata senza nemmeno una sosta vediamo delle tracce di qualche animale su un tratto vicino al fiume .
Ci chiniamo a guardarle meglio sperando in qualche indizio o nuovo mistero da svelare .
- Sono solo stupide tracce - dice lui rialzandosi e calciando un bastoncino che non aveva fatto nulla di male per meritarsi questo .
Le guardo meglio , mi sembrano famigliari .
- Sono di lupo , a giudicare dalla grandezza non di uno normale - lui volge immediatamente il suo sguardo su di me .
- Finalmente non mi pento di averti portata con me , cominciavo a pensare che fossi una vera palla al piede - gli tiro un calcio sulla gamba sorridendogli alla sua esclamazione di dolore .
Continuammo a seguire la strada ma nulla di interessante ci era piombato davanti . Calciavo dei sassolini che si trovavano a terra dalla noia . Il sole calava sempre di più e noi non avevamo nemmeno una traccia o qualcosa che ci dicesse che i nostri clan ci fossero ancora . Di certo non mi aspettavo un cartello luminoso con delle frecce che ci avrebbero indicato la direzione ma speravo almeno sarebbe stato più semplice .
D'un tratto un rumore di un ramo spezzato spezza l'aria e i nostri battiti cardiaci si fermano come se fossero pietrificati .
Io e Ty ci guardiamo velocemente indicando la direzione da cui venga il rumore . Mi metto il cappuccio per sicurezza cercando di coprire quei capelli che erano così strani per chiunque li vedesse . Guardai la bocca di Ty notando che stava parlando con il labiale in silenzio . "Ora" . Penso di non aver mai avuto tanta eccitazione e tanta paura in corpo in tutta la mia vita . Sperai con tutto il cuore che fosse qualcuno della mia famiglia e mi dicesse che sarebbe andato tutto bene da lì in poi . Ma mi ritrovai a guardare un lupo . Un vero lupo . Un cucciolo . Bianco . Mi scrutava con quegli occhioni che avrebbero fatto tenerezza a chiunque .
- Cazzo - esclamò Ty furioso spaventando il cucciolo .
- Piccolo vieni - dissi io cercando di avvicinarmi piano piano . A ogni passo che mi avvicinavo il piccolo si allontanava di due . Così sorrisi decidendo di lasciarlo stare . Aveva una madre e un padre d'altronde non potevo mica rubarlo. Anche se avrei voluto .
Posai il mio sguardo su quello furioso di Ty .
- Beh pensa se fosse stato qualcuno con una pistola , il lupetto è più tenero -
- Hai intenzione di sdrammatizzare di nuovo ? Perché in questo momento non mi va - mi risponde acido proseguendo per la sua strada . Sbuffo . Penso che abbia il ciclo perenne è impossibile essere così .
Lo segui zitta per evitare di discutere in mezzo a un bosco e sperduti  nel nulla .
Dopo aver camminato abbastanza ci sedemmo su un sasso in riva al fiume per mangiare . Il cucciolo di lupo ci aveva seguito per tutto il tragitto . Era rimasto dietro di noi senza ululare o fare qualche rumore strano . Quando addentammo i panini giurai di avergli visto un po' di bava uscirgli dalla bocca . Guardai il panino ne staccai un pezzo e glielo lanciai . Lo prese al volo divorandolo in un sol boccone e scodinzolando le coda vellutata in segno di volerne ancora . Pezzo per pezzo riuscii ad avvicinarlo fino a farlo arrivare a solo pochi centimetri da me . Presi l'ultimo pezzo di pane che avevo e lo tenni stretto tra le mani . Si avvicinò lentamente testando con le zampe il terreno come per aspettarsi che fosse una trappola . Una volta vicino addentò il pezzo di pane e io misi lentamente una mano sulla sua testolina per accarezzarlo . All'inizio sembrò turbato , ma una volta finito il cibo rimase lì a farsi coccolare , proprio come un cagnolino .
Ripartimmo alla ricerca dopo poco . Il lupetto ora era al mio fianco e trascinava un pezzo di legno non si sa per quale motivo per tutta la strada .
- Non verrà mai con noi e non sarà mai tuo - ribatte Ty con tono severo .
- Questo lo vedremo - guardai il cucciolo e gli sorrisi , scodinzolò come se avesse capito tutto .
Il sole stava calando , inziò ad alzarsi anche un leggero venticello , il cielo si fece sempre più scuro . Capimmo immediatamente che bisognava tornare indietro così ci incamminammo verso casa .
Il lupetto ci insegui ovunque nonostante Ty cerco di comandarlo dicendo cose che il cucciolo non avrebbe mai capito . Aveva tentato di abbandonarlo cinque o sei volte e tutte quante aveva fallito miseramente perché tornava sempre al mio fianco con quel ramo ormai consumato e scodinzolando felice .
- Fai ciò che vuoi ma non ti rendi conto con che persona vuoi stare . È pessima . Scappa finché sei in tempo - gli diceva Ty quasi compatendo il piccolo .
- Guarda che se non te ne fossi accorto io sono qui - dissi agitando una mano cercando di farmi vedere . Alzò lo sguardo da terra per incrociare il mio .
- È proprio per questo che lo dico - lo guardo facendogli il dito medio .
L'aria si fa sempre più fredda e prendo la felpa che fino a poco fa era nello zaino . La indosso e poi prendo il lupetto in braccio per non fargli prendere freddo.
- E io ? - mi chiede Ty sperando che prenda la sua felpa gentilmente e gliela dia .
- Arrangiati , le mani le hai - rispondo io sprezzante .
Rimaniamo in silenzio non ancora per molto perché Ty dopo poco si lamenta del fatto che abbiamo seguito una pista totalmente sbagliata mentre io sostengo che le impronte che abbiamo incontrato non siano del lupetto . Ma a quanto pare lui non è convinto . Così ci ritroviamo nel bosco ad urlare come delle vecchie che vendono pesce al mercato .
Quando improvvisamente una voce ci blocca .
- Fermi . Immediatamente ! - non so chi sia ma la sua voce è profonda quasi ammaliante . Noi ci fermiamo come se quelle semplici parole fossero degli ordini ben precisi . Non ci giriamo subito perché la voce viene da dietro di noi ma non appena lo facciamo rimaniamo a increduli davanti a ciò che abbiamo davanti .

Forse sarà per sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora