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Nel capitolo precedente

"Scusami non volevo, non ti ho proprio vista"
"Eccomi Ley sono arrivata"
"Mad che ti è successo"
"Mi si è slogata la caviglia entriamo al bar per prendere un po' di ghiaccio"

"Ley ascoltami ho un'idea, adesso in corso c'è un festival e tu sarai mia complice, quindi... vorresti farmi questo onore?" Bhebhebhe non tutti i giorni capita una richiesta così... Lasciamo perdere.

"Mad qualunque cosa tu abbia in mente non mi piace... Ci sto che devo fare? Brava sorellina.

"Tu ti vestirai con i miei vestiti così tale che io possa andare al festival"

"Ok si ma perché devi andare per forza al festival?" Ad essere sincera non ci avevo pensato...

"Ashley non mi fare queste domande"
Usciamo dal bar e ci incamminiamo verso casa per cambiarci i vestiti.

La vita di mia sorella è molto più tranquilla della mia perché lei è stata abbandonata da nostro padre e invece di volere lei, vuole me.

Le ultime parole che ho sentito prima di scappare sono state: " Sei speciale Madeline" e non è una cosa bella sentirselo dire da uno psicopatico...

Ashley mi chiama dicendomi che sta uscendo cosi da non insospettire le persone che di solito inseguono me.
Mi sistemo la felpa, mi allaccio le scarpe e finalmente sono pronta anche io.

Mi trema un po' la mano essendo nei panni di mia sorella. Lei può fare tutto quello che vuole senza che si debba nascondere nei vicoli stretti di ogni casa o che salti sui tetti per non farsi rapire, diciamo che è tutto molto complicato da spiegare.

Sono le 21.00
Appena passata 1 ora dall'inizio della festa ci saranno quelle milioni di persone? Ah bho andiamo a controllare.

5 minuti dopo
Mi è venuta un improvvisa voglia di contare tutte le persone ma mi tratterrò... Oh wow hanno messo della musica pop. Non me l'aspettavo alla fine un festival si è trasformato in una discoteca all'aperto.

Non so come stia andando a mia sorella ma per il momento voglio vedere se hanno alcolici. Lei può farlo e per le prossime 6 ore io sarò lei quindi posso farlo anche io.

Oh cosa vedono i miei occhi. Vedo, vedo, una bottiglia di Martini... La prendo tutta e vado in mezzo alla folla. Qui il vino rosso non c'è quindi adesso finirò la bottiglia e prenderò la Vodka perché ho sentito che piace a tutti.

"Ehy chi sei" sento qualcuno prendermi il braccio e portarmi in un vicolo cieco. "Chi sono non ti deve preoccupare Madeline" a questo punto riprendo quel pizzico di lucidità che mi è rimasta e la uso contro la persona che continua a tenermi il braccio.

"Potrò essere ubriaca quanto ti pare ma sarò sempre abbastanza lucida per combattere" dopo questa frase ad effetto ho un mal di testa incredibile però non sono così debole

"Ascoltami Ashley, dovrai portarmi tua sorella e solo dopo avermela portata ti lascerò andare e non ti cercherò più" oh no oh no no nono
"E sentiamo cosa ci vorresti fare con mia sorella" ...

"Mi senti? Ehy? Come ti chiami? Ti senti bene?"

"Cosa? Oh chi sei? Ti serve qualcosa?"

"No ma ti ho visto triste da sola e avevi lo sguardo leggermente preoccupato"

"Grazie ma sto benissimo... Buona serata" io non darò confidenza a nessuno

"No stavolta non scapperai di nuovo... Ti ricordi di me?" Perché dovrei ricordarmi di un tizio qualunque

"No proprio non mi ricordo" fammi andare via

"E tu sei?" Eh no! Io so cosa fa questa gente

"Senti io apprezzo che tu ti sia preoccupato per me anche se non ci conosciamo ma-"

"Niente ma adesso o mi dici il tuo nome o ti trascino in mezzo alla folla per ballare" SCUSAMI? la gente .così spudorata non la sopporto

"Mi chiamo Madeline adesso mi lasci andare?" Io senza parole

"Nononono non ti lascerò andare finche non diventeremo amici" ora però tocca a me fare il tuo stesso giochetto

"Prima dimmi il tuo nome e perché stai parlando con una completa sconosciuta" vediamo se così mi lascerai in pace

"Piacere mi chiamo Colin"

...

Continua...



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