(6 Mesi prima. Los Angeles, California)
Il loro amore era come un tunnel senza fine e senza fondo...pieno di luci ed ombre ma profondo..immenso..trascendentale, irreversibile ed irresistibile.
Se ne erano accorti entrambi fin dal primo momento in cui si erano sfiorati sull'immensa e magica pista da ballo.
Si erano conosciuti, o meglio, finalmente ritrovati, in quel di Los Angeles, circa 6 mesi prima, nei pressi del Dolby Theatre, teatro dei famigerati ed ambitissimi Academy Awards.
Entrambi si trovavano per lì per lavoro.
Evan con il suo vasto entourage si trovava lì per promuovere la sua nuova serie tv, un successo clamoroso e mondiale che l'aveva finalmente fatto finire di diritto, nella lista degli "A-Actors" come aveva sempre meritato e desiderato.
Mentre Mia era lì con la sua compagnia teatrale, la "NYCDA: New York Conservatory for Dramatic Arts" della quale era la punta di diamante, la nuova stella e promessa della recitazione.
Il destino aveva voluto unirli in un contesto estremamente caotico per dimostrare come la forza della loro fatidica unione fosse più potente di qualsiasi altra cosa al mondo.
Evan, nel suo sofisticato completo smoking Armani, color borgogna che gli calzava a pennello e con indosso una camicia bianca e una cravatta dello stesso colore del completo con il tutto correlato da un lucidissimo paio di mocassini neri Oxford Prada, in pelle spazzolata, stava brindando, appartato, con il suo team, quando la vide emergere tra la folla nel suo elegantissimo abito a fascia, da gala, verde smeraldo, tempestato di zirconi poco sotto al seno, dalla sofisticata scollatura. Aveva i capelli scuri e splendenti raccolti in un perfetto chignon unito da due trecce e splendeva di luce propria, come una stella. Un trucco leggero sui toni del verde e del blu sui suoi occhi grandi e castani, che rimarcava il suo magnetico sguardo completava l'opera della totale perfezione.
Perché a lui sembrò una visione talmente bella e celestiale da sfiorare l'assoluta perfezione. Per Evan era la creatura più bella su cui avesse mai posato gli occhi in vita sua. E dire che di donne meravigliose ne aveva conosciute nel suo ambiente. Ma nessuna di loro era mai stata capace di mozzargli letteralmente il fiato come fu in grado di fare lei in quell'istante di perfetta magica poesia. Non aveva occhi che per lei.
Guardarla fu come un pugno nello stomaco seguito da un turbinio di emozioni.. dovette resistere con tutte le sue forze per evitare di far strabordare l'erezione che quasi istantaneamente gli crebbe nei pantaloni.
Il batticuore folle e il sudore freddo furono solo un paio delle sensazioni che non aveva mai provato prima di allora per una donna. Ne tanto meno si era mai ritrovato sul punto di venire semplicemente per via di uno sguardo.
Fu allora che Mia, la brillante e magnifica Mia, si sentì i suoi roventi occhi addosso da lontano, ancora prima di vederlo, e si sentì sul punto di svenire, quando ricambiò il suo sguardo.