Seguito da quel tremendo capitombolo, ancora entrambi storditi da quel primo bacio che, seppure fuggevole, aveva scosso entrambi nel profondo facendoli sprofondare in un turbinio di emozioni irrefrenabili, furono completamente riportati alla realtà da un fragoroso seppur brevissimo gridolino.
Era Maya, l'assistente di produzione teatrale che stava cercando, concitata, Mia in lungo in largo e nella fretta era inciampata nel tendone viola. Quando vide la scena dei due completamente assorti l'uno nell'altra, avendo riconosciuto all'istante Evan, non riuscì a trattenere un urletto di quelli ai quali lui era ormai abituato.
<< MIA!!!! >> Tuonò Maya, come inebetita, con il suo vocione possente che le usciva fuori non si sa da dove, giacché era una donnina bassa e piccolina, che a prima vista ispirava timore e tenerezza allo stesso tempo.
<< Ti ho cercata ovunque!!!! Hanno deciso di anticipare lo spettacolo per dare più tempo all'ospite di tenere una piccola "conferenza" in tuo onore. >>
Mia si rabbuiò.. la calma che Evan era riuscito ad infonderle con quel dolce bacio, si sgretolò e le cominciarono le palpitazioni.
<< Mi auguro tu stia scherzando. È uno scherzo vero? Non puoi essere seria >>
biascicò Mia con quel poco di voce che era riuscita a tirare fuori.<< Mia, perché mai dovrei scherzare su una cosa simile? Sei impazzita ? E poi lo sai che quando si tratta di lavoro, non scherzo mai! Tantomeno con i miei attori di punta, poi. Farli agitare inutilmente è controproducente. Soprattutto poco prima di uno spettacolo importante. >>
Evan, avendo capito la gravità della situazione, andò in soccorso a Mia esordendo:
<< Mi è venuta un'idea. >>
Attirò Mia a sé, a pochi centimetri dalla sua faccia e le sussurrò in un orecchio:
<< Che ne dici se usciamo insieme? Posso farti da spalla nelle prime scene, finché non ti senti più sicura. >>
Maya riuscì finalmente a rivolgere la sua attenzione ad Evan senza rischiare di svenire e disse:
<< Signor Peters! Che magnifica idea! Sarebbe una sorpresa ENORME e assolutamente inaspettata per i nostri ospiti! Mi permetta di presentarmi, sono Maya, assistente di scena teatrale e occasionalmente anche cinematografica, infatti ci eravamo già incontrati su uno dei suoi set, risalenti all'epoca in cui era ancora un acerbo ma già succulen.. mi perdoni, volevo dire già superbo ragazzino! Siamo onorati che abbia accettato il nostro invito con così poco preavviso e che addirittura voglia andare in scena sul nostro palco. >>
Maya era diventata viola non appena aveva finito il suo mini discorso.
<< La prego Maya, mi chiami pure Evan. Il signor Peters è mio padre e anche a lui non va a genio essere chiamato così, figurarsi a me! Mi fa sentire più vecchio di quando già non mi senta alla mia età. Sono lieto di fare la sua conoscenza e il piacere è tutto mio, mi creda. Sarebbe un onore condividere il palcoscenico con Mia. Ho avuto un assaggio del suo enorme talento e starle accanto sarebbe un'esperienza formativa ed entusiasmante senza paragoni! Per cui sono io, semmai, a dover ringraziare lei per l'opportunità. >>
Rispose Evan con un sorriso smagliante che creò non pochi disagi sia a Maya che a Mia.
Entrambe in preda al disperato controllo dei propri istinti non replicarono, rimanendo ad osservarlo assorte.
Fu mia a rompere il silenzio con un singhiozzo seguito da un lungo e rumoroso sospiro.
<< D'ACCORDO-OK-CELAPOSSOFARE. Mia, DEVI FARCELA! >> disse ad un tratto e tutto d'un fiato a se stessa, come se fosse sola nella stanza.