•Capitolo 9•

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Due settimane dopo•

Dopo due settimane, Harry ha continuato ad avere un atteggiamento più freddo nei miei confronti. Ma va bene, me l'aveva detto.
Continuando a pensare alla freddezza di Harry, fisso il cibo davanti a me, a mio parere, disgustoso.
Mi chiedo perché la mensa della scuola non provi ad applicarsi quando cucina.
Sbuffo e lancio via il piatto, incazzata, attirando l'attenzione di alcuni studenti.
Sospiro e vedo qualcuno sedersi di fronte a me.
«Scusa il ritardo... l'hai lanciato tu questo?»chiede Harry indicando il piatto per terra.
Annuisco.
«Cosa c'è che non va?»
«Il cibo fa schifo.»dico con tono glaciale.
Lui ride.
«Allora, lo faccio anch'io.»
Lo guardo aggrottando le sopracciglia, non capendo se fa sul serio o se mi prende in giro.
Lui mi guarda con un ghigno e lancia più lontano che può il vassoio intero.
Un sorriso inizia a crescere sul mio viso.
Adesso, tutti ci fissano ed Harry si gira verso di loro e parla.
«Allora?! Il cibo ci fa schifo, problemi?!»urla verso gli altri per farai sentire da tutti.
Io rido silenziosamente.
Qualcuno ride, altri mormorano e alcuni ci fissano ancora.
«Allora, dimmi. Sei in giro pomeriggio?»mi chiede.
«No.»
«Ma è venerdì! Che sfigata che sei.»mi da una pacca sulla spalla, facendomi ridere.
«Perché non mi inviti ad uscire? Magari risolviamo il problema della "sfigata", no?»lo stuzzico.
Lui ridacchia.
«Cos'é, vuoi giocare, piccola?»
«Con te sempre.»dico sorridendo maliziosamente, mordendomi poi il labbro.
«Mmmh...»mormora, con gli occhi accesi da una luce che non gli avevo mai visto prima.
Tiro fuori la lingua, leccandomi le labbra, desiderando che sia lui a farlo, anche qui e adesso, davanti a tutta la scuola.
Lui mi fissa le labbra.
«Vieni qui.»sussurra.
Mi alzo e rimango in piedi davanti a lui, prima che mi tiri sulle sue ginocchia.
Le sue labbra sono subito sulle mie e la sua lingua nella mia bocca.
Gemo e accarezzo la sua lingua con la mia.
Inizio a sentire dei mormorii e capisco che tutti ci guardano.
Mi stacco dal bacio, ma rimango comunque sulle sue labbra, con gli occhi ancora chiusi.
«Andiamo via da qui.»mormoro.
Lui annuisce e ci alziamo, le nostre dita intrecciate, e usciamo dalla scuola.
«Ho bisogno di stare solo con te.»dice e mi porta alla sua moto, con la quale ho fatto conoscenza solo stamattina.
Saliamo e velocemente ci porta davanti il suo dormitorio.
Entriamo dentro per poi avviarci verso la sua stanza, che apre con la chiave.
Entriamo e lui lancia via la chiave e mi sbatte al muro, imprigionando le mie mani nelle sue, con le dita intrecciate, il suo bacino fortemente a contatto col mio.
La sua bocca è sul mio collo, che traccia una linea dalla base del collo fino alla mascella, e che poi prosegue verso le mie labbra.
Quando ci arriva, la sua lingua è subito dentro la mia bocca, stuzzicando la mia lingua.
Riesco a liberare le mani e una la infilo tra i suoi capelli, l'altra vaga sul suo muscoloso torace.
«Voglio di più...»mi lamento, sperando che lui capisca cosa intendo.
Lui mi guarda sorpreso.
«Sei... sei sicura?»
Annuisco. Io voglio che lui sia la mia prima volta. Magari in futuro potrei anche pentirmene, ma adesso lo voglio più che mai.
Voglio fare l'amore con Harry.


VI PREGO IN GINOCCHIO! PERDONO! SONO STATA COSÌ OCCUPATA... SCUSATE ANCHE PER LA "CORTEZZA" DI QUESTO CAPITOLO, MA PER ORA NON HO PIÙ IDEE...
Anyway, vorrei parlare di altro. Come vi va la scuola? Io un così, credo che avrò il debito in latino... Porca carota:( Rallegratemi! Ditemi che a voi va meglio!:)
Comunque, devo davvero andare... See you soooooon!!
Love

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