Svizzera - 23 marzo 2022 - Berna

Jungwon's pov

« Sai, forse sarebbe il caso che ti dessi una svegliata. »

« Oh beh, da una persona stupida come te è paradossale un'osservazione del genere.»

« Sei stato tu a pescare di merda. »

« Taci razza di pazzoide invasato. »

« Se non la smettete immediatamente vi sfracasso il cervello a forza di botte. »

« Lia, vieni un secondo perfavore? Mi aiuti ad allacciare la collana? »

« Arrivo, se questi la smettono di litigare per aver perso a carte e mi fanno passare. »

Mi era stata nuovamente affidata la supervisione dei Gen insieme a Soobin, che cercava, in modo non proprio carino, di fare tacere Hyunjin e Yeonjun, che avevano giocato in coppia contro Minho e Chaeryong a scala quaranta. Ovviamente non per loro scelta, dato che le coppie erano state estratte con dei bigliettini improvvisati.

« Giuro che ti apro la madre. »

« E io apro te, coglione. »

« Yeonjun, cristo salvatore stai zitto e smettila di rispondergli. »

« Senti Soobin, bisogna che si accorga di essere un coglione o sarà troppo tardi. »

Soobin sospirò e io lo seguii a ruota, massaggiandomi la fronte cercando di placare il mal di testa. Due giorni fa Rope ci aveva informato sul ricovero di Jay, che stava andando a rilento. I parametri erano deboli ma i medici dicevano che sarebbe andato tutto bene. Onestamente, la speranza era ormai poca.

Bussarono alla porta. « Scusate l'interruzione, Yang, la direttrice Park ha chiesto di raggiungerla nel suo ufficio. » Sospirai nuovamente annuendo e avviandomi alla porta dopo aver mandato un saluto a Soobin e agli altri.

Colpii la grande porta con le nocche per tre volte, ricevendo il permesso di entrare con un "avanti" mezzo urlato.

Lei non era seduta come al solito sulla sedia fatta a poltrona mentre sorseggiava il suo amato caffè. No, affatto, era in piedi in un angolo a braccia incrociate mentre nella stanza vi erano altre figure alte e massicce.

« Vieni, accomodati. » un uomo dall'altra parte della scrivania mi lanciò uno sguardo strano.
« Sto bene in piedi, grazie. »
« La mia non era una domanda, e poi non sarà così veloce come al solito. »

« Fai come ti dicono. » con mia sorpresa la mora mi sembrò alquanto fredda, cosa insolita nei miei confronti, ma cercando di non farci caso mi accomodai su una delle sedia davanti alla scrivania.

« Siamo qui per risolvere un problema, Cho Lairei va fermata e adesso. »
« Sì ma noi cosa possiamo fare? Se J... Se Park non si sveglia non abbiamo la possibilità di fare nulla. »
« Proprio per questo motivo vogliamo escludere Park Jeonseong e cominciare senza di lui. Ovviamente sarà una cosa momentanea, se si sveglierà prepareremo anche lui. »

« ...se? » l'aria si fece fredda, spigolosa e pungente come scaglie di vetro che mi faticarono la respirazione. L'idea di non rivedere mai più Jay mi distrusse il cervello, lo sentivo sgretolarsi e volare via insieme al mio cuore. E con loro era svanito anche l'ultimo briciolo di speranza.

« Riferisci ai Gen di preparare le valigie, sempre che ne abbiano. Domattina verranno trasferiti in un'altra struttura dove verranno educati a dovere e dove gli sarà prelevato il sangue. » con il suo tono freddo si sistemò la cravatta dipingendosi sul viso un sorriso inquietante.

« Ma non- »

« Arrivederci, quando esci chiudi la porta, grazie. »

Il viso di Rope, cupo e chinato, guardava fuori dalla grande vetrata alle spalle della scrivania prima di incontrare il mio. La guardai sconvolto ma lei tornò a guardare fuori.

~Why Not?~ jaywonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora