XII

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Svizzera - 19 aprile 2022 - Berna

Le giornate passarono leste, in quel grande palazzo vi era un via vai assurdo, che comprometteva la capacità di lavorare in uno spazio tranquillo e senza troppi intoppi.
Purtroppo, ciò influenzò anche il giovane Yang Jungwon, che tra moduli e vari compiti del tutto nuovi per lui, ce la metteva tutta anche a costo di esaurire la sua dose di pazienza quotidiana.

Il venti aprile era stata fissata la riunione tra uno dei direttori a scelta e i cosiddetti "Gen", i ragazzi e le ragazze portati qui senza ancora una spiegazione, quindi, ovviamente, Rope si era auto incaricata di illustrare ai giovani il motivo della loro presenza in Svizzera, e, dato il compito di vice, l'organizzazione del tutto era stata appioppata al povero Jungwon, che lavorava senza una misera pausa da tre giorni.

Tutto questo lavoro egli non era stato obbligato a svolgerlo così duramente, Rope gli aveva ribadito più volte di fare una pausa o addirittura di prendersi delle ore libere, ma il castano non voleva sentire ragione.
Voleva dare il massimo, far sì che la gente avesse fiducia in lui, tutto doveva essere perfetto in quell'edificio.

Il ragazzo e Soobin stavano camminando nel lungo corridoio della Torre Est, con lo scopo di chiedere il permesso a Rope di far partecipare anche il più alto alla riunione informale il giorno dopo.

« Pensi che ci dirà di sì? » Soobin si torturava le dita mentre camminava a passo svelto.
« Ma sì, ovvio. Perché non dovrebbe? » il castano guardò stranito l'altro, passandosi una mano sul viso, nel tentativo di rianimarsi.

Non aveva dormito a meraviglia, diciamo che non aveva chiuso occhio.

Arrivarono alla fine del lungo corridoio, che terminava con la grande porta bianca dell'ufficio di Rope.
Bussarono tre volte per poi ricevere il permesso di entrare, trovando Rope intenta a preparare il suo caffè giornaliero, uno dei tanti.

« Buongiorno ragazzi, ditemi tutto. » li accolse la mora sorridendogli appena mentre prendeva lo zucchero da un cassetto.

« Giorno, volevamo chiederti se fosse un problema se venisse anche Soobin domani alla riunione. » spiegò il più basso sistemandosi il maglione a collo alto nero all'interno dei grandi cargo verdi.

« Certamente, nessun problema. » disse lei rimescolando il caffè dopo averci messo ben cinque cucchiaini di zucchero, senza il quale non avrebbe potuto vivere.

« Perfetto, grazie mille. » fecero un inchino e si voltarono per uscire dalla stanza.
« Jungwon. » la mora chiamò il castano, che si voltò con faccia interrogativa « Finisci il turno ora, voglio che tu vada a riposarti. »
« Ma, non posso devo ancora finire di- »
« Non mi importa, lo finirai domani o un altro giorno. » la mora era irremovibile, guardando il ragazzo con sguardo severo mentre sorseggiava il suo caffè zuccherato.

Jungwon non si mosse dalla postazione iniziale continuando a scrutare la mora, mentre a Soobin non balenò neppure nell'anticamera del cervello l'idea di proferir parola, in quanto l'espressione di Rope apparì a dir poco terrorizzante.

A mettere fine a quella tensione dovette intervenire proprio la donna, che sospirò e distolse lo sguardo, riprendendo a rimescolare il caffè.
« Ho chiamato Jay, mi ha detto che non ti ha visto neanche una volta in questi giorni. Ha detto che non ti ha nemmeno visto uscire dalla camera se non per consegnare moduli e parlare con me. Esigo fermamente che tu vada a mangiare e a riposarti un po', altrimenti chiamerò lui e ti ci farò portare di peso. »

Jungwon sbuffò, la menzione di Jay non passò inosservata, sapeva gli avrebbe fatto il mazzo.

Mormorò qualcosa in risposta che nemmeno lui stesso comprese prima di fare un misero inchino e dirigersi verso l'entrata, seguito da Soobin.

~Why Not?~ jaywonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora