XVII

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Svizzera - 5 aprile 2022 - Berna

Correvo.

Stavo correndo il più velocemente possibile verso la mia destinazione primaria.

L'infermeria era ancora distante.

Dovevo correre più veloce.

Ci misi tutta la forza possedente in corpo e ce la feci, andai più veloce.

La voce di Rope mi rimbombava in testa insieme al battito del mio stressato cuore.

Parecchi colleghi osservavano la mia corsa, alcuni aggiungendo battute e occhiatacce.

Voltai l'ultimo angolo che mi separava dalla mia aspettatissima meta, ed eccoli lì, fuori dalla porta dell'infermeria.

Rope si voltò verso di me e mi venne in contro velocemente.

« Forse sarebbe meglio se aspettassi qui, Jungwon. » mi disse afferrandomi le spalle.

« Che stai dicendo? Dov'è lui? »

Lei guardò indietro e mi spostò verso un lato del corridoio prima di tornare a guardarmi.

« Non possiamo entrare in questo momento. »

« Perché? »

La bruna di avvicinò al mio orecchio parlandomi sottovoce.
« Il direttore della Torre Nord, appena saputo il risveglio di Jay, ha chiesto un incontro con lui per valutare se e quando portarlo con gli altri. Ha chiesto di non interromperlo. »

« Ah » onestamente non sapevo cosa dire, e mi restava solo una cosa da fare: aspettare.

[~] Jay's pov

« Quindi gli altri sono già stati portati a questa... base? »

« Esattamente. Abbiamo aspettato che tu ti svegliassi per valutare la tua eventuale utilità in questa missione » mi disse quello strano tipo, che ricordavo come direttore della Torre Nord.

« Capisco. E...? »

« E questo me lo devi dire tu. Ti senti in grado di svolgere questa attività tenendo conto delle tue condizione attuali? » mi chiese l'uomo sistemandosi il colletto della camicia specchiandosi nella finestra.

Il suo atteggiamento risultava completamente indifferente alla mia eventuale risposta, come se non avessi scelta.

« Perché, ho scelta? » domandai scrutando ogni suo movimento.

« Effettivamente, no. O vieni con noi o sarai solo d'intralcio, per tutti. »

« Buono a sapersi » sospirai guardando fuori dalla piccola finestra dagli spessi vetri rovinati.

L'uomo finalmente mi degnò di uno sguardo.
« Se ti aiuta, puoi pensare al fatto che lo farai per salvare delle vite » mi disse alzando le sopracciglia.

Rimasi in silenzio.

« Bene. Detto questo, io penso che sia arrivato il momento di andare » prese dalla taschina del suo cappotto un piccolo cellulare pieghevole, lo stesso che aveva la mia cara nonna, e digitò qualche tasto.

« Alzati » mi guardò accennandomi la porta con la testa.

« Sì, scusi » mentre mi alzavo dal piccolo letto su cui sedevo udii l'aprirsi della porta della stanza, dalla quale intravidi i suoi occhi.
Purtroppo non ebbi il tempo di metabolizzare, l'austero direttore della Torre Nord mi stava porgendo i miei vestiti di ricambio.

« Vestiti velocemente, non abbiamo tempo da perdere. »

«Chi c'è fuori dalla porta? » chiesi, anche se non suonò proprio come una domanda.

~Why Not?~ jaywonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora