Il mio nome il mio cognome qualcosa,di superfluo,vi interesserà molto di più la mia storia,alcuni crederanno che sia tutto programmato e invece no.
In molti crederanno che per una ragazza come me cioè la figlia del più grande uomo di succeso della città sia tutto facile,ma nella mia vita fino ad adesso di facile c'è stato ben poco.
Come si è già potuto capire mio padre è Mark White il capo dell'azienda White che si occuppa dell settore moda ormai da generazioni.
Il suo lavoro ha un buon redditto in fatto di soldi, peccato che il tempo che gli resta libero sia molto poco.
Se si passa al argomento "mamma" ho ben poco da dire,mia mamma è morta quando avevo solo 7 anni una donna splendida che è stata portata via dal cancro troppo presto.
Credo che questa breve presentazione sulla mia situazione familiare possa bastare,ora vi parlo un po di me,mi chiamo Victoria Jane White e ho 16 anni,riguardo al mio aspetto fisico non mi posso lamentare ho preso i capelli neri da mia madre e gli occhi azzurri da mio padre.
Oggi è il 2 settembre e devo preparare le valigie,qualche anno fa ho chiesto a mio padre di iscrivermi in una specie di colleggio mio padre ha accettato perchè non essendo sempre a casa si spaventava a farmi stare sempre da sola e insieme abbiamo capito che era la scelta migliore.Sono iscritta li da ormai 3 anni quindi ho avuto abbastanza tempo per ambientarmi in questi tre anni ho fatto amicizia con molte ragazze ma in particolare con una,che ormai posso definire la mia migliore amica,Lorelai Calamet,ovviamente siamo compagne di stanze da ormai 2 anni e spero che lo saremo anche quest'anno.
Finisco di preparare le valigie e scendo in salotto per dire a mio padre che puo accompagnarmi all'aereporto,perchè così presto? perchè da New York a Los Angeles ci sono ben 7 ore di volo,già il solo pensiero mi annoia,quindi ceno con mio padre e poi ci prepariamo per mettere tutti i bagagli in auto.
<<Quando tornerai Victoria?>>
<<Credo per le vacanze di natale papà>>
<<Non ti prendere impegni mi raccomando>>
<<Va bene>>
<<Voglio che aumenti la media in latino.>>
<<Ma ho già 8>>
<<Falla arrivare al 9>>
<<Va bene.>>
Con mio padre non ho mai avuto un bel rapporto,il minimo confidenziale di chi condivide il DNA ma non di più,vuole da sempre che io diventi direttrice dell'azienda ma io non voglio non ho mai voluto farlo,quindi prendo coraggio e cerco il modo migliore per dirglielo.
<<Io non voglio diriggere l'azienda papà.>>
<<Cosa vorresti fare sentiamo?>>
<<Voglio fare la psicologa,come la mamma.>>
<<Cambierai idea Victoria>>
Non rispondo,so che sarebbe fiato sprecato.
In poco tempo arriviamo all'aereoporto,saluto mio padre con un semplice "ciao" e scendo dall'auto,vado a posare i bagagli e passo i controlli e vado al gate dopo 30 minuti chiudono il gate e io sono nel posto A13 il volo nonostante tutto passa velocemente,arrivata a Los Angeles aspetto l'autobus che mi porterà nel mio istituto nel frattempo arriva Lorelai che abbraccio calorosamente,mi è mancata molto.<<come stai?>> mi chiede.
<<bene bene,tu?>>
<<ora che sono qui va meglio>>
<<mi dispiace spero che le cose possano cambiare>>
Lorelai non ha una situazione molto piacevole a casa sua,riassumendola brevemente i suoi genitori litigano spesso,molto spesso.
Vediamo arrivare l'autobus e ci affrettiamo a salire prendendo gli ultimi posti,circa 15 minuti e siamo arrivate.
Scendiamo dall'autobus e osserviamo la struttura anche se per noi è molto conosciuta.
Un palazzo a 3 piani che occupa una vasta gamma di terreno con enormi vetrate dalle quali si possono vedere alcune aule,dopo ciò entriamo,andiamo alla receptionist a prendere le chiavi della stanza la stanza numero 85 al terzo piano,ci sono cira 30 stanze per piano e siamo solo nei dormitori, i dormitori e la scuola sono divisi da un piccolo cortile, arriviamo nella nostra stanza che sembra molto grande,subito entrando dalla porta c'è una specie di corridoio abbastanza spazioso che porta subito nella vera e propria stanza che dire che è grande mi sembra poco c'è una grande vetrata contornata da delle tende grigie proprio sotto ad essa si trovano due scrivanie con le relative sedie da un lato un letto da una piazza e mezza bianco e dall'altro il letto identico però grigio,sulla sinistra la cambina armadio e sulla destra il bagno.
<< È molto più grande di quella dell'anno scorso>>dico.
<<Hai ragione però è stupenda.>>
<<Onestamente>> dico ridacchiando
Dopo ciò cominciamo a disfare le nostre valige e subito dopo metto sulla scrivania il mio MacBook rosa l'acquisto migliore che ho fatto quest'anno.
Dopo aver fatto tutto mi cambio mettendomi un jeans chiaro con la felpa tech della nike nera e le jordan 4 bianche e nere,prendo il mio telefono e scendiamo in mensa.
Lorelai mi abbandona per andare a mangiare insieme al suo ragazzo io mi siedo da sola in un tavolo vicino alla finestra ho preso un semplice piatto di pasta al pesto e una bottiglietta d'acqua,prendo il mio telefono e sto un po' su i social ad un certo punto qualcuno arriva a guastare la mia tranquillita.
<<Iphone 13 ottima scelta.>>
<<ci conosciamo?>>
<<credo di no ma potremmo rimediare>>dice il ragazzo.
<<allora dimmi come ti chiami?>> sto al suo gioco,anche se non l'ho mai visto sembra un bel ragazzo.
<<Daniel,Daniel Mendoza ,tu invece come ti chiami?>>
<<Victoria,Victoria White.>>
<<È un piacere Victoria.>>
<<Lo è anche per me>>
<<Che indirizzo fai?>>mi chiede
<<Scienze Umane,tu?>>
<<Scientifico,sei tu allora la ragazza più brava del corso di latino.>>dice .
<<Credo proprio che si parli di me allora>>affermo con un sorriso
<<È stato un onore Victoria,spero di rivederti al più presto.>>
<<A presto Daniel.>>Gli dico mentre va via.
Ho capito solo dopo aver sentito il suo cognome chi era,Il trio dei fratelli Mendoza,il più grande Manuel capelli scuro e occhi chiari alto molto alto .
Samuel il più piccolo occhi scuri e capelli scuri e ricci.E poi c'è lui Daniel il fratello "medio" quello di cui parla tutta la sua scuola,hai i capelli molto corti e un bel fisico un bellissimo fisico direi è nella squadra di scherma eppure non lo ho mai visto,strano no?
Appena finito di pranzare vado in camera mia e Lorelai non è ancora tornata,sarà sicuramente con il suo ragazzo,decido di uscire magari girare un po' per negozzi,esco dalla scuola e mi dirigo verso il negozio victoria secret più vicino compo un completino nero e uno bianco,passo in una profumeria e compro un profumo dopo aver lasciato un rene di qua e di la torno al dormitorio.
Appena torno trovo Lorelai che già dorme effetivamente è tardi sono le 22 inoltrate quindi metto il mio pigiama e vado a dormire anche io.
2 mesi dopo
Oggi le lezioni iniziano alle 9:30 quindi posso fare tutto con calma,mi alzo e faccio una doccia appena finito asciugo i capelli e passo la piastra il problema sono i vestiti,non so mai cosa mettere prendo una felpa della guess nera semplice con dei pantaloni di jeans chiari stretti con le dunk panda,prendo uno zaino piccolo di pelle sempre della guess.
Non so cosa sia successo ultimamente a Lorelai ma neanche stamattina l'ho trovata in camera,mi sta facendo preoccupare.
Scendo a fare colazione al bar della scuola, prendo un classico cappucino e basta,non mi piace mangiare molto la mattina nonostante sia molto importante.
A prima ora ho filosofia a seconda latino e poi le ultime 2 ore ho italiano.
La prima ora passa velocemente filosofia mi è sempre piaciuta,ho preso anche qualche appunto sulla lezione,appena suona la campanella scappo nell'altra aula per latino,entro nell aula e il professore mi saluta calorosamente,è un ragazzo praticamente non potrà avere più di 30 anni ed è molto simpatico,mi siedo al primo banco aspettando che inizi la lezione,rispondo a tutte le domande che mi fa il professore con molta facilità,e vedo negli occhi dei miei compagni di corso qualcosa come l'odio me ne frego che sarà mai,finisce anche l'ora di latino e vado nell'aula di italiano,le due ore passano molto velocemente e senza che neanche me ne accorga la giornata scolastica finisce,mando un messaggio a Lorelai sono seriamente preoccupata le mando vocali su vocali ma non risponde,nel frattempo sono arrivata nella nostra stanza entro e sul suo letto trovo le valige fatte.
<<Cosa stai facendo?>>le chiedo
<<I miei genitori stanno divorziando e mi vogliono li con loro..>>
<<Tornerai vero?>>gli chiedo speranzosa
<<No Victoria non tornero,mi trasferiro in una scuola più piccola per poter stare con mia madre.>>
istantaneamente mi scendono due lacrime
<<Credo che questa sia l'ultima volta che ci vediamo Victoria>>
corro ad abbracciarla
<<Mi mancherai,davvero tanto>>
<<Anche tu,molto>> mi risponde detto ciò recupera le sue valige e se ne va,lasciandomi sola.

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without emotions.
Rastgele"SEI TROPPO EMOTIVA" questa frase la presi come una sfida,da li azzerai tutto,più nulla ne nel cuore ne nella mente.