19. Attacchi Di Panico

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Sono passate più di cinque settimane da quel maledetto giorno, in cui Cristian ha scoperto tutto e mi ha lasciata, mi ha perfino bloccata sia su Whatsapp che sulle chiamate, sono giorni che io non vado a scuola, vederlo mi spezzerebbe il cuore ancora di più e ora ha solo bisogno di venire riparato.
Mi fa rabbia avergli fatto questo, non se lo meritava, a lui tengo più di qualsiasi altra cosa al mondo e mi fa male averlo perso, lo rivorrei indietro, vorrei poter aggiustare tutto. Lo vedo ogni mattina uscire di casa e andare a scuola, ma mi limito a guardarlo dalla mia finestra, io... Io non ci vado e non ci voglio tornare, per il momento. Stamani mi sono svegliata tardi, mi sono svegliata verso le 11:30 circa, sono a casa mia tutta sola e solo ora mi rendo conto che... Mi manca la sua compagnia, per me era essenziale, ma sono stata abbandonata: io avevo promesso di non ferirlo e lui aveva promesso di non abbandonarmi... Sono promesse che non siamo riusciti a mantenere e ora mi sento persa senza di lui.
Sono qui, seduta al tavolo della mia sala da pranzo, che ancora addolorata e giù di morale non smetto di inzuppare il filtro del tè nell'acqua calda versata nella mia tazza nera... Come il mio cuore. Con mia grande sorpresa, ho sentito il campanello di casa mia suonare, chi sarà mai a quest'ora? Mi sono alzata e sono andata verso la porta per andare a controllare. L'ho aperta e... È il signor Smith! Non lo vedo da un po', ma che ci fa qui?!

<<Signor Smith. Buongiorno>> Dico sorpresa

Signor Smith: <<Buongiorno, cara. Ti disturbo?>> Chiede gentilmente

<<Ehm... No, no. Stavo facendo colazione>> Accenno un sorriso
<<Venga, si accomodi pure>> Lo invito a entrare

Signor Smith: <<Grazie mille. Sei gentilissima>>

Siamo tornati in sala da pranzo, dove io ho mollato il mio tè caldo per andare ad aprirgli. Lui si è seduto di fronte al mio posto, iniziando a guardarmi, voglio stare tranquilla, al momento, perciò sarò gentile con lui, come si fanno con gli ospiti.
Rivederlo mi fa strano, è brutto sapere che il vicino di casa a cui sei più legata è il nonno del tuo... Ex, soprattutto se quell'ex lo ami ancora, non sono una però che si arrende: farò di tutto, smonterò mari e monti se è necessario per riavere il mio Cristian con me

<<Ehm... Vuole un caffè?>>

Signor Smith: <<Se non è un disturbo... Poi vorrei scambiare due parole con te>>

<<Nessun disturbo, non si preoccupi>> Vado a scaldare il caffè

Sicuramente, vorrà parlarmi di suo nipote e di quello che è successo tra di noi, al momento non so se ho voglia di sentirmi peggio, anche se il signor Smith non sembra avere rabbia verso di me.
Una volta finito di fare il caffè, l'ho versato nella tazzina, che ho portato in sala da pranzo con un sacchetto di biscotti accanto, voglio che si senta a casa come lui e Cristian hanno fatto sentire me nella loro. Mi sono seduta al mio posto e ho iniziato anche io a mangiare qualcosa, anche se non ho molta fame.
Per un po' siamo stati in silenzio, non ho molto di cui parlare, sono senza parole per quello che è successo, sono furiosa con me stessa per aver accettato quella scommessa del cazzo: guardate come siamo ridotti, sembriamo due sconosciuti... Avrei voluto dargli di più, lo amo da impazzire, morissi adesso se non dicessi la verità

Signor Smith: <<Liya, lo hai ferito molto...>> Apre il discorso

<<Lo so... Mi faccio schifo da sola. Vorrei non aver mai accettato quella scommessa, lui è unico>>

Signor Smith: <<Ascolta, lo sai da sola. Io non ti odio per avergli fatto questo, so che non era tua intenzione ferirlo, ma... Ammetto che non me lo aspettavo da te>>

<<Ho fatto un casino>> Mi rannicchio e inizio a piangere
<<Io lo amo da impazzire e gli ho spezzato il cuore...>>

Signor Smith: <<Oh, Liya... Avanti>> Mi accarezza
<<Guarda che lo so, lo ami molto e si vede>>

Certainly, Professor...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora