ESTRATTO DEL DIARIO

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Ciao compagna di sventura,
Ti sento nell'eco della notte, nascosta nel buio ,
Odo il tuo respiro , sembra più affannoso del solito,
sento la tua paura,
il tuo self-control si sta sgretolando, non sei più così convinta di essermi superiore.
Non abbasserò sempre la testa e tutte le volte che lo farò, sarò in grado di non mollare, perché adesso so di poter essere forte, di poter lottare, ne ho diritto.
Sicuramente non vincerò ma è arrivata l'ora che tu, cara perfida amica mi lasci il mio spazio.
Se non potrò scacciarti via dovrai abituarti a convivere con me.
Questo corpo è il mio e se non vuoi andartene dovremmo imparare a non calpestare i nostri reciproci spazi e la convivenza è l'unica soluzione.
Il mio corpo, in questi anni, abbandonato nelle tue mani, è appassito come i fiori di campo, piano piano tutto è sbiadito, la mia pelle ha perso il suo colore, il suo tono. I sorrisi si sono congelati dietro una maschera di dolore,
intrappolati nel ghiaccio, senza aria, hanno dovuto cercare una via di fuga dall'interno, andandosi ad impattare diritti nel mio cuore, per poi sciogliersi come neve al sole.

Povero cuore mio, cosa ho dovuto sopportare sotto il tuo controllo.
Sei riuscita a manipolarlo in modo cosi astuto che è finito per scoppiare.
Eppure quel cuore, ti aveva accolto nella sua dimora, ti aveva anche donato dei sorrisi, potevi almeno essere più indulgente con lui.
Il dolore che gli hai causato, rifiutando i doni che ti aveva offerto, è stato così forte, così improvviso che non gli hai lasciato scampo.

I sorrisi sono tornati al mittente scorrendo all'interno del corpo e invece di uscire si sono trasformati, si sono incupiti, si sono gonfiati in emozioni negative e hanno iniziato a stipare il cuore.
Lui ha provato a proteggermi per un po', ma poi non c'è piu riuscito, le sue forze, le sue barriere hanno ceduto.
Fiumi di lacrime, rabbia, tristezza solitudine gelosia, invidia sono sgorgate fuori a fiotti dalle fessure del mio cuore infettando ogni cosa.

Questo non dovrà più accadere, ti ho concesso troppo mia cara, ora ci alterneremo, non comanderai solo tu ed un giorno forse sarò in grado di sottometterti con un solo sorriso.

Affiorano sotto pelle i miei ricordi,
c'è un labirinto intricato nel mio cuore che neanche il principe più azzurro di tutti, riuscirebbe ad oltrepassare per salvare la bella donzella.
È tutto merito tuo, brava, mi hai isolata bene bene.

Ma sai che ti dico? Da una cosa negativa se ne può sempre ricavare una positiva e forse questo tuo scherzetto questa volta ti è costato caro. Isolandomi mi hai costretta a diventare più forte a imparare a combattere per difendermi da te, per salvarmi dalle tue grinfie.

Ora sarò io che ti combatterò.
Lo farò dall'interno, sono io, che con tutta me stessa cercherò di sabotarti, non saranno più gli altri a convincermi.
Partirà da me, e so che questo ti spaventa.
Ho intenzione di prendermi dei giorni dove tu sarai solo un ospite, non comanderai nulla, è questa la cosa che più ti impaurisce, perdere il controllo e addirittura il comando anche solo per poche ore.
Ti destabilizza vero?
Bè fai bene a temere perché perdere il controllo di se stessi fa veramente paura, fa veramente schifo.
Dopo dieci anni ormai ti eri cullata sugli allori, non avresti più pensato che il tuo trono si potesse sgretolare, eppure come una formichina sono riuscita a mettere via in questi anni frammenti di sogni e di speranze, in un angolino del mio cuore nascosto anche a te, e ora cercherò di riempirlo ancora, giorno per giorno, così che in futuro sarai tu a sopravvivere con l'acqua alla gola.

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