16. Sciarpa (PickRome)

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Quell'inverno era davvero freddo, odiava uscire con questo tempo Pick, ma il tirocinio chiamava e lui doveva farlo per forza.
L'unica nota positiva e che non ammetterebbe mai, il suo tirocinio era vicino allo stage del suo ragazzo, anzi tante volte si ritrovava Rome anche nella clinica, usavano i fotografi di quel brand per le pubblicità.
Il primo giorno Rome si ritrovò Pick davanti a casa sua, lo salutò sorpreso e sorrise quando capì che ogni giorno il suo ragazzo sarebbe venuto a prenderlo per andare insieme.
Anche quando erano arrabbiati, Pick era sempre lì, non gli parlava ma veniva comunque a prenderlo.
Quando quel giorno Rome aprì la portiera, Pick notò solo la sciarpa e poi il suo ragazzo.
"È più grande di te quella sciarpa lo sai?" Lo salutò così ma Rome sbuffò chiudendo la portiera e portandosi le mani alla boca nonostante aveva anche i guanti.
"P'Pick c'è freddo!" Rispose come se fosse ovvio, lui odiava il freddo.
Lui ridacchiò, sembrava ancora più piccolo in quel modo e si ritrovò a pensare che era davvero carino.
Tre ore dopo se lo ritrovò davanti ma con uno scalda collo?
"Non dirmi che lo avevi sotto la sciarpa" domandò curioso ma il piccolo negò, la sciarpa era ingombrante per il lavoro, quindi usava quello.
"Preferisco la sciarpa però, è più comoda e morbida, la uso da anni" disse contento mentre si incamminava con lui, stavano andando da un cucciolo appena nato di Bovino...
"Non è meglio cambiarla?" Domandò trovandolo veramente poco igienico.
"No, la lavo sempre, è la mia sciarpa, sai me l'ha fatta la mia nonna... Se hai notato è bianca bianca, ogni anno fino a beh... Due anni fa aggiungeva sempre un pezzo, aveva iniziato quando avevo tredici anni, non posso cambiarla" spiegò dolcemente e Pick ora capì perché ci teneva così tanto, sbuffò scompigliandogli però i capelli in un gesto affettuoso.
Nei giorni successivi Pick si sorprese di come l'immagine di Rome con quella sciarpa lo rendeva sempre più carino, gli dava un senso di tranquillità e serenità che non si aspettava.

Pick 18,30
Ma non stavi uscendo? Dove sei?

Provò anche a chiamarlo ma niente, Rome non rispondeva... Forse stava facendo qualcosa, salì in macchina pronto per andarsene quando notò un collega di Rome, non solo uno... Ma un paio!
Vuol dire che erano usciti no?
Scese ed andò a controllare per sicurezza.
Il posto sembrava vuoto praticamente, a parte per qualche persona che stava andando via...
Si ricordò la stanza dove c'era Rome e sentì imprecare, si avvicinò riconoscendo la voce ed il piccolo era lì, stava quasi mettendo sottoquadro la stanza.
"Che fai?" Domandò, Rome si girò da lui ed aveva gli occhi lucidi.
Lo chiamò quasi disperato e lui si preoccupò, difficilmente il suo ragazzo piangeva.
"P'Pick non trovò più la sciarpa... Non so dove sia! Ho cercato ovunque!" Pick capì che non era quasi... Ma era proprio disperato!
"Dove sei andato oggi? Ti aiuto" ma Rome disse solo di non essere uscito quel giorno, aveva appoggiato la sciarpa nella sua sedia, il tempo di andare in bagno e non c'era più...
Che l'avessero rubata?
"Magari l'hanno presa per sbaglio..." Commentò Rome, non capiva perché dovevano rubare una cosa del genere...
"Domani prova a chiedere allora, ora torniamo a casa ok?" Cercò di convincerlo ed il piccolo annuì sospirando, aveva freddo e quando toccava il collo sentiva solo lo scaldacollo si sentiva sempre più triste...
Pick alzò gli occhi al cielo e portò il braccio sul suo collo, circondandolo.
Rome lo guardò sorpreso, stava per dire qualcosa ma Pick lo fermò subito.
"Stai zitto, hai freddo, prova a dire qualcosa e mi stacco." Annunciò ed il piccolo sorrise, portò una mano alla sua vita per stringersi un pochino di più.
Il giorno dopo Rome salutò sconsolato il grande, non gli piaceva questo saluto.
Pick grugnì ed accese un po' di più il riscaldamento nella macchina...
Sperava davvero l'avessero solo scambiata e non rubata e se fosse, chiunque sia stato Pick l'avrebbe ucciso.
Aspettò tutto il tempo un messaggio del piccolo, i suoi colleghi si sorpresero, mai avevano visto Pick così attaccato al cellulare.

Rome 14:00
P'Pick mi hanno reso la sciarpa... Però... È sporca, a quanto pare è caduta

Pick 14:01
Come cazzo ha fatto?! Chi è?

Rome 14:02
Non è colpa sua... Si è scusato, non l'ha fatta apposta...

Pick non rispose, era troppo arrabbiato, n'è approfittò però, doveva uscire prima quel giorno, chiamò il piccolo e gli disse di uscire un attimo e di portare la sciarpa.
Rome arrivò e finse un sorriso contento, Pick prese la sciarpa e guardò la grande macchia.
"Esci alla solita ora? Sto uscendo prima io" lo informò e lui annuì sospirando, lo salutò anche se cercò di riprendersi la sua sciarpa.
"Lasciala, tanto è sporca, conoscendoti saresti capace di metterla" commentò anche se sapeva che non era vero, Rome lo guardò male e sbuffò lasciandola.
"N...non la butterai vero?" Domandò quasi in panico, Pick lo guardò se possibile più arrabbiato di prima.
"Per chi mi hai preso?!" Rispose soltanto e Rome si fece ancora più piccolo chiedendo scusa...
Pick girò quasi tutta la città nella ricerca di qualcuno che potesse aggiustare la macchia!
Stava per perdere le speranze quando una signora lo aiutò.
"Dovremmo farcela, però costerà un bel po', bisogna fare vari lavaggi e la vuoi asciutta entro le 19 vero?" Domandò e lui annuì fregandosene del prezzo.
Pick guardò l'orologio, erano quasi le 19 e Rome sarebbe uscito alle 20.
Sentì un rumore e capì, era l'asciugatura...
Passarono altri venti minuti ma quando lei tornò con la sciarpa ben pulita lui quasi gioì.
"È fatta a mano vero? È un buon materiale. Tieni caro" Pick ringraziò pagando la signora.
Quasi corse e riuscì ad arrivare giusto in tempo, suonò a Rome.
Questo lo raggiunse subito salendo in macchina, era sorpreso.
"P'Pick che ci fai qui??" Domandò però contento, lui gli porse una busta e Rome la aprì, era la sua sciarpa... Era pulita, senza nessuna macchia...
Lo guardò sorpreso, portò poi il viso sulla sciarpa quasi piangendo.
"Ei no, perché cazzo piangi ora? È pulita! Mi sembrava apposto, la signora non mi ha detto che ti saresti messo piangere" andò quasi in panico ma Rome rise felice.
"Sono emozionato P'Pick! Grazie... Non so come ringraziarti..." Rispose cercando di fermare delle lacrime che scendevano...
Pick sbuffò e gli tolse lo scaldacollo, prese la sciarpa e provò a metterla ma notò che davvero, non era bravo con queste cose.
Rome però lo guardò dolcemente ed innamorato tutto il tempo, osò e lo baciò contento, Pick si sorprese ma ricambiò nonostante erano fuori...
"Grazie P'Pick" disse un po' timido ma felice e l'altro sospirò sentendosi davvero sconfitto, prima di partire aspettò che Rome si mettesse la sciarpa, sorrise nel vederlo di nuovo sparire in quella lana, ma quando si girò da lui e gli sorrise teneramente Pick sentì il cuore fargli quasi male dalla dolcezza.
"Vieni a casa oggi?" Domandò volendo stare ancora con lui, Rome sorrise ed annuì contento.

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