19. Vischio (PickRome)

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Pick guardava i suoi amici e Rome mettere in soqquadro una stanza, Porsche aveva avuto questa assurda idea di fare una festa di Natale.
Rome fu il primo ad essere entusiasta di questo, Pick pensò che quei due insieme non dovevano starci, Rome reagiva troppo positivamente alle idee di Porsche e questo l'altro l'aveva capito.
"Amico ti aiuto con il tuo amore tranquillo!" Gli aveva detto all'orecchio becandosi un colpo e un "vaffanculo".
Insomma lui era fidanzato? Tecnicamente no, ma praticamente si.
Si era dichiarato a Rome? Si.
Stava uscendo con Rome? Si.
Avevano ufficializzato? Non precisamente.
Rome non sembrava per niente turbato da questo, una volta scherzando quando Porsche ed Emma li avevano beccati al cinema, non molto tempo fa aveva chiesto un bacio.
Ma non l'avrebbe mai fatto davanti a loro, Pick aveva detto che stavano insieme, ma non poteva essere una vera affermazione.
Quando Porsche gli aveva detto "non sei più single" non riuscì ad obbiettare, il giorno dopo però aveva sentito dire da Rome che no, loro stavano uscendo.
Gli andava bene, insomma sapeva di piacere al piccolo, lo riempiva di attenzioni e tutto.
Certo anche lui lo faceva, un minimo... Non sapeva cosa volesse dire stare con qualcuno, lui sapeva che le donne dovevano essere trattate bene ed essere romantici, ma con i maschi? Com'era la situazione? Non poteva di certo chiedere a suo padre!
E quando osò dire qualcosa del genere a Porsche lui rise e basta e gli disse di essere come voleva.
"Sii te stesso, fai quello che vuoi, ricordati però che come vuoi una cosa tu la vuole anche lui, si giusto più romantico, se no ti mollerà ancora prima che tu gli chieda di stare insieme!" Aggiunse facendosi maledire.
Come poteva quindi? Rome voleva che fosse dolce, l'aveva chiesto tempo fa.
Sospirò e si avvicinò a lui, prese la scatola che aveva in mano e lo guardò in attesa di indicazioni.
"P'Pick questa devo lasciarla qui.." disse ed il grande sbuffò mettendo la scatola per terra.
"Puoi aiutarmi con queste decorazioni?" Domandò però Rome, Pick annuì grato che il piccolo non lo prendesse in giro per la gaffe.
Non fu così male, Rome gli passava le decorazioni e lui le sistemava, purtroppo per lui però arrivò il turno di usare la scala.
"P'Pick salgo io, mettiamo tutto qui sopra" disse svelto il piccolo vedendo la titubanza, lui però sbuffò, appena poggiò tutto nella parte più alta della scala, infastidito pensò di andarsene ma Rome lo fermò.
"Puoi tenermi la scala? Non ho paura ma mi sento più sicuro se la tieni" chiese e lui annuì guardando come Rome saliva tranquillamente, come faceva a non avere le vertigini? Pick le aveva solo guardandolo.
Abbassò lo sguardo e il suo sguardo andò a quel lembo di pelle tra il maglione alzato ed il pantalone, era bianchissimo...
"P'Pick??" Si sentì chiamare ed arrossì leggermente facendo finta di niente.
"Grazie P'Pick" Rome gli sorrise dolcemente e lui voleva solo rimanere un altro po' così, solo loro due.
Ma il suo amico decise di rovinare l'atmosfera mettendosi in mezzo con ... Con un vischio?!
"Ragazzi forza! Bisogna baciarsi sotto il vischio!" Disse felicemente e Pick gli diede un colpo, mai l'avrebbe fatto!
"Ma dai!" Rispose l'amico scocciato, non diceva un bacio sulle labbra in caso, anche sulla guancia andava bene!
Pick gli andò quasi contro finché non notò lo sguardo di Rome, sembrava a disagio ed infatti se n'è andò senza dire nulla.
"Amico, lui lo voleva quel bacio. Io ti aiuto e tu mi tratti male!" Lo sgridò Porsche, Pick lo mandò ancora una volta a fanculo ma cercò Rome tra la gente, non trovandolo...
A quanto però oltre lui, tutti quanti sotto il vischio si baciavano, chi si abbracciava, chi si baciava principalmente sulla guancia o sulla fronte, anche la mano.
Raramente si vedevano sulle labbra se non dalle coppie...
Si fermò quando notò un ragazzo del corso di Rome vicino al vischio, anche il piccolo era con lui, stava parlando, non si accorse del vischio finché l'altro non lo disse.
"Ci tocca baciarci no?" Aggiunse ridendo, Rome guardò tristemente il vischio, come sarebbe stato bello se Pick l'avesse baciato...
Immerso nei suoi pensieri non si mosse e l'altro allora lo baciò, non era sulla guancia od altro ma all'angolo della bocca.
Pick sentì la rabbia salire soprattutto quando notò come Rome si spostò quasi spaventato.
Si mise in mezzo ai due, il piccolo lo chiamò preoccupato...
"P'Pick ... N...non l'ho baciato io!" Disse soltanto ed il grande lo guardò furioso per poi girarsi dal tipo che ora era confuso...
"Chi sei?" Domandò curioso e Pick non riuscì a rispondere, cosa doveva dire?
"Mi dispiace averlo baciato all'improvviso ok? Però c'è chimica, amico puoi andartene?" Chiese mettendogli persino una mano sulla sua spalla.
Rome rimase sbalordito tanto quanto il grande.
"Col cazzo che me ne vado. Rome è impegnato, con me, quindi vedi di andartene a fanculo perché non tornerà libero tanto in fretta." Commentò e se possibile si avvicinò essendo ancora più minaccioso.
Rome sorrise finalmente e quando il ragazzo lo guardò lui annuì confermando ciò che Pick aveva appena detto.
"Perché diavolo non ti sei spostato?!" Quasi urlò il grande, ma Rome lo guardò confuso, che colpa aveva lui?!
"Non ho fatto niente di male!" Rispose e Pick lo guardò questa volta ferito, insomma... Forse Rome... Non lo voleva così tanto?
"Appunto, tu non hai fatto niente." Replicò lasciandolo poi da solo.
Si sentiva uno stupido, lui pensava a come far capire i suoi sentimenti al piccolo, cercava un modo per stare da solo con lui...
Mentre Rome che faceva? Si lasciava baciare!
Sbuffò decidendo di sedersi da qualche parte lontano da tutti.
Nessuno gli aveva detto quanto facesse male essere innamorati, non gli piaceva.
Si chiese se la risposta di Rome non era quella, non era qui.
Decise di andarsene, ma arrivato alla macchina notò un piccolo ragazzo vicino a questa.
Rome era lì ed appena lo notò si girò totalmente per lui.
"Che ci fai qua?" Domandò forse troppo bruscamente il grande ma Rome non si tirò indietro.
"Mi dispiace se ti ho ferito P'Pick... Io non... Volevo essere baciato da lui" spiegò anche se pensò di non essere ascoltato...
"Puoi fare quello che vuoi, come se mi importasse." Rispose non riuscendo a fermare la sua lingua.
Rome sbarrò gli occhi per un attimo, lo vide stringersi le mani fino a diventare quasi bianche e si maledì per essere così.
"Allora perché vuoi uscire con me?! Se non ti importa non illudermi! Ti dò così tanto fastidio?!" Replicò il piccolo quasi con le lacrime agli occhi, pensava di aver capito finalmente Pick ed ora lui lo feriva in quel modo.
Non aveva mai alzato la voce, lo vide rimanere sorpreso...
"Io volevo te! Volevo essere baciato da te! Ma non ho chiesto nulla, perché a te queste cose non piacciono! Ma forse è con me che non ti piacciono. Non ti disturberò più." Aveva messo una fine, Pick ancora non parlava e lui non sarebbe rimasto un minuto di più.
Lo lasciò da solo, si sentiva uno schifo... Rifiutato a Natale, il peggio del peggio...
Guardò sopra di lui, avevano messo un vischio persino prima della porta.
"Rome" Pick aveva praticamente corso e l'altro si girò sorpreso di averlo lì.
Il grande guardò sopra di lui e notò il vischio, prese coraggio ed avanzò fino ad arrivare vicino al piccolo.
Scese con il busto e lo baciò subito, una mano era andata sulla vita di Rome e solo in quel momento il più piccolo capì cosa stesse succedendo.
Portò una mano sul petto di Pick e la strinse per non farlo andare via, ricambiò dolcemente.
Quando si staccarono Pick non riuscì a guardarlo, troppo imbarazzato...
"Volevo farlo anche io. Non lo farò però davanti agli altri." Commentò semplicemente, il piccolo sorrise ed annuì poggiando la testa contro il suo petto...
Pick alzò la mano per accarezzargli la testa e cercò di darsi un contegno, anche se...
"Voglio ufficializzare, volevo dirgli che ero il tuo ragazzo. Lo odio quello stronzo ed odio che ti abbia baciato." Commentò ma non gli fece alzare il viso e questo Rome lo capì, gli andava bene.
"Sono andato in bagno a pulirmi... Non mi è piaciuto, anche io voglio che tu sia il mio ragazzo P'Pick" rispose abbracciandolo bene ora ...
"Quindi... Stiamo ufficialmente fidanzati ora." Annunciò il grande ed il piccolo ridacchiò annuendo.
Rimasero qualche minuto in quella strana atmosfera, erano abbracciati davanti ad una porta.
Pick alzò lo sguardo verso il vischio e chiamò il suo ora ragazzo.
"Si può dare un solo bacio o quanti si vuole?" Domandò curioso e questa volta fu Rome a prendergli il viso tra le mani per farsi guardare.
"Una sola volta, ma tu puoi baciarmi quante volte vuoi." Rispose sorprendendo in modo positivo Pick.
Lo spostò verso un muretto, lì nessuno li avrebbe disturbati.
Portò le sue mani alla vita di Rome, che non solo portò le braccia sul suo collo ma si spinse anche per baciarlo lui.

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