Capitolo 4

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Pablo appena si svegliò percepí tutto il dolore e la spossatezza della sera prima.
Dopo che erano usciti dal locale, Mike aveva contattato gli altri dicendogli che il moro non stava bene e che loro sarebbero tornati a casa prima.
E non sapeva come ringraziarlo per quello, quel ragazzo palestrato e pieno di muscoli, non solo aveva abbandonato il suo potenziale interesse amoroso per stargli accanto, ma lo aveva addirittura consolato mentre piangeva per ore e aveva dormito nel suo stesso letto.
A quel pensiero si agitò e constatò che al suo fianco Mike davvero dormiva con un aria serena, appoggiato sul cuscino e il leggero lenzuolo che copriva entrambi fino alla vita e per un attimo il suo cuore balzò fuori dal petto.
Pablo non era decisamente pronto a svegliarsi con un angelo del genere nel suo letto: Mike era bellissimo e dio solo sapeva quanto si stava trattenendo per non accarezzare quella pelle perfetta e delicata, ma era suo amico e soprattutto era al 100% etero, quindi doveva togliersi dalla testa quegli strani pensieri.

-buongiorno- pronunciò con una voca roca Mike che Pablo trovo adorabile, aprendo gli occhi- come ti senti?-
-meglio grazie- lo rassicurò con un sorriso e si avvicinò all'orecchio del piú alto- pensi che le telecamere abbiano ripreso tutto di ieri sera?-
Lo sapeva a cosa andava incontro, scegliendo di partecipare a quel programma, ma il fatto che il mondo intero lo avrebbe visto piangere e disperarsi per un ragazzo, lo faceva sentire tremendamente stupido e ridicolo.
-non tutto, soprattutto al locale era impossibile riprendere tutto, ma qui alla villa temo di sí-
-capito-sospirò- è inevitabile, no?-
- dimostra al mondo che puoi andare avanti e che sei piú forte di uno stronzo qualsisi-
Pablo non riuscí a trattenere un sorriso- sei ufficialmente promosso come il mio amico migliore della casa, lo sai questo?-
-uhh che onore, allora in quanto tuo migliore amico, potrei chiederti un favore?-
-tutto quello che vuoi-
L'argentino era improvvisamente di buon umore e tutto miglioró ancora quando Kate bussò alla sua porta, ritrovò entrambi i suoi amici sdraiti nel letto e gli rivolse un sorriso a trentadue denti.
-cosa mi sono persa qui?-
-oh non ne hai idea, vieni qui- gli fece spazio, facendola sistemare in mezzo a loro e informandola di tutte le sue sventure.

-quindi le vuoi chiedere di fidanzarvi?- Pablo chiese al suo amico, mentre si trovavano in un negozio di vestiti e Mike era intento a provarsi diversi capi d'abbigliamento, suggeriti direttamente da piú piccolo.
Avevano riservato quel pomeriggio interamente per loro due, perchè il piú grande gli aveva chiesto come favore niente meno che il suo aiuto per il suo appuntamento con Abbey, dal suo abbigliamento fino ai suggerimenti sul dove portarla. E Pablo non si era certamente tirato indietro, non dopo che Mike aveva dimostrato di essere un amico sincero e fedele nei suoi confronti.
- be adesso non esageriamo- il piú alto si sistemó la camicia, guardandosi allo specchio- lei mi piace, ma prima devo vedere come va. Questa come mi sta?- sfilò davanti al coinquilino che battè le mani entusiasta e rispose con un pollice all'insú.
- questa camicia è perfetta, ma cambierei i pantaloni, che ne dici di quelli neri?-
Mike ritornò nel camerino e sotto consiglio di Pablo appurò che quell'outfit era perfetto per il suo appuntamento.
- prendo questi- urlò alla commessa, rivolgendo un grosso sorriso al suo compagno.

-e per il luogo secondo te dove dovrei portarla?-
Si trovavano in un chioschetto sulla spiaggia intenti a divorare Pablo un gelato al cioccolato e alla vaniglia, mentre Mike uno al lampone e alla banana.
-mmm bowling?-
-non mi sembra la tipa-
-cinema?-
-per portarla a vedere film romantici che piacerebbero solo a lei, no grazie-
-mm e allora non so cosa dirti, lo sai che non sono la persona indicata per consigli sulle donne-
- ma sei giá stato ad un appuntamento, di solito dove andavi con il tuo ex? Scusa se lo tiro fuori adesso, ma è solo per avere un consiglio..-
-stai tranquillo- abbozzò un sorriso- be di solito noi non avevamo veri e propri appuntamenti, andavamo a ballare con gli amici, ogni tanto mangiavamo fuori, ma niente di formale-
-e allora cosa facevate tutto il tempo?-
-scopavamo- a Mike andò di traverso il gelato e cominciò a tossire.
Pablo scoppiò a ridere- che c'e, pensi che noi gay passiamo il tempo a guardarci negli occhi?-
-c-certo che no..solo che tu hai cosí l'aria da bravo ragazzo che non me lo aspettavo-
- be lo sai che si dice che le persone piú riservate in realtá sono quelle piú passionali a letto- scherzò- in ogni caso probabilmente il sesso era l'unica cosa buona nella nostra relazione, perchè tutto il resto era uno schifo e io sono stato uno stupido a non vederlo-
Ripensò a tutte le volte che Luke gli aveva dato pacco per uscire con i suoi amici, a tutte le bugie, a tutti gli inganni e al fatto che non avesse mai fatto qualcosa di carino nei suoi confronti e si intristí ancora una volta.

-non pensare a quello stronzo, adesso sei a Miami e sono sicuro che un ragazzo bellissimo e gentile stará aspettando solo te- cercò di tirarlo su accarezzandogli amichevolmente un braccio.
- spero che tu abbia ragione, ma per ora concentriamoci su di te- si pulí la bocca con il tovagliolo- che ne dici di portarla fuori a cena? Magari a mangiare una pizza e una birra in un locale carino sulla spiaggia, sono sicuro che le piacerebbe-
- è un idea stupenda amico, perchè non ci ho pensato prima?-
-perchè sei piú esperto di avventure di una notte che di appuntamenti-
- hai ragione, ma per fortuna adesso ho te. Promettimi che resterai per sempre la mia spalla?-
- te lo prometto- gli sorrise suggelando il loro accordo.

20 anni a MiamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora