Capitolo 10

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- Mike-urlarono in coro- che ci fai qui?-
- sorpresa- aprí le braccia e Kate e Nadia ne approfittarono per infilarcisi in mezzo e buttarsi addosso al loro amico.
Il piú grande le strinse a se una con il braccio destro e l'altra con il sinistro e sorrise- sono contento anche io di vedervi ragazze-
Il terzo ad avvicinarsi fu Nathan che si uní a quel disordinato abbraccio.
- Bro perchè non ci hai detto che tornavi? vogliamo sapere tutto-
- non lo so, mi sento offeso- fece il finto imbronciato- fate un barbecue e non mi invitate-
-se ti sbrighi sei ancora in tempo a mangiare un po' di carne, prima che questi affamati finiscano tutto- Nathan lo trascinò verso la tavola e fu li che lo sguardo di Mike inquadrò finalmente la figura del suo migliore amico che non era riuscito subito ad indivuare in quella parte del giardino.
Era seduto a fianco di un ragazzo moro che lui non aveva mai visto prima, con i capelli lunghi legati indietro e degli enormi bicipi che risaltavano dalla maglietta.
Con un braccio avvolgeva la spalla di Pablo e lui ne sembrava enormemente felice, almeno fino a quando non incontrò il suo sguardo e scattò immediatamente in piedi con un' espressione pietrificata.

- Mike- riuscí solo a dire con gli occhi gonfi di emozione.
- Pablo-
Non si seppe chi fece la prima mossa, ma si ritrovarono in pochi secondi abbracciati l'uno all'altro.
- tu..come puoi essere qui?- il piú piccolo allentó un po' la presa per riuscire a guardare negli occhi il suo migliore amico. Quei maledetti occhi azzurri gli erano mancati cosí tanto.
- ho capito che è questo il mio posto- gli sussurrò all'orecchio- mi sei mancato- strinse ancora piú forte le braccia attorno alla sua vita.
- mi sei mancato anche tu- Pablo non riusciva a fare a meno di guardarlo.
Mike era lí di fronte ai suoi occhi, lo stava realmento abbracciando e lui era certo di non stare sognando.

-coff coff piccioncini guardate che la carne si raffredda- scherzò Kate.
I due amici si staccarono l'uno dall'altro ancora con gli occhi che brillavano dall'emozione, erano felici di rivedersi. Avevano creato un bel legame, ma da un giorno all'altro Mike era partito e tutti avevano potuto assistere al dolore che la sua partenza aveva provocato a Pablo.
La loro amicizia era qualcosa di indissolubile e tutti loro erano cosí felici di assistere alla crescita di un legame cosí autentico tra un atletico ragazzo etero di Boston e un sud americano gay e nerd di New York. Erano gli intipodi, ma chissà per qualche strano motivo si compensavano.
Mike si sistemò di fianco al suo migliore amico, proprio di fronte a Abbey che si limitò a rivolgergli un cenno di saluto.
Tra loro le cose non era finite bene l'ultima volta che si erano visti e Mike era consapevole che avrebbe dovuto trovare al piú presto il tempo per parlarle in privato.
Si riempí il bicchiere di vino e cominciò a mangiare, raccontando ai suoi amici quanto era stato difficile tornare a casa e vivere senza di loro.
Aveva passato dei giorni spensierati con la sua famiglia, ma dopo aver parlato a tu per tu con i suoi genitori aveva capito che non voleva mollare tutto a metá percorso, rischiando di pentirsene.
Aveva ancora un mese di tempo a disposizione e aveva intenzione di goderselo e di dare ancora una possibilità a quella pazza cittá di Miami.

Il ragazzo sconosciuto tagliò un pezzo di carne nel suo piatto e imboccò Pablo come se nulla fosse e fu a quel punto che Mike capí di chi si trattava.
Riconobbe quei tratti del viso e quella capigliatura e oltretutto Pablo gli aveva accennato che si stava vedendo con qualcuno e collegó quelle due informazioni nella sua testa: lui era Gary, il ragazzo di tinder, il famoso nerd.
- non penso che ci abbiano ancora presentati, io sono Mike- gli porse la mano, studiando attentamente la sua reazione.
- ma certo scusa, eri appena arrivato e non volevo interromperti, io sono Gary- sfoderò un incantevole sorriso e a malincuore Mike dovette ammetere che dal vivo era davvero bello.
- dunque Gary, sei la nuova fiamma di Pablo?- lo squadrò in modo intimidatorio, ma il giovane rispose comunque in modo calmo e pacato.
- direi di sí e tu sei il suo migliore amico. Mi ha parlato molto di te-
- sono contento e spero che ti abbia detto cosa ti farò in caso tu lo faccia soffrire-
Pablo gli tirò una gomitata, facendogli capire che doveva smetterla.
- messaggio ricevuto, ho intenzione serie con Pablo e non ho intenzione di fargli del male- attirò il piú piccolo piú vicino a se come a dimostrare la sua affermazione.
- sarà meglio- Mike lo guardò in cagnesco, facendo ridacchiare Kate e Nadia e facendo alzare gli occhi al cielo a Pablo.

Trascorsero il resto della giornata a giocare tutti insieme in piscina e a prendere il sole.
Mike avrebbe voluto passare un po' di tempo con il suo migliore amico, ma ogni volta che cercava di avvicinarsi quel Gary lo anticipava e lo portava via da lui.
Non aveva mai visto il suo compagno abbracciare e flirtare cosí con un altra, persona e doveva ammettere che gli faceva uno strano effetto.
Il ragazzo che sembrava un dio australiano con i suoi possenti muscoli ad un tratto sollevò Pablo da terra e ignorando le sue proteste lo buttò in acqua ancora vestito e poi lo raggiunse con un tuffo.
- stronzo, adesso vedi-
Il piú piccolo cercò di rincorrerlo, camminando nell'acqua, ma il suo amante era molto piú forte di lui.
Dopo che si stancò di scappare, lo raggiunse in due falcate e posando entrambe le mani sulle spalle fece affondare la sua testa sott'acqua.
Appena riemerse l'argentino mise su uno sguardo imbronciato che fece subito sorridere Gary.
Era talmente carino con i capelli ricci e bagnati, il naso arricciato e quegli occhioni verdi che il piú grande non resistette piú e gli diede un bacio sulle labbra davanti a tutti.
Pablo era un po' imbarazzato, ma rispose comunque a quella dimostrazione d'affetto guadagnandosi una serie di fischi e applausi da parte dei suoi amici.

Mike li guardò impotente sdraiato nel lettino della piscina e si sentí come se un macigno si fosse appoggiato sul suo cuore. Cos'era quella sensazione?





20 anni a MiamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora