Non avrebbe resistito fino alla riva e aveva paura. Tremava e respirava a fatica. La vista cominciava ad annebbiarsi e gli occhi gli bruciavano per il sale e il vento.
Dopo il naufragio della barca, ribaltata dai colpi di coda di un branco di grossi orux, non aveva più visto i suoi compagni. Forse erano annegati o forse erano stati aggrediti da quegli animali, cacciatori infallibili e spietati. Si stavano avvicinando alla costa quando all'improvviso erano emersi vicino allo scafo i dorsi argentati dei pesci, che senza lasciare loro il tempo di reagire avevano rovesciato l'imbarcazione. Probabilmente si era salvato soltanto lui.
Vedeva la riva avvicinarsi sempre di più, bracciata dopo bracciata, onda dopo onda ma contemporaneamente sentiva le forze venirgli meno. Ormai era in acqua da ore. Riuscì finalmente a raggiungere gli scogli quando era quasi allo stremo. Il tocco delle alghe, morbide quasi come un cuscino, gli fece quasi sentire di essersi salvato ma doveva ancora uscire dall'acqua. Dopo qualche tentativo andato a vuoto, raccolse le poche forze che gli erano rimaste e riuscì a trascinarsi sulla pietra. Chiuse gli occhi godendo del calore dei raggi del sole.
Vide Alos, l'isola di sale, assediata dalle onde e dal vento durante una tempesta mentre le torri, sciolte dai fulmini, precipitavano. Nello stesso momento in cui cadeva anche il torrione di Ataris, quello più alto e imponente, fu richiamato alla realtà dal rumore di passi. Si scosse e aprì gli occhi. Vide cinque donne bellissime armate di lance e scudi, con un elmo che lasciava osservare i loro lineamenti e da cui i capelli uscivano raccolti in una treccia scompigliata. Le guerriere erano vestite con un peplo rosso scuro, senza maniche e con bordature rosa decorate con motivi a losanghe che richiamavano il colore dell'abito. Chiuso sulle spalle da due spille d'oro, il vestito era stretto in vita da una cintura in tessuto con filati dorati e ornata da un medaglione, anch'esso d'oro, che riproduceva una corona di melograni, in cui campeggiava un grosso zaffiro blu.
Il naufrago, rapito dal loro aspetto, pensò di essere finalmente al sicuro. Ma le lance vennero puntate contro di lui e una voce femminile forte e sicura ordinò: "Prendetelo!"
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Lo specchio di Giano
FantasyIl fantasy Lo Specchio di Giano nasce dalla mia passione per la storia antica e per l'amore per la mia famiglia. Arrivata alla maturità, mi sono guardata indietro e ho ripercorso la mia strada, cercando di ricostruire anche quella di chi è mi è stat...