Capitolo nove

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Accesi le luci e la prima cosa che feci fu buttarmi sul divano, ero a pezzi. Non sapevo come mi sarei dovuta comportare il giorno dopo a lavoro, il che mi preoccupava.

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Mi svegliai a causa del noioso rumore della sveglia, che disattivai subito.

Entrai nel bagno, erano le sette precise ed un po' di ritardo a lavoro per l'esilarante comportamento del mio capo che ebbe la giornata precedente non avrebbe fatto male.

Mi spogliai e lanciai la vestaglia da qualche parte nella stanza, per poi immergermi lentamente nell'acqua della vasca.

Intrecciai le dita nei capelli sorridendo come una stupida, pensando a come rovinare la vita a quel bastardo di Patrick Bateman. Perché sì, dannazione, era sexy, davvero tanto e c'era qualcosa di diverso in lui, nonostante tutte le donne di New York facessero due salti nel suo letto non riusciva a farsene piacere una. Ora voi potrete benissimo dire "Oh Olivia, sei una povera sciocca! Dovunque tu vada troverai uomini simili!" lo sapevo benissimo, ma Patrick flirta con le donne, cerca sempre qualcosa di interessante in loro, cerca sempre quel qualcosa che però non trova, ma che io posso dargli.

Ed è proprio questo quello che voglio fare, illuderlo di aver trovato qualcosa che in realtà non c'è.

Perché neanche lui per quanto mi possa scrutare con quei suoi occhi scuri che nascondono un immensità non riuscirà comunque ad avere il completo accesso alla sottoscritta.

Uscii da quella che sembrava un'oasi paradisiaca e mi rivestii mettendo il vestito più corto che avevo nel guardaroba.

Indossai dei tacchi neri alti per dare nell'occhio e contornai le labbra con un rossetto rosso.

Spruzzai del profumo sul collo e presi di corsa la borsetta, la pelliccia e le chiavi di casa.

Salutai Fred ed entrai nell'auto.

— Pierce&Pierce, Fred. — annuì ed iniziò a guidare.

Per tutto il tragitto non staccai gli occhi dal finestrino, pensando a perché diamine stavo facendo questo? Perché mi interessava così tanto? Dovevo solamente lasciar perdere, come avevo fatto con qualsiasi altro uomo.

Ma non ci riuscivo.

Pagai Fred e scesi dalla limo per poi entrare nella società.

Arrivai nell'ufficio di Patrick, bussai ed entrai.

— Sei in ritardo. —

— Pensavo di non trovarti così presto. —

Continuava a picchiettare la penna contro la scrivania infastidito dal mio comportamento.

— Vado a riordinare i file. — non mi lasciò neanche finire la frase che mi trovai con la schiena attaccata al muro.

— Olivia, non sto giocando. — iniziavo a tremare, il suo sguardo era velenoso, i suoi capelli erano disordinati, era come se ci fosse qualcosa che lo turbasse, ma era lui che stava turbando me.

— Io non ti capisco proprio. — ammisi guardando il pavimento. — Perché mi hai invitata ieri sera se avevi già una donna con cui divertirti? Perché mi hai umiliata in quel modo? —

Allentò la presa e passò una mano fra i capelli.

Mi mise due dita sotto al mento per alzarlo costringendomi poi a incrociare il suo sguardo.

Il suo viso si stava avvicinando al mio ed io non riuscivo a fare nulla, ero schiava del suo tocco.

Improvvisamente tutta la determinazione che avevo prima di entrare in questo posto svanì.

E proprio mentre stavo per baciarlo, Patrick si allontanò velocemente con il solito sorriso da bastardo che aveva.

Incrociai le braccia a dir poco infastidita e ritornai nella mia stanza sbuffando.

"Adesso Olivia, diventerai la vergogna di questa società" pensai, intrufolando le dita nei capelli.

Decisi finalmente di smettere di pensare a Patrick ed iniziai a svolgere tutti i compiti che mi ero segnata nel taccuino.

Riordinai dei file, risposi a delle e-mail ed annullai molti dei suoi appuntamenti come da lui richiesto.

Una volta finito il mio lavoro lì, riordinai la scrivania, presi la borsetta, indossai la pelliccia ed uscii dalla Pierce&Pierce, consapevole del fatto di non aver concluso nulla con quell'uomo, anzi, lasciai Patrick giocare con me un'altra volta.

Passarono svariati minuti ed ancora non c'era nessuna traccia di Fred, imprecai quando iniziò a piovere e mi riparai sotto al tetto della società.

Iniziai a sentire freddo e proprio quando stavo rientrando sentii un auto suonare. Mi voltai immediatamente e vidi Evelyn farmi segno di entrare.

Le sorrisi, veramente quella volta e la ringraziai mentalmente.

— Diamine Olivia! Ma che fine ha fatto il tuo autista?! —

— Lasciamo perdere. Ti stupiresti se ti dicessi che non lo so neanche io? — buttai la testa all'indietro esausta.

— Dovrò fermarmi a casa di Patrick, ho dimenticato la mia borsetta lì, spero non ti dispiaccia. —

— Va benissimo, non preoccuparti. — anche se in realtà avrei voluto aprire la portiera della limo e buttarmi per strada.

Arrivammo all'American Gardens sull'ottantunesima strada, era un edificio enorme e ci volle davvero poco per farmi capire che solo le persone ricche e di un certo rango potevano permettersi di vivere lì.

Questo perché quando entrammo nella casa di Patrick notai il suo buon gusto, non era qualcosa di eccentrico anzi, era minimalista e mi piaceva molto. Intravidi un disco degli Huey Lewis and the News.

Per quanto poteva essere un idiota, aveva comunque buon gusto.

— Evelyn quando mi avvisasti che saresti entrata nel mio appartamento non mi avevi detto che ci sarebbe stato anche qualcun altro. — ci sorprese da dietro con soltanto un asciugamano in vita.

Mi coprii immediatamente gli occhi e mi misi affianco ad Evelyn. — C'è stato un imprevisto, non sapevo che venisse, pioveva ed il suo autista era in ritardo. Semplicemente non volevo lasciarla al freddo, perdonami Patrick. —

Continuavo a guardare il pavimento mentre i due conversavano, o meglio, mentre Patrick continuava a sgridare Evelyn trattandola come una bambina perché "si dimenticava di avvisarlo e non teneva conto della sua opinione".

Mi chiedevo come faceva Evelyn a convivere con uno psicopatico e narcisista simile, anche perché lei alla fine era molto diversa.

Ritornai alla realtà quando Patrick sbraitò per l'ultima volta. — Fate quello che dovete fare e andatevene. —

" I don't like your fake side. " - Patrick Bateman x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora