Prendo ispirazione da Leo

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CALIPSO

Quando finii il banchetto, potemmo finalmente uscire dalla sala.

I prefetti della nostra casa, serpeverde mi pare, chiamarono me, Nico e Piper insieme ai primini e ci accompagnarono fino ai dormitori.

Normalmente avrei considerato la cosa un po' esagerata, ma quel castello, perché sì, la scuola era un castello, era davvero gigantesco.

Attraversammo corridoi immensi, pieni di quadri al cui interno le persone si muovevano come dotate di vita propria, poi scendemmo nei sotterranei.

Raggiungemmo il dormitorio.

Mentre gli altri guardavano ammirati la sala, io mi concessi un minuto per perdermi nei miei pensieri.

Non sapevo cosa pensare di quella situazione, da un lato ero affascinata dall'essere in una scuola di magia, un luogo così diverso dalla mia isola. E poi chissà, forse avrei ritrovato un po' delle mie doti magiche. Dall'altro pero non potevo fare a meno di sentirmi di nuovo rinchiusa. Certo la mia prigione era cambiata, ma comunque non potevo andarmene. Era un peccato perché io e Leo avevamo progettato tantissimi viaggi. Lui era determinato a farmi vedere il mondo, e il modo in cui era cambiato in 3000 e passa anni, e io ero più che felice di assecondarlo. Ma tutti i nostri piani erano stati mandati all'aria da quell'impresa.

Sospirai e smisi di pensarci. Leo era sempre positivo nonostante tutto, certo lui era uno scemo, ma almeno in questo potevo prendere ispirazione da lui. Riusciva sempre a sfoggiare un sorriso, era il suo modo di combattere le difficoltà, e ammetto che per questo lo ammiravo molto.

Mi riscossi dai miei pensieri, appena in tempo perché ci dicessero che le lezioni sarebbero iniziate entro qualche giorno. Poi ci informarono di quali sarebbero stati i nostri dormitori.

Io l'avrei condiviso con Piper. Mentre Nico con un certo Malfoy. I dormitori tra maschi e femmine erano separati, quindi ci dividemmo subito.

La mattina dopo mi svegliai parecchio presto come era da abitudine al campo mezzosangue, e trovai la mia compagna di stanza già sveglia e pronta ad uscire. Mi affrettai a prepararmi e scendemmo a fare colazione.

Grazie agli dei riuscimmo a ritrovare la sala grande. Dentro non c'era quasi nessuno, doveva essere parecchio presto. C'erano solo due corvonero oltre a tutti i semidei.

Quando ci sedemmo al tavolo della nostra casa vi trovammo già Nico, intento a versarsi una quantità sproporzionata di caffè nella tazza.

"Buongiorno" trillò Piper.

"Giorno" mugugnò lui ancora mezzo addormentato, chissà perché si era svegliato così presto. Di solito bisognava pregarlo per scendere dal letto. Forse aveva avuto qualche incubo dedussi.

"Eii ragazzi che ne dite se dopo  andiamo al lago ad allenarci?" Disse Percy raggiungendoci al tavolo, subito seguito da Annabeth, si tenevano per mano.

"Va bene, ci vediamo lì." Annuì Piper.

Finimmo di fare colazione e io, Piper e Nico raggiungemmo gli altri al lago.

Il modo in cui i primi raggi della giornata si riflettevano sull'acqua, leggermente increspata dal vento, creava un atmosfera idilliaca.

Trovammo Leo e Will vicino alla sponda, entrambi parecchio impacciati con delle spade in mano. Nessuno dei due aveva molta esperienza con la spada e si notava parecchio. Accanto c'era Jason che cercava di insegnar loro qualcosa, anche se alla fine il suo compito principale era quello di impedire che i ragazzi si tagliassero un braccio da soli.

Ci avvicinammo, risi quando Leo buttò la spada a terra.

"Io mi arrendo, è impossibile, e in più sta cosa è troppo pesante."

Il mio ragazzo aveva ragione, la spada non era sicuramente adatta a lui, era quella di Jason ed era quasi più alta di Leo.

Mi guardai intorno. "Annabeth e Percy?" Chiesi quando notai la loro ovvia assenza.

"Acquamen e la sua ragazza sono spariti sott'acqua circa dieci minuti fa." Disse Leo ridacchiando. "Probabilmente ci vorrà molto prima che i due piccioncini ci degnino di nuovo della loro presenza."

Non riuscii a evitare di sorridere, quei due erano troppo carini.

Jason andò a riprendere la sua spada da dove era rimasta ai piedi di Leo. "Beh direi che come prima lezione voi due avete fatto abbastanza." Poi si rivolse verso Nico, con la spada alzata, e in pochi secondi i due stavano combattendo senza esclusione di colpi.

"Ei, non esagerate voi due, okay?" Li ammonì Will dalla roccia su cui era andato a sedersi poco prima.

Non ottenne nessuna risposta ma non sembrò che ci facesse molto caso.
Ci volle una buona mezz'ora prima che Annabeth e Percy uscissero dall'acqua. Annie tutta bagnata e infreddolita, mentre il suo ragazzo completamente asciutto.

Nei giorni che seguirono andammo ad allenarci spesso, non solo vicino al lago. A volte andammo in una foresta lì vicino, oppure dove capitava nel grande prato assolato davanti alla scuola. Facevamo sempre attenzione a metterci in luoghi non troppo in vista, ma in realtà non c'era mai nessuno. Soprattutto perché tendevamo ad allenarci molto presto, con il sole appena sorto.

Inevitabilmente arrivò il giorno di inizio lezioni.

"Buongiorno bellezza." Mi salutò Leo mentre entravo nella sala per fare colazione.

"Buongiorno."

E se i semidei andassero a Hogwarts?!?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora