4- three dollars and twenty-two cents

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Le luci della casa erano tutte spente. Le uniche rimaste accese a dare un po' di calore e visione erano le lucine di Natale che Chase aveva appeso attorno alla villetta.

Harry era sdraiato sul suo letto a leggere. Sfogliava le pagine a ritmo, cronometrando mentalmente quanto tempo ci metteva a finire ogni pagina. Aspettava due minuti, non importava se avesse finito di leggere quella pagina da molto prima, poi la cambiava.

Non gli andava di tenere la luce della stanza accesa. Di solito la luce gli portava un forte mal di testa, infatti era ormai molto abituato a camminare nel buio, l'estate era il periodo peggiore per lui. Troppa luce e per troppo tempo.

Gli serviva comunque, per sua malinconia, un po' di luce per poter leggere il libro, così aveva avuto l'idea di appoggiare il telefono allo schienale del letto, la luce aperta e rivolta verso il dentro della stanza. Così avrebbe avuto abbastanza luce per leggere, ma non troppa per sentirsi male col mal di testa.

Passati i due minuti, Harry girò pagina, accorgendosi di aver finito il capitolo. Guardò l'orologio, vedendo che erano le undici di sera. Controllò quanto lungo fosse il capitolo successivo, e sbuffò qundo vide che era troppo lungo da poter finire entro quella notte, così mise il suo vecchio segnalibro tra le pagine del libro, chiudendolo subito dopo, decidendo di iniziare il capitolo il giorno successivo, così da non dover andare a dormire sapendo di aver letto solo parte del capitolo.

Stava per mettere via il libro, quando lo sguardo si perse nel segnalibro. Erano anni che aveva quell'oggetto, ormai rovinatosi nel tempo, a forza di usarlo.

Era, in realtà, un regalo di Louis. Si ricordò quando glielo regalò, a diciassette anni, perché sapeva quanto piacesse al riccio leggere, e quanto gli desse fastidio non avere mai qualcosa di fisso da poter usare per ricordarsi dove fosse arrivato. Si ritrovava ad usare ogni volta gambi di fiori o pezzi di carta, troppo pigro per andarsi a comprare un segna libro da solo.

Da quel giorno usava solo quello. Anche dopo la loro rottura, lui continuò ad usarlo. Non sapeva nemmeno lui il perché. Forse, era perché era ormai troppo abituato ad usare solo e soltanto quello.

Scosse la testa, posando il libro sul tavolino al fianco del suo letto e scendendo dal letto, uscendo dalla stanza, così da poter andare in bagno.

Camminò verso la fine del corridoio, dove sapeva era locato il secondo bagno di quella villetta. La luce era aperta, la porta accostata.

Bussò quindi alla porta, non sapendo se quello indicasse se fosse occupato o non. Chi va in bagno lasciando la porta aperta?

La porta si aprì, un Louis in pigiama e i capelli disordinati entrò nella sua visuale "ciao" lo salutò Harry un po' a disagio.

"Devi andare in bagno?" Harry annuì "ci sta quello di sotto" rispose Louis, chiudedogli la porta in faccia.

Il minore sospirò, bussando un'altra volta sulla porta di legno "dai, ci metto tre secondi, ti prego"

Sentì Louis sbuffare e la porta si riaprì. Il maggiore uscì, dando spazio ad Harry per entrare, ringraziando e chiudendo la porta dietro di lui.

Ci mise veramente poco, dopo un minuto si ritrovava di già a lavarsi le mani, quando la porta si aprì e Louis rimase appoggiato allo stipite, le braccia incrociate e lo sguardo basso.

Harry lo guardò stranito, mettendosi del sapone sulle mani "e sé fossi stato nudo? Avresti aperto la porta?" Cercò di iniziare una conversazione.

Louis alzò le spalle ed annuì "ho sentito l'acqua del rubinetto scorrere, il che significava avessi finito, e comunque, niente che non abbia già visto" rispose a bassa voce, così da non farsi sentire da qualcun altro.

A Christmas With My Ex || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora