10- Holmes Chaple

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"Louis, come hai detto che si chiama la tua città natale?" Chiese Barb guardando fuori dal finestrino.

Erano passate circa tre ore e mezza, quindi non mancava molto. Harry era abbastanza impressionato dal fatto che non ha dovuto chiedere nemmeno una volta di potersi fermare per andare in bagno in tutto quel tempo.

"Holmes Chaple" rispose Louis girandosi verso i sedili posteriori, così da guardare la ragazza mentre parlava con lei "sono nato a Doncaster, in realtà, una piccola città nello Yorkshire, ma la mia famiglia si è trasferita ad Holmes Chaple quando avevo circa cinque anni e sono cresciuto qui"

"E perché te ne sei andato?" Continuò Barb.

Louis sospirò, portando per qualche secondo lo sguardo sul riccio, il quale abbassò la testa colpevole.

Fece un piccolo e triste sorriso, alzando le spalle e scuotendo la testa "non mi sentivo più a casa in quel posto, avevo bisogno di andarmene" rispose semplicemente, girandosi di nuovo sul suo sedile e guardando la strada di fronte a loro.

Barb non fece altre domande sull'argomento, percependo dal tono di Louis di aver toccato un tasto che non doveva.

"Harry, non eri cresciuto anche te ad Holmes Chaple?" Domandò poi Niall, guardando il riccio.

Harry guardò il suo migliore amico ed annuì, grattandosi il retro del collo un po' impanicato "si, ehm... ci lavoro pure" rispose annuendo.

"È possibile che non hai mai incontrato Louis?" Continuò l'amico, mentre Harry sperava con tutto se stesso che la smettesse di fare domande sull'argomento.

Alzò solamente le spalle, guardando Louis di striscio "mai visto, alla fine, non conosco quasi nessuno in questa città, conosco di più le persone che stanno fuori, grazie all'università" decise di rispondere.

Alla fine, era vero. La sua università era a solo una quindicina di minuti in macchina dal bar dove lavorava.

Crescendo non è mai stato una di quelle persone che faceva amicizia con tutti e velocemente. Louis era quello estroverso dei due, era lui quello ad avere più amici tra i due.

Dopo trenta minuti, le stradine della città che sia Louis che Harry conoscevano fin troppo bene iniziarono a farsi vedere da attraverso il vetro del finestrino.

"Guidami tu ora amore" sentì Chase dire.

Louis gli indicò ogni strada, il biondo che ubbediva, girando quando il liscio gli diceva di farlo.

Si fermarono davanti a quella che Harry sapeva bene fosse la vecchia casa di Louis "Vado a salutare la mia famiglia" disse il liscio, slegandosi la cintura ed iniziando a scendere dalla macchina.

"Posso venire anche io?" Tutti si girarono verso il riccio alla sua domanda, tutti quanti confusi, persino Louis. Harry alzò solamente le spalle "magari li conosco e non lo so, voglio solo vedere"

Chase guardò Louis, il quale alzò le spalle "Certo, perché no?" Sapeva che avrebbe fatto contenti tutti.

Harry aveva passato tanti momenti in quella casa, con la famiglia di Louis. Amava ognuno di loro, ed erano anni che non li vedeva, magari quello era la sua opportunità per salutarli un'ultima volta.

Il riccio allora si slegò a sua volta la cintura e scese dalla macchina.

Insieme si avvicinarono al portico della casa. Louis fece uscire le chiavi di casa dalla tasca. Non le aveva mai levate, le aveva sempre tenute, anche se pensava che non gli sarebbero servite ugualmente.

Chiuse la porta dietro di sé, facendo entrare prima Harry. Dopo qualche secondo delle ragazze apparirono davanti alla porta, confuse dal rumore che porta principale aveva emanato alla sua chiusura.

A Christmas With My Ex || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora