Eleonora x Mattheo Riddle

CAPITOLO 17

Dopo il bagno siamo tornati in camera

Mattheo: ti è piaciuto il vestito?

Ele: come posso odiarti se mi conosci così bene?

Mattheo: presumo sia una vittoria per me, tesoro

Ele: siamo in competizione?

Mattheo: da sempre

Ha ragione, io e lui siamo sempre stati in competizione. In questo preciso momento non capisco cosa mi prenda, ma ho una voglia assurda di baciarlo. So che sto cedendo a tutte le barriere che mi ero imposta ma non posso farci nulla, lui è così persuasivo che anche con un solo sguardo riesce a metterti in soggezione

Mattheo: sei nervosa bambolina?

Ele: n-no

Mattheo: te l'ho detto mille volte che a me non si dicono le bugie

È vero...a lui non si possono dire le bugie, l'ha detto molte volte. Si avvicina sempre di più, solo ora ricordo di avere solo un asciugamano addosso perché avevo tolto il costume bagnato per non gocciolare sul pavimento in legno

Mattheo: tu nemmeno ti rendi conto delleffetto che mi fai!

Mi passa una mano tra i capelli ancora bagnati e mi fissa intensamente negli occhi

Mattheo: sei bellissima e nemmeno te ne rendi conto...

Continua ad avvicinarsi, il mio petto tocca il suo e china la testa per guardarmi meglio

Mattheo: dove è finito tutto il tuo odio nei miei confronti? Sai ora inizio a odiarti io tesoro

Ele: posso domandare il perché?

Mattheo: per l'effetto che mi fai ogni volta che ti vedo. Per il tuo essere così perfetta. Perché so che tu non sei MIA! Perché so che mi sto innamorando...

Io lo guardo incredula, si sta per caso dichiarando?

Ele: ma tu non puoi amare...

Mattheo: e tu non vuoi amare. Eppure arrossisci ad ogni mio tocco, sento i brividi che ti procuro con ogni mia singola parola, sento il mio cuore esplodere ogni volta che ti vedo, sento la rabbia che sale ogni volta che qualcuno che non sono io ti guarda

La sua voce è così rocca, profonda. Sento i brividi correre lungo la mia spina dorsale, sento le guance bruciare e mi rendo conto di quanto sono patetica ad arrossire per delle sole parole. Lo ammetto mi sto eccitando e non poco. È lui e il controllo che esercita su di me, anche con delle semplici parole.

Ele: io ho paura di amare di nuovo non posso subire un altro dolore così grande. Amare significa debolezza e dolore. Tutte cose che io non posso subire, non di nuovo, e tu lo sai

Mattheo: non posso prometterti nulla. Io non so amare, ma so che voglio proteggerti ad ogni costo. Voglio che tu sia mia, bambolina

Ele: daresti la vita per me?

Mattheo: io ucciderei tutte le persone del mondo solo per vedere un sorriso sul tuo volto così perfetto

Ele: sei sdolcinato, non mi piace

Mattheo: preferisci che faccia lo stronzo?

Allenta con una mano la presa ben salda che ho sull'asciugamano e poi me lo toglie completamente, io non tento nemmeno di coprirmi, ora mai sono alla sua mercè e lo so molto bene

Ele: giuro che se diventi dolce io ti crucio e poi ti uccido

La mia voce suona come un sussurro, lui sorride mentre passa le mani su tutto il mio corpo

Mattheo: ti prometto che se succiderà mi ucciderò da solo

rido e la sua risata si aggiunga alla mia, siamo patetici. Però allo stesso tempo mi piace

Ele: perché tu hai ancora il costume? Mi sembra scorretto

Mattheo: forse hai ragione. Bambolina vuoi essere mia?

Io non rispondo subito, odio l'effetto che mi fa. Odio il controllo che ha su di me. Lo odio così tanto che lo voglio solo per me, ok sono una contraddizione umana, ma è colpa sua, la sua sola presenza ti scombussola la testa.

Mattheo: sto aspettando una risposta

Ele: si, voglio essere tua. Sono tua

Mattheo: dillo ancora

Ora è lui che sussurra, io schiaccio completamente il corpo contro il suo e lo guardo negli occhi mettendomi in punta di pedi dato la differenza d'altezza

Ele: sono tua, solo tua. E tu sei mio, solo mio

Ed è così che mi bacia, con una passione che non ho mai provato, sento di andare letteralmente a fuoco, non mi stacco e lui nemmeno quando sento che si sta togliendo il costume e finalmente non sono la sola in quelle condizioni.

Lo facciamo per tutta la notte entrambi consapevoli che il giorno dopo non sarà più lo stesso, perché ora abbiamo fatto una promessa. Io sono sua e lui è mio.

Giuro che se vedo o sento una sola cagna provarci con lui la torturerò per così a lungo che non ricorderà nemmeno il suo nome (poco possessiva dicevano)