Legami | Naruto x Akatsuki

Ben tornato a casa

La mattina seguente tutta l'organizzazione era riunita nella sala principale -Bene oggi vorrei comunicarvi che avremo due nuovi membri, prego venite avanti...- disse Pain lasciando entrare due figure. Il primo era un'uomo alto con capelli neri e una maschera a spirale che copriva tutto il viso di colore arancione mentre l'altro ea un'uomo con pelle metà bianca metà nera all'interno di una pianta .

-Loro sono sono Tobi e Zetsu- disse il capo indicandoli

-Piacere-

Tobi saltellando salutò i vari membri dell'organizzazione, -Sarà un piacere lavorare insieme a voi- .  Naruto guardò l'uomo perplesso, era lui il proprietario della voce che aveva sentito la sera precedente, di certo non l'avrebbe immaginato così. -Tu devi essere Naruto, il portatore del Kyubi . Sei proprio giovane- disse l'uomo mascherato  ponendosi davanti al biondino, Naruto fece qualche passo indietro intimorito da Tobi, quell'uomo emanava una strana aura per il minore. -Lascialo stare Tobi- esclamò Pain guardandolo con uno sguardo glaciale. I membri dopo la presentazione dei due nuovi compagni lasciarono la sala principale, ognuno aveva il proprio incarico da svolgere, -Konan, posso venire con te oggi? - chiese Naruto abbracciandola, la ragazza non riuscendo a resistere a quegli occhi acconsentì e infine ricambiò l'abbraccio.

Konan quel giorno non aveva niente di troppo impegnativo da svolgere, doveva solo controllare come andavano i traffici di cadaveri nel paese della pioggia. Appena i due arrivarono diversi ninja della pioggia li bloccarono, Konan si fece avanti e spiegò per cosa erano venuti a fare, ovviamente si inventò una bugia bella e buona. Nel frattempo Naruto guardò ammagliato la bravura della ragazza, hai suoi occhi Konan era fantastica, era diligente e composta, inoltre riusciva sempre a completare i suoi incarichi senza lasciare tracce. Dopo essere riusciti ad entrare nel paese i due si avviarono verso una fabbrica completamente abbandonata, l'aria lì era più fredda e si faceva fatica  a vedere a causa della mancanza della corrente elettrica. -Naruto aspettami qui- disse Konan lasciando il minore davanti all'ingresso. Naruto in quel momento ripensò a quello che era successo il giorno precedente e a quello che aveva sentito, andare a Konoha come spia non era poi una cattiva idea, inoltre sarebbe riuscito a rivedere Sasuke. Konan tornò e insieme tornarono alla base, -Konan, posso parlare con Pain? - chiese aggrappandosi alla giacca della ragazza. -Per me non c'é problema, ma cosa devi dirgli?-  i due si avvicinarono alla porta della camera di Pain, -Una cosa stupida, niente di cui ti deve importare- disse il ragazzo entrando.

-Una cosa stupida? Cosa devi dirmi Naruto?- esclamò Pain appoggiando i fogli che teneva in mano, -Io voglio andare a Konoha come spia- disse Naruto con voce sicura di sé. Pain lo guardò perplesso, -Hai origliato ieri sera, non è vero?- il minore si sedette e annui, -Stavo solo passando per caso quando ho sentito il mio nome, sono sicuro che potrei esservi utile! - Pain lo guardò e poi tornò a guardare i fogli, -Fammici pensare, ora vai- Naruto uscì e andò nella sala principale, lì trovò Tobi insieme a Deidara e Sasori, -Guarda chi si vede, dove sei stato? - chiese Tobi guardando verso il biondino, -Sono andato con Konan al villaggio della pioggia-  disse Naruto lasciando la stanza, non voleva stare in compagni insieme a quello strano soggetto. Raggiunse la camera di Itachi  e si sedette sul letto, il corvino non era ancora tornato dalla missione allora Naruto decise di fare un pisolino. Verso la sera Itachi tornò insieme a Zetsu dal villaggio del Suono, i due erano andati a continuare l'investigazione sul quel luogo, ma anche oggi non avevano trovato niente di troppo sospetto. -Io vado da Pain- disse il corvino lasciando la pianta vivente da solo. 

-Sono io- la porta si aprì e Itachi entrò nello studio, -Oggi Naruto mi ha detto che vuole andare a Konoha come spia, tu cosa ne pensi?- disse Pain senza lasciare tempo al corvino di parlare, Itachi rimase un po' spiazzato da quello che aveva sentito, -Penso che potrebbe essere utile avere una spia a Konoha... però non penso che Naruto sia ancora pronto-  esclamò Itachi, lui ci teneva a il biondino e non voleva  consegnarlo al villaggio che l'aveva fatto soffrire per anni. -La penso esattamente come te, però dovevi vedere con che occhi sicuri di sé me lo aveva chiesto..- disse Pain  con uno sguardo fermo e composto, -Diamogli una possibilità, se vediamo che no funziona lo andremo a riprendere- esclamò per concludere. I due rimasero  a discutere, finché non si fece abbastanza tardi, Itachi tornò in camera e rimase sorpreso di vedere Naruto addormentato nel suo letto, si sedette e iniziò ad accarezzare la testa del piccolo. -Naruto... Naruto, svegliati-  il biondino aprì lentamente gli occhi e sobbalzò appena vide Itachi, -Buonasera- disse con un tono scherzose il corvino, -Sei appena tornato?- chiese Naruto alzandosi, -Non proprio, ero nello studio di Pain, mi ha detto che vuoi diventare una spia. - 

-Proprio così, giuro che sarò diligente e porterò a termine ogni compito che mi verrà assegnato-  esclamò Naruto guardando Itachi dritto negli occhi, il corvino dal canto suo rimase affascinato dalla sicurezza di Naruto. -Per me non sei ancora pronto ma se è quello che desideri non ti fermerò-

Passarono diversi giorni finché Pain non chiamò Naruto nel suo studio, -Potrai andare a Konoha come nostra spia, starai lì per due mesi e Tobi passerà due giorni a settimana per raccogliere le informazioni che gli darai. Mi raccomando non fare niente di troppo avventato e no legare troppo con la gente del villaggio, ricorda cosa ti hanno fatto. Partirai domani, ora puoi andare- Naruto entusiasta lasciò la stanza e andò a preparare le cose.  La mattina seguente naruto partì e si diresse verso Konoha.

-Hokage-sama, è tornato-