Capitolo 6

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«Vi siete baciati?!»

«Non urlare, Niall!» Misi una mano sulla sua bocca per farlo stare zitto.

Alzai la testa per controllare se il professore ci stesse guardando, ma fortunatamente no.

«A bassa voce.»

Tolse la mia mano dalla sua bocca e si abbassò per parlare. «Vi siete baciati?!»

«Circa.»

«Dove eravate?»

«Sotto una specie di ponte, perché faceva freddo, perciò Louis ha voluto che ci riparassimo.»

Fece una faccia maliziosa e mi dette una gomitata. Lo guardai storto.

La lezione finì con altre spiegazioni del professore e altre domande da Niall.

La prossima lezione era quella di matematica, così iniziai ad incamminarmi verso la classe.

Mentre camminavo viddi Louis, che stava venendo incontro a me; avevamo lezione insieme, adesso.

«Hey Haz.»

Feci un cenno con la testa per salutarlo, e cominciammo ad andare verso la classe assieme.

Mentre camminammo, notai un ragazzo che stava distribuendo dei volantini. Non sapevo per cosa; si era fermato a parlare con una coppia di ragazze, così passammo avanti senza che ci fermasse.

«Ragazzi! Aspettate!» Sentimmo qualcuno che ci chiamava da dietro, e ci girammo. Louis aveva le sopracciglia inarcate, forse lo conosceva.

Alzai le sopracciglia in attesa che lui parlasse, e così fece.

«Innanzitutto, io sono Jake Lyle.» Mi porse la mano. Aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi, era abbastanza alto, ed aveva un suo fascino.

«Harry Styles.»

"Carino."

Porse la mano a Louis.

«Louis Tomlinson.»

«Allora, ragazzi,» Prese dallo zaino nero che aveva sulla spalla sinistra dei volantini, e ce li porse.

«Oggi è il mio compleanno-»

«Auguri.» Lo bloccai, sorridendo.

«Auguri.» Louis decise di copiarmi. Sembrava nervoso, ma può darsi sia stato solo ansioso di entrare in classe.

«Grazie mille.» Ridacchiò. «Come stavo dicendo, oggi è il mio compleanno, e sto dando una festa nel locale qui vicino, il Light Blue. Spero veniate, mi sembrate due tipi molto simpatici.» Sorrise.

«Puoi contarci, ci saremo.» Disse Louis, entusiasta.

«Allora ci vediamo questa sera.»

E riprendemmo a camminare.

«Lo conosci quel ragazzo?» Chiesi a Louis, preso dalla mia momentanea curiosità per quanto riguardava quel ragazzo.

A dirla tutta, sì, era davvero carino; e ad essere sinceri, no, non era meglio di Louis. Louis era unico: era seriamente il ragazzo più bello che io abbia mai visto mai visto.

«No, perché?» Rispose con normalità.

«Oh, curiosità.»

Certe volte odiavo il modo in cui mi immergevo completamente nei miei pensieri. La mia mente era come un profondo abisso, un buco nero, pieno di domande che avevano bisogno di risposte. Pensavo che nessuno di noi sarebbe riuscito a vivere senza farsi delle domande: eravamo come i bambini, quando, da piccoli, iniziavano a fare tutte quelle asfissianti domande. Ma non si poteva fare niente, i bambini avevano bisogno di sapere, proprio come noi avevamo bisogno di conoscere. Conoscere chi eravamo, dove, e perché.

Dangerous (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora