Capitolo 5

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Un cameriere si avvicinò a noi per prendere le nostre ordinazioni con un bloc-notes. «Cosa ordinate?» Ci chiese con un sorriso accennato per mantenere la sua postura composta ed educata.

«Uhm... Io...» Non sapevo cosa scegliere in un posto così, era davvero imbarazzante.

«Cosa prendo?» Mi rivolsi a Louis sottovoce quasi sorridendo e lui ricambiò.

«Non potevi chiedermelo prima?»

«Comunque... Ti piace il risotto?» Alzò le spalle.

Guardai il menù posto sotto le mie braccia incrociate cercando il risotto.
Oh, eccolo. 'Risotto al radicchio.'

"Uhm." Almeno è qualcosa che conoscevo, ci sono dei piatti di cui non conoscevo nemmeno esistessero i loro nomi.

«Sì.»

Louis mi guardò, notando una specie di disagio da parte mia.

"Beh, tu come fai ad essere così calmo?" In un posto così non ci ero mai andato, e non osai pensare quanto abbia dovuto pagare.

«Un risotto.» Parlai rivolgendomi al cameriere ed indicando la scritta sul menù. Il cameriere lesse ed annuì.

«Per lei?» Si rivolse a Louis questa volta.

«Uhm..» Dette un'ultima occhiata al menù prima di continuare. «Lasagne verdi.» Non sembrava sicuro, ma guardò il cameriere indicando la sua scelta sul menù.

«I vostri piatti saranno pronti in dieci minuti.»

Sorrisi e il cameriere se ne va, sparendo dalla porta alle spalle di Louis.

«Perché hai scelto questo ristorante?» Chiesi a Louis, intendendo tutta l'eleganza di quel posto.

«Mi piaceva.» Alzò le spalle. «Ci sono venuto una volta da piccolo, con i miei zii, e me lo ricordavo, perciò ho detto "perché no?".»

«Infatti. Ci sei venuto con i tuoi zii. Questo vuol dire che non hai dovuto pagare tu per tutto questo.» Quasi lo colpevolizzai per aver scelto un posto così costoso.

«Smettila, Harry.» Sorrise e io ricambiai, naturalmente.

Il cameriere di prima tornò portandoci del pane in un piccolo vassoio e versandoci del vino nei nostri bicchieri.

C'erano tanti tipi differenti di pane, uno sembrava alle noci, per esempio.

Assaggiai proprio quello alle noci, ed era buonissimo, ma lo lasciai perché era troppo dolce.

Alzai lo sguardo e trovai Louis che mi osservava.

«Beh, parlami di te.» Sembrava curioso.

Ma non mi conosceva già?

«Cosa dovrei dirti? Sai già la maggior parte delle cose, non è così?»

«Sì, ma detto da te servirebbe per conoscerci meglio.» Quasi sorrise.

Se voleva questo, così sia allora.

«Fammi delle domande e io risponderò.» Non sapevo perché, ma non mi convinse molto. Comunque, naturalmente, dopo avrebbe dovuto raccontarmi di lui.

«È vero che hai ucciso tuo padre?»

Oh, quel tipo di domande.

«Sì.» Non esitai a rispondere, non me ne vergognavo ma soprattutto non me ne pentivo.

«Come?» A meno che non scappasse via, gli avrei detto le cose essenziali.

«Vuoi davvero saperlo?»

Dangerous (Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora