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POSSIBILI SPOILER EPISODIO 3 DELLA PRIMA STAGIONE!

Il silenzio regnava nella stanza, l'aria era carica di una strana tensione.

Lo sguardo di Arisu si spostava ritmicamente da me a Chishiya, che si schiarì la voce, facendo qualche colpo di tosse. Io arrossii, ma ero più concentrata sul fatto di vedere il mio amico lì, di fronte a me, in carne ed ossa. Lo trovavo in qualche modo diverso da quando ci eravamo separati, una settimana prima, ma non riuscivo proprio a capire cosa fosse cambiato esattamente.

-Mi dispiace-, una voce familiare rivelò la presenza di Kuina, sulla soglia della porta, con un'espressione mortificata ma anche leggermente divertita.

-Questo ragazzo stava correndo in giro chiedendo a tutti se sapessero qualcosa di una certa y/n. Ho provato a cercarti nella tua stanza e in un paio di altri posti, ma poi ho immaginato che fossi insieme a Chishiya, sai...date le circostanze-, non c'era malizia nella sua affermazione, ma Arisu mi rivolse uno sguardo perplesso, e un po' imbarazzato.

-Non credevo di interrompere qualcosa, scusami-

-Non è così, infatti, credimi. So che cosa può sembrare, ma..-

-Stavamo solo facendo una gara di sguardi, non è vero?-, sorrise Chishiya, facendo ridere Kuina. D'accordo, il mio tentativo di far finta di nulla col mio amico era patetico già in partenza; se fosse entrato un solo secondo dopo, ci avrebbe trovati intenti a baciarci, e tutti in quella stanza lo sapevano benissimo. Sospirai, poi andai da Arisu e lo abbracciai forte, sentendomi immediatamente più leggera.

Eccolo, quell'odore di casa, famiglia, quella sensazione di sicurezza che mi mancava.

-Sono tanto felice che tu sia qui-, gli sorrisi, sciogliendomi dall'abbraccio. Lui ricambiò il mio gesto, ma c'era qualcosa che non andava.

-Che succede?-, non appena feci questa domanda, lo sguardo del mio amico si puntò a terra. Mi voltai verso Chishiya, che stava ascoltando tutto in silenzio.

-Tu lo sapevi?-

Il ragazzo alzò le mani, scuotendo la testa.

-So che avevo in programma di portarti qui i tuoi amici, ma ancora non avevo deciso come farlo. Non centro nulla, anche se mi piacerebbe prendermene il merito-

Arisu si portò una mano sul viso, passandola poi tra i capelli. Improvvisamente, mi decisi a notare ciò che probabilmente per paura stavo evitando di proposito, e cercai di assumere un tono dolce, delicato, tentando di camuffare la preoccupazione che mi stava gradualmente assalendo.

-Si tratta di Chota?-, domandai, pensando che le condizioni della sua gamba potessero essersi notevolmente aggravate. Mi sentii tremendamente in colpa per essermi separata da loro, quando le condizioni erano così critiche; come avevo potuto voltare loro le spalle in quel modo, farmi convincere da un ragazzo sconosciuto che in qualche modo mi aveva probabilmente incastrata?

Il mio amico alzò lo sguardo, terrorizzato, e i suoi occhi si fecero lucidi.

I suoi occhi. Erano quelli, il grande cambiamento; così pieni di dolore, offuscati, vuoti.

In quell'istante sentii un vuoto indescrivibile, partire dallo stomaco e riempirmi. Non era possibile che i miei sospetti fossero fondati, mi rifiutavo di dare ascolto a quello che il mio istinto mi stava suggerendo, così tentai di nuovo.

-Arisu, che ti prende? Dove sono Karube e Chota?-

Una lacrima sfuggì al suo controllo, e fu come sentire una sentenza di morte. Cominciai a tremare, incredula, negando l'accesso a quel pensiero che cominciava a tormentarmi.

the border between us - Chishiya Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora