Quando ebbi finito il mio resoconto di tutto ciò che avevo scoperto quella sera, dovetti insistere con Usagi perché andasse a dormire almeno un paio d'ore; il giorno seguente avrebbe dovuto prendere parte ad un game perché ormai il suo visto era quasi scaduto, e anche se capivo perfettamente che fosse troppo nervosa per prendere sonno, volevo almeno che tentasse di farlo.
Eravamo d'accordo che, una volta che fosse tornata dal game, ci saremmo messe immediatamente a cercare Arisu, ed ero contenta di vedere quanto qualcun altro tenesse a lui, nonostante lo conoscesse da poco. Non essere sola nell'impresa di proteggerlo ad ogni costo mi sarebbe decisamente stato utile, soprattutto date le ottime capacità di quella ragazza; mi aveva raccontato, tra le altre cose, di essere cresciuta con la passione per le scalate in montagna, ed era di fatto la persona più agile, atletica ed allenata che conoscessi.
Comunque, come al solito non ascoltavo mai gli stessi consigli che rifilavo agli altri, e non avevo alcuna intenzione di dormire. Non solo perché mi disgustava l'idea di trovarmi da sola in un letto, al buio, con i miei pensieri terribili che mi tormentavano per ore e mi facevano salire l'ansia, ma anche perché c'era una parte di me cocciuta, determinata, che continuava a ripetersi quanto fosse necessario fare qualcosa; non potevo starmene con le mani in mano mentre il mio amico si trovava rinchiuso chissà dove, nemmeno per un secondo.
Così, dopo aver mandato Usagi nella sua stanza con la promessa di aiutarla ad elaborare un piano di salvataggio il giorno seguente, in realtà cominciai immediatamente a valutare tutte le possibili opzioni che mi venivano in mente.
Di certo avrei dovuto puntare su Aguni, perché l'unico altro che sicuramente sapeva dove si trovasse Arisu era Niragi, e avrei preferito fare i gargarismi con l'acido piuttosto che dover parlare con quell'idiota molestatore.
Provai a pensare a qualcos'altro, ma non ero mai stata tanto ingegnosa quanto il mio amico. Forse era vero che ero una persona astuta, ma solitamente si trattava di aiutare me stessa, non di salvare gli altri, e per me faceva una gran differenza; il mio spirito di sopravvivenza non poteva aiutarmi, se non ero io a dover sopravvivere.
Così, dopo aver tentato di elaborare una strategia alternativa, capii che l'unico modo era parlare con Aguni, che in fondo non sembrava tanto male. A Chishiya dava ascolto, magari avrebbe fatto lo stesso con me.
Ormai era notte fonda, e non ero sicura che ci fosse ancora qualcuno intento a discutere su ciò che stava accadendo, su tutto quel caos che si stava abbattendo sulla spiaggia, ma sapevo che se invece così fosse stato li avrei trovati nella sala delle riunioni, perciò andai direttamente lì.
Il portone era chiuso, ma potevo sentire delle voci agitate provenire dall'interno. A quel punto, era inutile aspettare o origliare, dovevo per forza espormi, ma sapevo che mi avrebbero semplicemente mandata indietro. Qualunque fosse il criterio di valutazione dei membri del consiglio, di certo erano intransigenti sulle regole, e non mi avrebbero mai permesso di unirmi a loro e dare la mia opinione sulla sorte di Arisu.
Proprio mentre cercavo in ogni modo di trovare qualche scusa per entrare e rimanere nella sala, una mano mi toccò la spalla, ed io mi voltai di scatto.
-Il coprifuoco è scaduto da un pezzo, y/n. Dovresti star dormendo come una bambina-, Chishiya era ovunque come un'ombra, e l'unico modo per non averlo tra i piedi era irritarlo a tal punto da farlo isolare sul tetto. Era incredibile come, nonostante non sopportassi di vederlo, in qualche modo la sua presenza riuscisse sempre a darmi sollievo, un sollievo di fatto senza alcun fondamento, dato che a lui non importava affatto di me o della mia incolumità.
-So che quelli senza amici o persone a loro care, come te, non possono capire il mio stato d'animo attuale, ma dormire diventa davvero complicato se qualcuno a cui tieni sta per essere interrogato, processato e poi ammazzato-
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the border between us - Chishiya
FanficNon cercavo un supporto, né fisico né morale. Avevo sempre puntato all'indipendenza più assoluta, ad uno stato d'animo in grado di garantirmi più stabilità di quanta ne potessi ricavare da qualsiasi altra persona, ed il nuovo mondo nel quale mi tro...