L'UOMO SENZA MASCHERE

ROTTURA DI COLLISIONE

Alcuni mesi dopo
Sono passati due mesi da quando io e Valerio ci siamo incontrati per la prima volta, da quel momento la nostra conoscenza ha preso il volo, ci siamo innamorati, ho scoperto il mio lato vero, io amo un uomo e non me ne vergogno, perché l'amore non ha confini, non ha sesso, l'amore è universale, ed oggi ho deciso che ne parlerò a Miriam e metterò fine a tanti anni di sofferenza, calerò la maschera.
Sono le 15 e siamo seduti a tavola lei ha preparato i tortellini un piatto che amo molto, sto respirando profondamente, lei si accorge che qualcosa non va e mi guarda con fare circospetto, un respiro, due respiri, al terzo parlo: "Miriam io devo dirti una cosa", le mi guarda con le lacrime agli occhi, non dice niente, continuo "Miriam mi sono innamorato di un uomo", lei mi ferma dicendo: "da quanto? Ora sei anche gay? Mi fai schifo", più che dirlo lo urla e questo mi fa male, usare la parola gay in termine dispregiativo, come se fosse una malattia, odio tutto questo, odio il fatto che la gente sia omofoba, siamo nel 2021 e ancora si certi termini, rimango allibito dalle sue parole e scappo fuori di casa, la lascio lì ad urlare, non l'ascolto più, mi metto in auto e vado da lui, da Valerio, l'unico in grado di capirmi.
I giorni a seguire sono un disastro, Miriam ha raccontato a tutti la mia confessione, adesso sono sotto l'occhio del ciclone, i colleghi a scuola non mi salutano, gli studenti mi prendono in giro e la dirigente dell'istituto vuole farmi spostare da un'altra parte e tutto questo perché sono omosessuale. Racconto l'accaduto a Valerio, gli confesso il mio dolore come uomo, mi sta vicino come può, mi sostiene, ormai vivo a casa sua da giorni, piango tantissimo, ogni tanto ascolto Claire de lune di Debussy per viaggiare con la fantasia e non pensare ma la realtà mi richiama sempre a sé.
Per il sol fatto di essere "diverso" come dicono tutti coloro che mi stanno intorno in famiglia, a scuola, sto perdendo tutto, ha senso vivere in un mondo così mi chiedo? Ha senso non poter essere se stessi ma indossare sempre la maschera solo perché la società è basata su certi canoni e se sei "diverso" sei destinato a morire?