Il gatto

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Quella sera Medved era tornato più tardi del solito esattamente come aveva detto, infatti Yari aveva già preparato la cena e lo stava aspettando seduto sulla sedia più vicino alla finestra.
" Perchè lo sto aspettando?" Si chiedeva stizzito  ripensando al fatto che l' orso avesse esplicitamente raccomandato di non farlo e proprio mentre rimuginava di cattivo umore scorse finalmente la sagoma scura del marito che in un paio di istanti spalancó la porta di casa.
- Avanti chiudi la porta- gli ordinò frettoloso Medved dirigendosi verso il fuoco.
Yari sentendosi rivolgere un' ordine tanto schietto si sentì offeso.
- Perchè tanta fretta? Ha per caso perso le mani nel bosco? Non sai più chiudere le po-
-sssssssh- lo interruppe bruscamente il cacciatore che intanto si era accovacciato di fronte al fuoco.
Yari a quel punto gonfió le guance di rabbia ma prima che potesse ribattere l' orso lo afferró con una mano trascinandolo accanto a se.
- Guarda che ho trovato- gli disse emozionato mostrandogli qualcosa di raggomitolato in una pelliccia di lupo.
Yari vide qualcosa muoversi e contorcersi tra le braccia del compagno e piano piano riuscì finalmente a vedere un musetto piccolo e grazioso.
- È un gattino!- dove l' hai trovato?!- chiese emozionato Yari avvicinandosi di più.
L' ho trovato nella foresta e quando gli ho dato un pezzo di carne ha iniziato a seguirmi, era solo e ho deciso di portarlo qui-
Disse Medved con gli occhi luminosi come quelli di un bambino.
- E guarda, i suoi occhi sono verdi e bellissimi come quelli di Macsim!-
Yari sentendolo parlare così  non capì cosa pensare.
Non riusciva proprio a capacitarsi del fatto che un gigante come Medved, L' assassino di lupi, potesse provare simpatia per un gattino come quello e nemmeno che potesse concepire pensieri tanto dolci.
-Non volevo parlare di lui, mi dispiace- si scusó velocemente il gigante temendo la reazione del compagno ma inaspettatamente Yari non si arrabbiò.
- Hai ragione, ha gli occhi come quelli di Macsim- Lo tranquillizzó Yari guardandolo negli occhi gentile e prendendo il cucciolo in braccio.
-Ora avrai compagnia quando saró lontano- gli rispose Medved severo come sempre prima di alzarsi e andare a mangiare.

Quella notte Yari dormì accanto al suo nuovo amico e nella penombra della casa osservò di nascosto il cacciatore dormire, interrogandosi su quanto quell' individuo continuasse a confondergli le idee.

MedvedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora