07 - Aspetta, cosa?

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Ciao, sono Louis, l'amico di Harry. Mi piacerebbe uscire a cena. Qualche suggerimento dove? Lou

Il moro rabbrividisce mentre scrive il messaggio, per più di una ragione. La prima è che ha chiamato Harry suo amico, cosa di cui non si accontenterebbe. La seconda è che sta chiedendo ad una ragazza di uscire. Che cazzo? Lui è gay. Le ragazze non lo attraggono. Specialmente le ex di Harry.

Ma non ha altra scelta.

A questo punto, è ancora a casa del riccio. Sta seduto di fronte a lui su una poltrona, mentre Louis sta sul divano.

"Io voglio davvero fare pace. Possiamo soltanto essere amici? Per favore?" lo implora Harry. No. Dice il subconscio di Louis. Sa di dover dimenticare il ragazzo etero, e fare pace non lo aiuterà.

"Harry.. non posso." risponde il moro, sentendosi colpevole. Sa che gli piace ancora Harry e questo lo sta uccidendo. Se il riccio fosse soltanto un curioso bisessuale o qualcosa del genere, la vita sarebbe migliore, secondo Louis. Questo però lui non lo sa...

Harry è un curioso bisessuale. Non può negare i sentimenti che ha per il ragazzo di fronte. Sentimenti d'amore, quelli che vorrebbe che andassero via. Renderebbe tutto più facile. Se potesse soltanto ritornare indietro nel tempo e non programmare quella collaborazione con Louis, non avrebbe sviluppato dei sentimenti per lui, e tutto sarebbe ancora normale. La cosa è che Harry non ama la sua vecchia normalità; non rimpiange la collaborazione con il ragazzo. È contento di averla fatta, perché se non l'avesse fatta lui sarebbe ancora ignaro della stupidità di Elaine e della perfezione di Louis. Oops.

"Perché no?" Harry aggrotta la fronte mentre pone la domanda che lo sta facendo preoccupare da tutto il giorno.

"Perché non posso." Beh, questo non aiuta.

"Seriamente." lo stuzzica il riccio.

"Penso che dovrei andare." dice Louis, alzandosi per prendere la giacca.

"Dammi una risposta!" Harry sta incominciando ad infuriarsi. E un Harry infuriato non è una bella persona da avere attorno.

"Non puoi costringermi!" dice il moro, iniziando a camminare verso la porta.

"Mi piace pensarla in un altro modo." dice Harry mentre afferra il polso del ragazzo. "Ora dimmelo." gli sussurra nell'orecchio. Louis rabbrividisce mentre il respiro caldo del riccio gli solletica il collo.

"E cosa succede se non lo faccio?" lo sfida Louis, nonostante i segnali di avvertimento e l'incredibilmente eccitante respiro sul collo.

Harry non ha una risposta. Sa di non potergli fare del male, quindi spera che il silenzio sarà sufficiente per far sputare il rospo a Louis.

Louis sta diventando sempre più teso sotto la presa del ragazzo, e sta per fare quello che Harry spera farà. Dirgli tutto. Ma il modo in cui i loro corpi sono schiacciati vicini, combinati con il respiro caldo del riccio e il profumo alla vaniglia, fanno andare i pensieri di Louis in confusione. Non crede di riuscire a formulare una frase coerente.

Alla fine lo lascia andare. Sa che Louis non risponderà, quindi che senso ha mantenerlo per così tanto tempo? Oltre al fatto che Harry ama il modo in cui il ragazzo profuma, il modo in cui i suoi capelli arrivino all'altezza in cui il riccio possa aggrovigliarci le dita, il modo in cui Louis stia tremando sotto il suo tocco, il modo in cui ogni dannata cosa riguardo al ragazzo che ha davanti lo renda pazzo e non riesca a ricomporre i suoi pensieri.

L'effetto che questi ragazzi hanno l'un l'altro è qualcosa che nessuno dei due ha mai provato prima, e se uno dei due aprisse soltanto gli occhi e vedesse come l'altro reagisce.. forse allora potrebbero risolvere le battaglie nella loro mente. La battaglia dell'amare Harry e volerlo dimenticare; la battaglia dell'amare Louis così tanto da far male e non essere in grado di dirglielo.

YouTube ~ Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora