Affezionarmi

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Avrei dovuto riposarmi prima del colpo ma è stato impossibile, ogni volta che chiudo gli occhi vedo Tommy piangere. 

Mi alzo dal divano e vado silenziosamente nella stanza di Quackity, mi appoggio delicatamente alla porta e rimango lì a guardarlo. Non sono mai riuscito a osservarlo prima d'ora, è sempre molto agitato, al contrario mio. 

Mentre dorme sembra solo un bambino indifeso, mi viene quasi voglia di dargli un bacio sulla guancia, solo per sentire la loro morbidezza. Non so cosa abbia di speciale ma mi sta conquistando e farei di tutto per lui... forse è solo perché mi assomiglia... o forse mi sembra solo un modo per risanare i miei sensi di colpa. 

Si muove leggermente nel letto e io salto via dalla porta pensando si stesse svegliando, ma niente ha ripreso a dormire tranquillo. 

Mi sono avvicinato al suo viso e gli ho spostato un ciuffo per poterlo guardare meglio, la ferita che gli percorre il viso appare ancora più profonda a questa distanza, avrei voluto esserci il giorno in cui si è ferito... magari sarei stato di aiuto... 

ma cosa sto pensando? Ora basta, sono qui solo per quella stupida rapina. 

Mentre esco dalla porta sento Quackity sospirare e borbottare. Mi giro nuovamente verso di lui e come se lo sapesse inizia a parlare

Q – Jschlatt... scusami...

Jschaltt?

Q - dovevo starti vicino... ho sbagliato... vorrei fossi qui...

Inizio a sentire le lacrime agli occhi

Q – lo farò per te...

Come fa una persona a parlare così nel sonno? E davvero vuole rischiare la vita solo per lui... 

una lacrima scende sul suo viso mentre nella mia testa rimbomba la frase "perché io non sono stato così con Tommy?". 

Torno in sala cercando di dimenticare le sue parole ma senza riuscire a dormire. 

Dopo qualche ora, mi alzo nuovamente dal divano e vado in cucina a prepararmi un caffè. 

Proprio mentre verso il caffè nella tazza, Quackity appare sulla porta

Q – sei già a lavoro?

W – avevo proprio voglia di un caffè

Gli rispondo senza guardarlo, lui si avvicina a me e guarda le mie mani versare il caffè

Q – non berne troppo... troppa caffeina potrebbe bruciarti i neuroni

Lo sposto dandogli una piccola spinta

W – faccio quello che voglio

Q – scusami avevo dimenticato che odi le persone

"non te però" avrei voluto rispondere ma nessuna parola è uscita dalla mia bocca

Q – stai bene?

W – mhmh

Q – sei silenzioso, non è da te

W – come sai cos'è da me?

La sua faccia diventa sorpresa e un po' triste

Q – scusami pensavo che ora fossimo amici... ho sbagliato

Ho sentito il dolore nella sua voce e i miei occhi si sono spalancati. 

Lascio il caffè sul tavolo e mi dirigo a testa bassa perso di lui, lo abbraccio e lui ricambia

W – scusa... ho paura di volerti bene e farti del male

il suo abbraccio diventa più teso

W – non sarò mai come J... tu lo ami, ma posso imitarlo... per te

Il suo abbraccio diventa più forte di prima

Q – io non voglio che tu sia come lui... voglio che tu sia te stesso, perché mi piaci così come sei

Mi allontano rompendo l'abbraccio e lo guardo negli occhi

W – ma continui a sognarlo

Q – ho parlato ancora nel sonno?

Annuisco

Q – io voglio usare il suo piano per far capire all'America che catturare uno di noi non serve a niente, l'ho amato... non posso negarlo, ma non posso dipendere da lui... la mia vita deve andare avanti in qualche modo

La mano che prima era sul suo fianco ora è sul suo viso, che con un dito accarezza la guancia, e avvicino il mio viso al suo facendo toccare le nostre fronti.

W – farò di tutto per proteggerti, e se rubare quei pochi soldi ti renderà felice lo farò

Noto il suo viso arrossire, mi allontano e torno al mio caffè. 

Tra poche ore saremmo davanti una banca per farla saltare in area, devo stare sveglio.  

Live for me - TntduoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora