Ma non fa paura

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Dean aveva ancora sedici anni e stava aspettando che Ace si decidesse ad entrare in casa sua.

<<Togliti le scarpe e basta>> si lamentò Dean guardando impaziente il suo amico sulla veranda che cercava di asciugare la suola delle sue scarpe da ginnastica.

Quel giorno aveva piovuto, stava piovendo e il tempo sembrava intenzionato solo a peggiorare, in oltre faceva freddo e Dean iniziava a tremare. Voleva chiudere la maledetta porta e tornarmene sotto le coperte, possibilmente con Ace.

<<Non voglio togliermi le scarpe>> si lamentò Ace continuando a sbattere i piedi contro il tappetino marrone con su scritto "Benvenuti".

Dean, esasperato, uscì dalla porta e prese Ace all'altezza della vita, prima che questi potesse dire qualsiasi cosa lo sollevò portandolo un po' come avrebbe fatto con un sacco di patate.

<<Dean!>> si lamentò Ace stringendo la felpa dell'amico come se fosse stato sul punto di cadere.

<<Zitto, sto gelando>> rispose l'alto rientrando in casa e sbattendo la porta. Finalmente.

Dean marciò fino al divano, nonostante le proteste di Ace, per poi lasciare andare l'amico, che ebbe il buon senso di non far toccare terra alle scarpe.

<<Togliti le scarpe>> ordinò con tono autoritario, Ace sbuffò prima di slacciarsi i lacci e togliersi le scarpe con riluttanza per darle a Dean. Lui le prese con cura per riporle in un piccolo mobile di legno di fronte alla porta d'ingresso.

Quando Dean tornò al divano, Ace aveva portato le ginocchia al petto e aveva posato una guancia su di esse osservando l'amico con un'espressione impettita. Dean alzò gli occhi al cielo e si andò a sedere con ben poca cautela di fianco a lui per poi allungare il braccio verso il telecomando, posato ordinatamente sul tavolino da caffè di fronte a lui.

<<Cosa guardiamo?>> chiese Ace osservando attentamente il televisore spento. Dean lo accese, decise di scorrere distrattamente i canali senza però dare una seconda occhiata a nessun programma in particolare.

<<Quello che vogliamo>> rispose Dean orgoglioso, il fatto che i suoi genitori gli avessero lasciato casa libera, per lui, significava guardare film decisamente non adatti alla sua età che al cinema avrebbe potuto vedere solo una volta diciottenne. Non era certo dessero quel genere di film sulla televisione satellitare, ma ci sperava..

<<Quindi...>> era evidente Ace si aspettasse una risposta più chiara di quella che Dean gli aveva fornito.

<<Non lo so>> ammise alzando le spalle.

Eventualmente capitarono su un canale la quale programmazione consisteva esclusivamente in film horror non esattamente recenti.

<<Scream?>> propose Dean, che, fortuna volle, trovò il film che stava per iniziare.

<<No, non mi piacciono i film horror>> si lamentò Ace fulminando l'amico con lo sguardo, Dean decise di ignorare l'occhiataccia, cosa che era diventato bravo a fare.

<<Ma non fa paura>> assicurò Dean, che aveva già visto l'intera trilogia almeno sei volte da quando aveva dodici anni. Questo fatto era tenuto nascosto ai suoi genitori, che sicuramente non avrebbero approvato.

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