Arrivo a casa e vado direttamente in bagno. Apro l'acqua calda per riempire la vasca.
Dopo questa giornataccia ho bisogno di un momento così, per me.
Entro quando la vasca è piena e chiudo gli occhi.
Mi tornano in mente gli occhi scuri del prof. Peters.Ma davvero cos'hai che non va?
Immergo completamente la testa dentro l'acqua per scacciare tutti i miei pensieri.
Amo passare il tempo da sola, non sono mai stata una ragazza molto socievole.
A scuola mi piaceva stare per conto mio, durante l'intervallo preferivo leggere un libro che andare fuori con tutti gli altri.Per molti ero la ragazza carina ma strana della classe.
Molti ragazzi hanno provato ad avvicinarsi a me, ma semplicemente non attiravano la mia attenzione. Erano troppo banali e superficiali, sempre a fare serate in discoteca, a farsi mille tipe diverse insomma uno schifo a parer mio.Le ragazze invece mi cercavano sempre e soltanto quando c'era una verifica o un lavoro di gruppo. A me sinceramente non interessava, facevo finta di sentirmi bene, di essere loro amica ma ogni volta che mi invitavano ad uscire trovavo sempre una scusa per non andare.
Sono così forse perché sono ossessionata dall'idea del mio perfetto futuro oppure perché non ho mai incontrato qualcuno che mi dimostrasse che valesse la pena.
Le distrazioni non sono fatte per me.
Esco dalla vasca, metto il pigiama per essere pronta tra qualche ora andare a letto, ma prima devo preparare la mia presentazione di inglese per domani.
Sento il mio telefono suonare Mamma.
<<Mamma scusami, mi sono completamente dimenticata di chiamarti, oggi non è stata una delle giornate migliori>> dico un po' delusa.
<<Raccontami cos'è successo amore>>
...
Dopo aver finito la presentazione chiamo il ristorante Giapponese qui all'angolo per vedere se posso ordinare un po' di sushi.
<<Pronto ristorante giapponese, mi dica in cosa posso servirle>>
<<Sì, vorrei sapere se posso ordinare>>
<<Sì Signorina ma deve venire al ristorante a ritirarlo, siamo pieni oggi>>
<<Va bene allora mangio direttamente là, posso prenotare un posto tra 30 minuti?>>
<<Certo quante persone?>>
<<Una>>
<<A nome di?>>
<<Alexia Jimenez>>
<<La aspettiamo, a tra poco>>
Cosa si fa per un buon sushi.
Se il sushi fosse disponibile solo in Giappone, prenderei l'aereo senza pensarci due volte.
Metto dei jeans e un maglione marrone, niente di elegante.
Come ho già detto mi piace stare per conto mio e andare a cena da sola non mi dispiace affatto.
Esco dal mio appartamento e mi dirigo al ristorante.
Entro al ristorante e mi godo il caldo che fa dato che fuori si gela.
<<Signorina ha prenotato?>>
<<Sì, a nome di Alexia Jimenez>>
<<Venga pure con me>>
Seguo il cameriere e quando sono seduta ringrazio prendendo il menù.
<<Signorina Jimenez?>>
Appena sento quella voce mi si ferma il cuore per un secondo.
Cosa diavolo ci faceva lui lì?
STAI LEGGENDO
Prof. Peters {Evan Peters}
FanfictionAlexia Jimenez inizia un nuovo capitolo della sua vita: la vita universitaria. Con il suo carattere forte e deciso vuole completare i suoi studi senza avere distrazioni, com'è ben riuscita a fare fino ad adesso. Evan Peters, un uomo elegante ed aff...