s i x

122 7 2
                                    

<<NO, si figuri.>> dico cercando di evadere i suoi occhi scuri.

<<Oh per me non c'è problema, abito a due passi da qui>> insiste.

Il mio cervello dice no, ma le farfalle nello stomaco urlano sì.

<<Allora se insiste, andiamo>> dico cercando di sembrare tranquilla, spero davvero di riuscirci.

Mi dirigo verso l'uscita del ristorante e aspetto il professore, guardo il tavolo dov'era seduto pochi minuti fa e la donna non c'era più.

Sento una mano sulla mia schiena invitandomi ad uscire e immediatamente una scossa elettrica percorre la mia colonna vertebrale.

Ma cosa mi sta succedendo?

<<Prego>> dice il professore aprendo la porta.

Camminiamo lungo la strada verso casa mia lentamente, uno a fianco l'altro.

<<Da quando ti sei trasferita in questa zona?>> rompe il silenzio.

<<Oh, da poco. Un mese.>>

<<Non ti ho mai vista prima>>

<<Non esco molto, mi piace stare nel mio piccolo appartamento>> mi giro a guardarlo e solo adesso noto il suo neo sulla punta del naso.

<<Capisco, vivi da sola?>> chiede incuriosito.

<<Sì, mio padre ha trovato l'appartamento e mi aiuta a pagarlo finché non finisco gli studi.>> rispondo con scioltezza, perché gli sto raccontando queste cose?

<<Ottimo>>

Senza rendermene conto siamo arrivati.

<<Siamo arrivati>> dico sorridendo <<Grazie di avermi accompagnata>>

<<Figurati, io abito nel palazzo in fondo alla strada>> dice segnalandolo.

<<Vuole salire a bere un caffè?>> chiedo senza pensarci.

Cos'hai appena chiesto Alexia? STAI BENE?

Me ne pento subito e non so come comportarmi.

Odio i miei impulsi.

<<Scusi non volevo essere inappropriata, è solo che fa freddo e mi è...>>

<<Volentieri>> risponde interrompendomi.

Mi guarda in modo divertito, si vede che sono in imbarazzo e so che lui si gode questo momento.

<<Ok>>

Entriamo e aspettiamo l'ascensore... Devo salire con lui in un ascensore ben 7 piani?

Cerca di mantenere la calma.

<<Hai detto che hai finito la presentazione per domani?>> chiede interrompendo il silenzio per me abbastanza imbarazzante.

<<Sì, spero di essere in grado di soddisfare le sue aspettative>>

Saliamo nell'ascensore.

<<Oh, non ho dubbi Signorina Jimenez>> sorride divertito.

Appena si aprono le porte mi dirigo all'appartamento e tiro fuori le chiavi dalla borsa e per qualche motivo non riesco ad aprire.

Il professore inizia a ridere <<Vuoi una mano?>>

Mi giro imbarazzata e sorrido. <<No, c'è la faccio da sola>>

Dopo il terzo tentativo riesco ad aprirla.
Non mi è mai successo e proprio oggi con lui doveva succedere.

Si vede che sei nervosa Alexia.

Prof. Peters {Evan Peters}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora